Confrontarsi sulle criticità e migliorare tutti gli strumenti a disposizione per dare risposte agli agricoltori: questo il tema interlocutorio della prima riunione del tavolo tecnico politico sulla Pac, convocato dal ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida in maniera permanente, e che si è tenuta il 2 febbraio scorso nel salone Agricoltura del Masaf a Roma. A questo primo incontro hanno partecipato le organizzazioni maggiormente rappresentative del comparto. La riunione segue la Commissione Ue del 31 gennaio, che ha proposto il regolamento di esecuzione per la proroga condizionata della sospensione dell'obbligo del 4% di Sau aziendale da mantenere incolta per seminativi e il via libera politico del Consiglio Europeo del 1° febbraio 2023. La deroga alla Buona Condizione Agricola e Ambientale 8 sarà poi all'ordine del giorno del Consiglio Agrifish Ue del prossimo 26 febbraio.

 

Il tavolo tecnico politico di venerdì 2 febbraio 2024

La riunione di venerdì scorso - in preparazione dell'appuntamento europeo di fine mese, quando si affronteranno anche altri temi sull'attuazione presente e futura dalla Politica Agricola Comune - è stata aperta dal ministro Lollobrigida e coordinata dal capo di Gabinetto del dicastero, Raffaele Borriello, per avviare "un confronto tecnico politico sulle modifiche da apportare, nell'immediato, sulle misure della Pac" è scritto nella nota del Masaf. "Allo stesso tempo - continua - si è iniziato a ragionare in prospettiva per immaginare una nuova Pac, a partire dal 2027".

 

L'obiettivo è farsi trovare pronti alle prossime sfide. "Perché questo strumento, se ben attuato, può diventare un elemento a difesa del reddito degli agricoltori ed essere all'altezza delle esigenze del modello produttivo italiano, per continuare a creare ricchezza" è scritto ancora nella nota del Masaf.

 

Durante l'incontro è stata anche descritta l'attività di dialogo in corso a Bruxelles, nel solco della sovranità alimentare, un concetto da continuare a valorizzare. Nella settimana che inizia oggi, si terrà al Masaf una nuova riunione con le maggiori associazioni e saranno coinvolte anche le organizzazioni minori del comparto.

 

In ogni caso, definire una revisione di medio termine della Pac 2023-2027 in sede europea - come pure richiesto dalle organizzazioni agricole - appare arduo. Basti pensare che il negoziato europeo sulla riforma della Pac è andato avanti per più di tre anni e si è concluso con l'approvazione del Regolamento (UE) 2021/2115 del 2 dicembre 2021. I lavori finalizzati alla definizione del Piano Strategico della Pac (che attua il regolamento 2021/2115) sono stati avviati nell'aprile 2021 e si sono conclusi nel settembre 2022.

 

Confagricoltura: "Urge modificare la Pac subito"

Tuttavia, Confagricoltura confida che al Consiglio Agricoltura Ue del 26 febbraio, giorno in cui l'organizzazione agricola ha convocato l'assemblea proprio a Bruxelles, il ministro Lollobrigida possa portare le proposte di modifica alla Pac necessarie nell'immediato e per fornire le indicazioni fondamentali per la definizione dell'impianto della prossima programmazione. Tale conclusione è tratta da Confagricoltura da "quanto emerso dal confronto al tavolo tecnico convocato al Masaf su richiesta di Confagricoltura per arrivare ad una proposta unitaria sui temi caldi per il settore primario in relazione alla Politica Agricola Comune" si legge in una nota.

 

"Un confronto costruttivo - afferma la direttrice generale di Confagricoltura, Annamaria Barrile - che ha portato la questione nelle sedi opportune. Come organizzazione siamo impegnati ai tavoli istituzionali ogni giorno ad ogni livello, in Italia e in Europa".

 

"Apprezziamo l'intervento immediato del Governo sulla normativa nazionale e la volontà di lavorare in vista della prossima programmazione. Ora occorre agire velocemente su alcuni temi della Pac, come gli Ecoschemi e il regime sanzionatorio, oltre a rivalutare le politiche sulla condizionalità rafforzata e la soglia dei pagamenti nel nuovo contesto" aggiunge Barrile.

 

Per Confagricoltura insomma - scegliendo bene i temi - è ancora possibile inserire sin da subito un terzo livello di confronto per inserire delle norme europee di alleggerimento nella Pac 2023-2027 anche per consentire un miglior allargamento della maglie della legislazione nazionale: il Piano Strategico della Pac. Anche se dalla nota ufficiale del Masaf si desume che i livelli di confronto e trattativa sarebbero solo due: normativa nazionale Psr a Pac costante e indirizzi per la programmazione 2028-2034.

 

"La nostra posizione, che da sempre è stata critica rispetto all'attuale Pac in quanto inadeguata rispetto alle reali esigenze di produttività e competitività delle imprese agricole, è oggi condivisa a livello diffuso. Segno che la linea intrapresa da Confagricoltura è quella giusta" conclude la direttrice di Confagricoltura. E il braccio di ferro continuerà in questi prossimi giorni.