Princes industrie alimentari, società che gestisce a Foggia il più grande stabilimento in Europa per la lavorazione del pomodoro, è l'unica azienda di trasformazione del Mezzogiorno d'Italia ad aver siglato, già da marzo 2021, i contratti per il conferimento del pomodoro per la prossima campagna con tutti i propri partner agricoli. A renderlo noto è un comunicato della stessa azienda, diramato giusto ieri, mentre in tutto il Bacino del Centro Sud l'accordo interprofessionale per la campagna 2021 tra le Organizzazioni di produttori e l'Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali non ha ancora visto la luce, benché si sia giunti alla seconda metà di maggio, epoca strategica per i trapianti.

E' il terzo anno consecutivo che l'azienda di Foggia conclude un vero e proprio accordo di filiera al di fuori della contrattazione mediata dall'Organismo interprofessionale e condotta da Anicav e dalle controparti agricole.

"La sigla di questi accordi risponde perfettamente all'impegno preso dall'azienda per la contrattazione anticipata dei quantitativi di pomodoro che saranno lavorati nella prossima stagione - prosegue la nota di Princes -. Si tratta di un fattore chiave per le aziende agricole che avranno più tempo per pianificare gli investimenti per le coltivazioni avendo anche garanzia dei prezzi di acquisto".

La major del pomodoro della Capitanata sostiene: "Per i conferimenti di pomodoro 2021, Princes ha confermato alle aziende partner la remunerazione prevista lo scorso anno, che ha rappresentato un aumento storico per gli agricoltori della Capitanata". L'accordo della campagna 2020 - intercorso tra Princes e Coldiretti - aveva previsto una remunerazione di 121 euro a tonnellata per il pomodoro tondo e 125 euro a tonnellata per il pomodoro lungo, che secondo l'azienda è stato quindi confermato tal quale per il 2021.

"Inoltre, Princes riconosce un incentivo addizionale al conferimento di pomodoro di qualità superiore, per premiare quegli agricoltori che con dedizione ottengono ottimi risultati e per andare sempre più incontro alle esigenze del consumatore moderno - recita la nota dell'azienda diramata ieri. Lo scorso anno era stato riconosciuto un premio di 10 euro a tonnellata in corrispondenza dell'utilizzo della tecnica agronomica della pacciamatura. Princes non precisa se è stato confermato lo stesso incentivo qualitativo oppure no. L'azienda ha previsto inoltre "per i propri agricoltori un ulteriore incentivo economico per alcuni adempimenti speciali richiesti nel contratto di filiera - è scritto nella nota di Princes. Tra queste figurano "Una tracciabilità sicura e certificata via blockchain, analisi chimiche sui terreni e sul pomodoro, il rispetto e la certificazione di enti terzi sulla piena applicazione delle norme etiche del lavoro in azienda agricola" continua la nota.

L'azienda sta investendo massicciamente in nuovi sistemi di monitoraggio ed analisi dei dati. Il sistema di agricoltura 4.0 fornitole da Abaco raccoglie dati di rilevamento satellitare e dalle sonde di monitoraggio in pieno campo e dalle stazioni meteo della zona. I dati vengono poi elaborati attraverso sistemi di intelligenza artificiale.

L'azienda di Foggia ricorda come "grazie all'implementazione di tecnologie di agricoltura 4.0 fornite da Abaco Group, Princes ha implementato un nuovo sistema di monitoraggio satellitare e interpretazione dei dati attraverso tecnologie innovative come quelle del machine learning e image recognition".

Queste innovazioni tecnologiche - secondo Princes - porteranno benefici nella direzione di una maggiore competitività grazie all'aumento della produzione di qualità. Inoltre, una ottimale gestione delle variabili ambientali consentirà meno sprechi di risorse, un maggior controllo dei costi e degli indici di produttività unitamente ad una maggiore sostenibilità.

"Ci avviciniamo alla stagione del pomodoro con nuovi supporti tecnologici mai utilizzati in Capitanata e con la solidità di aver rispettato gli impegni presi - ha commentato Gianmarco Laviola, amministratore delegato di Princes - oggi, infatti, possiamo ottenere vantaggi molto rilevanti in termini di produttività e sostenibilità grazie a nuovi strumenti che condividiamo con le aziende che ci conferiranno il pomodoro. Siamo anche sempre più convinti che contrattazione anticipata e pricing equo siano pratiche fondamentali per supportare lo sviluppo del business dei coltivatori e rendere più equilibrata e coerente la distribuzione del valore lungo tutta la filiera".