Due importanti novità in arrivo per il mondo del biometano e del biogas. La Commissione Bilancio della Camera, su proposta dei deputati Andrea Barabotti (Lega) e Francesco Battistoni (Forza Italia), ha approvato l'11 aprile 2024 un emendamento inserito all'interno del Decreto Legge - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Dl n 19 /2024) che semplifica l'accesso ai bandi riguardanti lo "Sviluppo del biometano secondo criteri per favorire lo sviluppo dell'economia circolare" ovvero la Missione 2, Componente 2, Misura 1 e Investimento 1.4 del Pnrr. Su tale investimento del Piano erano originariamente appostati complessivamente oltre 1 miliardo e 923 milioni di euro.

 

Le aziende agricole ai due bandi biometano previsti per il 2024 e di prossima apertura - dove saranno messi all'asta contributi in conto capitale e tariffa incentivata pari ad una capacità produttiva di 95mila standard metri cubi all'ora - potranno presentare la domanda di ammissione anche in assenza di alcune autorizzazioni non essenziali in quella fase, ma che dovranno in ogni caso essere ottenute prima dell'avvio dei lavori conseguente all'approvazione delle graduatorie.

 

Intanto, l'Arera, Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, il 9 aprile 2024 ha emanato la delibera sui prezzi minimi garantiti per gli impianti biogas. Il provvedimento sui prezzi minimi garantiti era stato approvato dal Parlamento con il Decreto Legge Rigassificatori, ma acquista piena attuazione solo con la delibera dell'Autorità.

 

Pnrr, come si procederà nei nuovi bandi

Torniamo per un momento ai bandi di prossima emanazione per le nuove centrali a biometano sostenute dal Pnrr. Ecco come funzionerà la semplificazione: prima dell'avvio dei lavori, e non più all'atto della presentazione della domanda per la partecipazione al bando, dovranno essere prodotte l'autorizzazione integrata ambientale e l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti, previste, rispettivamente, dagli articoli 29 bis e 269 del Decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 (Testo Unico Ambientale).

 

Si tratta di una misura per la quale il Cib, Consorzio Italiano Biogas, esprime soddisfazione perché agevola la partecipazione delle aziende agricole ai prossimi bandi biometano.

 

"L'approvazione dell'emendamento al Decreto Legge Pnrr rappresenta un'utile semplificazione per le nostre aziende agricole sempre più soggette a numerose scadenze che molto spesso impediscono di poter cogliere nei tempi le opportunità di sviluppo per il settore" commenta il presidente Cib, Piero Gattoni.

 

"Di fronte ai tempi stretti per il completamento dei progetti del Pnrr entro il 2026, questo provvedimento costituisce una spinta agli investimenti nel nostro settore perché evita che le iniziative non possano accedere ai bandi per ritardi non dipendenti dagli agricoltori" aggiunge Gattoni.

 

Prezzi minimi per il biogas agganciati ai costi di produzione

Il 9 aprile Arera ha approvato la delibera 132/2024/R/eel "Remunerazione, ai sensi dell'articolo 3-ter del Decreto-Legge 29 maggio 2023, n. 57, dell'energia elettrica prodotta dagli impianti di produzione alimentati da biogas e biomasse solide".

 

La delibera prevede che il Gse riconosca ai produttori, con effetti a decorrere dalla data del 28 luglio 2023, una remunerazione a copertura dei costi di esercizio determinata mensilmente sulla base delle indicazioni ricevute da Arera e del rapporto elaborato da Ricerca Sistema Energetico.

 

Più in dettaglio, la norma sui prezzi minimi garantiti permette a tutti gli impianti biogas che beneficiano di incentivi in scadenza entro il 31 dicembre 2027 e che non sono in grado di convertire a biometano di ricevere la garanzia di un prezzo minimo basato sui costi di produzione effettivamente sostenuti, proseguendo la produzione di energia elettrica e termica rinnovabile.

 

Dalla pubblicazione della delibera, Arera apre una consultazione a tutti i soggetti interessati che si concluderà il 24 maggio 2024. Il Gse erogherà quanto spettante a ciascuna azienda salvo l'eventuale conguaglio che dovesse derivare a seguito delle osservazioni e delle proposte sopraggiunte.

 

"La decisione di Arera sui prezzi minimi garantiti per gli impianti biogas rappresenta un passo fondamentale per non disperdere il patrimonio di impianti di biogas che sono diventati un'infrastruttura strategica per la competitività e la transizione ecologica delle aziende agricole italiane. Questo provvedimento arriva a chiusura di un lungo e intenso lavoro che abbiamo portato avanti con il Governo, con le forze parlamentari e, nel corso di questi ultimi mesi, con l'Autorità -, dichiara il presidente del Cib, Piero Gattoni. "Questa misura - aggiunge - è essenziale per garantire che gli impianti di biogas agricoli possano continuare a operare contribuendo ad accrescere la sicurezza energetica e a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione del Paese".