All'interno della sfera degli eventi online di Agritechnica 2022, l'organizzatore della Fiera Dlg premia, per la prima volta, le idee più innovative e tecnologiche che mirano a risolvere le nuove sfide che ambiente e società impongono all'agricoltura.

Con il premio "Dlg Agrifuture Concept Winner 2022" Dlg sottolinea il suo obiettivo di portare alla Fiera non solo prodotti disponibili sul mercato, ma anche soluzioni pionieristiche per l'agricoltura che possano essere realizzate nei prossimi cinque-dieci anni e che possano essere globalmente efficaci, sostenibili e fonte di ispirazione per gli agricoltori di tutto il mondo.

La Commissione esaminatrice, formata da esperti internazionali, ha garantito una visione multi prospettiva, valutando criteri quali il carattere innovativo e la rilevanza pratica delle idee, la loro trasferibilità ad altre aree agricole e il rispetto degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Non sono stati trascurati anche aspetti come la protezione del clima e del suolo, la conservazione delle risorse e della biodiversità.

Di dieci innovazioni finaliste, nominate da Dlg, la Commissione ne ha selezionate cinque che meglio rappresentano il concept di agricoltura del futuro.


Frutta da cogliere al volo

Il progetto presentato da Kubota in collaborazione con Tevel è incentrato sullo sviluppo di macchine per la raccolta della frutta che utilizzano un'innovativa combinazione tra droni cablati e soluzioni automatizzate per la logistica e la gestione dei prodotti.

I droni, in modo autonomo, riconoscono, selezionano e raccolgono la frutta nel momento più opportuno
I droni, in modo autonomo, riconoscono, selezionano e raccolgono la frutta nel momento più opportuno
(Fonte foto: Kubota)

 

I droni, di piccole dimensioni e collegati a una base mobile, sfruttando intelligenza artificiale, sensori e telecamere, sistemi per il controllo del volo, e acquisizione di dati in tempo reale, rilevano e classificano i singoli frutti attuando una raccolta selettiva. Il sistema, grazie alla fase di selezione, consente il miglioramento della qualità dei prodotti e la riduzione degli sprechi alimentari.

Le informazioni raccolte vengono trasferite al sistema logistico, che potrà avere diversi livelli di automazione a partire da un semplice "sistema di navigazione", che segnalerà i contenitori pieni e pronti al trasporto agli operatori, fino a soluzioni completamente automatizzate. Il tutto perfettamente integrabile e compatibile con le macchine e le operazioni di raccolta già presenti nelle aziende.

Il servizio offerto per la raccolta nei frutteti è completamente integrato e compatibile con le diverse realtà aziendali

 

Idrogeno, il nuovo oro verde?

Il progetto H2-Agrar, sostenuto da Fendt, si propone di identificare il potenziale e le prospettive dell'utilizzo dell'idrogeno in agricoltura, al fine di ridurre le emissioni di gas serra derivanti dall'uso di carburante nelle macchine agricole.

Nel progetto un parco eolico produce energia alimentando un elettrolizzatore per la produzione di idrogeno "green". Più a valle, un Centro di Rifornimento presenta stazioni di ricarica elettriche, progettate tecnicamente per il riempimento di trattori prototipo alimentati a idrogeno.

Il progetto prevede la realizzazione di un sistema che possa garantire la produzione, la distribuzione e l'uso dell'idrogeno in agricoltura
Il progetto prevede la realizzazione di un sistema che possa garantire la produzione, la distribuzione e l'uso dell'idrogeno in agricoltura
(Fonte foto: H2-Agrar)

Il primo passo è l'implementazione di un'infrastruttura per "l'agricoltura a idrogeno", basata sull'espansione di strutture già esistenti o innovative per la produzione e la distribuzione di idrogeno. Le soluzioni innovative in sviluppo mostrano come l'utilizzo dell'idrogeno in agricoltura possa avere non solo un impatto positivo sull'ambiente, ma anche un successo economico.

Fendt, a tal fine, sta sviluppando trattori prototipo alimentati a idrogeno con l'obiettivo di sperimentarli in condizioni reali per determinare il consumo e definire i requisiti per la creazione di un'infrastruttura adeguata.


Seminare meno, seminare meglio

La strategia di semina "Controlled Row Farming" proposta da Amazone, in collaborazione con le Aziende tedesche Agravis e Schmotzer, introduce un nuovo metodo basato su "strip tillage", riduzione delle densità di semina e ampie interfile uniformi.

L'obiettivo è promuovere attivamente la biodiversità e, allo stesso tempo, ottenere rendimenti agricoli sostenibili. L'approccio mantiene invariate le rese, aumenta la naturalità del territorio e consente un uso razionale ad alta efficienza delle risorse (sementi, fertilizzanti e agrofarmaci).

Il progetto di Amazone per una semina efficiente e rispettosa dell'ambiente
Il progetto di Amazone per una semina efficiente e rispettosa dell'ambiente

Le colture vengono seminate in singole file con interfile di 50 centimetri, ad eccezione dei cereali che vengono disposti in doppie file ravvicinate. La concimazione, in combinazione con la semina, e i prodotti fitosanitari vengono applicati in modo localizzato su ciascuna fila.

