Si fa un gran parlare dell'intervento straordinario per il coronavirus in conto Psr, voluto dalla Commissione Ue e sostenuto con i fondi non ancora impegnati. E c'è una regione molto virtuosa nella spesa e nell'impegno dei fondi comunitari che ha giocato d'anticipo seguendo una propria strada originale.

“La Regione Sardegna ha deciso di impiegare la misura 21 del Programma di sviluppo rurale 2014-2020, per il sostegno alle aziende più colpite dall’emergenza Covid-19, solo per le imprese agrituristiche, le fattorie didattiche e quelle dell’agricoltura sociale, diversamente da altre regioni che con la misura 21 hanno individuato anche altri settori dell’agricoltura" ha annunciato lo scorso 8 settembre Gabriella Murgia, assessora dell'Agricoltura della Regione Sardegna.

Ed è presto spiegato il perché: la Regione ha molti fondi impegnati sul Psr e quindi ben poco poteva disporre sulla misura 21, ma si sa chi fa da sé fa per tre: "La Sardegna ha deciso con la legge regionale n 22 del 2020 di percorrere una via alternativa, che prevede la differenziazione degli aiuti con l’attivazione una serie di interventi a norma del quadro normativo vigente in materia di aiuti di Stato, per un totale di oltre 38 milioni di euro" precisa ulteriormente l’assessora regionale Murgia, commentando lo stato di attuazione della nuova misura del Programma di sviluppo rurale.

Gli aiuti erogati nell'ambito della misura 21 - in tutto 4 milioni di euro di cui 2 previsti dall’articolo 28 della legge 22 del 2020 e 2 individuati con la rimodulazione del piano finanziario del programma - sono orientati a garantire un sostegno di emergenza agli agricoltori e alle piccole e medie imprese particolarmente colpiti dalla crisi per assicurare la continuità delle loro attività economiche.

Il sostegno è erogato in forma forfettaria da versare entro il 30 giugno 2021, in base alle domande di sostegno approvate entro il 31 dicembre 2020. L’importo massimo del sostegno non può essere superiore a 7mila euro per le imprese della produzione primaria e a 50mila euro per le piccole e medie imprese agroalimentari.

Ecco in sintesi gli interventi della Regione Sardegna a favore del comparto agricolo per far fronte all’emergenza Covid (legge regionale 23 luglio 2020 n 22) per un totale di 38 milioni e 165mila euro.

Vari interventi nel settore della pesca e dell'acquacoltura prendono da soli 8,9 milioni di euro. Mentre gli indennizzi dei danni causati dalle cavallette e rimborso esami polimerasi sono costati 465mila euro. La legge ha inoltre previsto interventi finalizzati a favorire l'accesso al credito per 6 milioni, mentre alle sovvenzioni dirette sono andati altri 3 milioni. La legge 22/2020 ha poi previsto il finanziamento dello scorrimento delle graduatorie pacchetto giovani per ben 2,5 milioni.

In tale quadro, gli interventi di sostegno per l'agriturismo, fattorie didattiche e agricoltura sociale sono stati ancorati alla misura 21 del Psr. Alle risorse previste dalla legge 22/2020 si devono sommare quelle individuate con la rimodulazione del piano finanziario del Psr pari a 2 milioni: in totale sono 4 miioni di euro.

La legge 22/2020 ha inoltre finanziato i contributi a favore del comparto della suinicoltura (4 milioni), l'intervento straordinario a favore degli operatori del comparto ippico ed equestre per 1,3 milioni, le disposizioni in favore delle famiglie indigenti (6 milioni) e quelle a favore dei Consorzi di bonifica, per ulteriori 2 milioni di euro.