Nell'interfila l'introduzione di "cover crop", in aggiunta al diserbo meccanico e all'applicazione mirata dei fertilizzanti, aumenta il valore ecologico delle coltivazioni, contribuendo positivamente al contenimento delle piante infestanti, all'aumento della fertilità del suolo e alla riduzione dell'erosione. Durante la rotazione delle colture, per beneficiare degli apporti delle colture di copertura, la fila di semina può essere traslata lateralmente di 25 centimetri.

 

La semina di cover crop intervallate da file a larghezze fisse produce effetti benefici sia per la coltura principale sia per l'ambiente
La semina di cover crop intervallate da file a larghezze fisse produce effetti benefici sia per la coltura principale sia per l'ambiente

 

Coltivare con un'altra prospettiva

Il concetto di "Spot Farming", introdotto presso l'Università Tecnica di Braunschweig, pone lo stato delle singole piante al centro dell'attenzione, grazie all'osservazione approfondita da parte dell'agricoltore e all'applicazione delle nuove tecnologie in campo.

La visione completa e integrata del Spot Farming permette un uso intelligente delle risorse e un aumento delle produzioni
La visione completa e integrata del Spot Farming permette un uso intelligente delle risorse e un aumento delle produzioni
(Fonte foto: TU Braunschweig)

Le aree coltivate sono suddivise in parcelle uniformi per tipo di coltura e caratteristiche pedologiche. Per ognuna di queste, grazie a macchine agricole autonome, è possibile gestire in modo puntuale ed efficiente le operazioni di campo.

L'approccio cerca di ottimizzare la selezione di colture o varietà ottimali per le condizioni del sito, migliorare le pratiche di gestione spaziale e temporale delle colture, aumentare l'efficienza dei trattamenti e rafforzare la struttura del paesaggio.

Spot Farming ha come obiettivo, quindi, l'intensificazione sostenibile della produzione agricola e, al tempo stesso, la riduzione degli effetti negativi sull'ambiente, grazie al minor uso di fertilizzanti e agrofarmaci e alla diminuzione della compattazione del suolo ad opera delle tradizionali macchine agricole qui sostituite da macchine autonome più leggere.


Trattamenti precisi e senza sprechi

Il sistema integrato per il controllo della deriva durante i trattamenti fitosanitari delle colture di pieno campo, proposto da Bayer, permette una distribuzione ad alta efficienza e completamente automatizzata che evita sprechi per un uso sostenibile delle risorse.

Il sistema prevede l'apertura o la chiusura degli ugelli irroratori ed eventualmente l'attivazione di ugelli specifici per la riduzione della deriva.

Il tutto avviene grazie a risposte automatizzate regolate dalle informazioni contenute sulle etichette dei prodotti, come la distanza di applicazione, da quelle raccolte in tempo reale dalle attrezzature in campo, come direzione e velocità del vento, e dalle caratteristiche del sito di applicazione, come la tendenza alla deriva e la presenza di fasce di rispetto.

Tutte le attività e le informazioni raccolte sono registrate e salvate all’interno di mappe di distribuzione utilizzabili durante le fasi di campo
Tutte le attività e le informazioni raccolte sono registrate e salvate all’interno di mappe di distribuzione utilizzabili durante le fasi di campo
(Fonte foto: Dlg)

 

Nomination da urlo

In aggiunta ai precedenti concept, tra i finalisti nominati da Dlg, Bosch propone il sistema "Bosch Off-Highway Vision" che riconosce oggetti ed evita collisioni mediante sensori radar e a ultrasuoni. Inoltre, grazie ai sistemi di telecamere integrati, gli ostacoli sono evidenziati visivamente sul display dell'operatore.

Il concept "Connect Protein" di New Holland, invece, fornisce a tutti gli attori della filiera agroalimentare (produttori, commercianti e acquirenti), un rapporto trasparente e completo sulla qualità dell'intero ciclo produttivo, grazie alla raccolta dei dati agronomici in tutte le fasi colturali.

Il sistema di propulsione di Steyr, anch'esso finalista, si basa su una trasmissione elettrica ibrida ed è progettato per i trattori ad alte prestazioni. L'obiettivo è aumentarne la potenza e la capacità di carico, grazie a un'architettura ibrida supportata da supercondensatori.

Il progetto presentato da AGCO per il concorso prevede un'automazione intelligente dei sistemi di coltivazione grazie a un approccio di apprendimento automatico basato sui dati raccolti in campo. Utilizzando questo approccio è possibile aumentare le prestazioni e l'efficienza mantenendo alta la qualità delle produzioni.

Infine, la Common Coverage Map proposta dalla Agricultural Industry Electronics Foundation rappresenta un'estensione delle odierne funzionalità dello standard Isobus per includere una soluzione che permetta la comunicazione tra macchine in campo per eseguire operazioni simultaneamente in modo coordinato.