Parte la strategia di sviluppo locale del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Siciliana che sarà realizzata dai 22 Gruppi di azione locale siciliani.
Sono stati già emessi i decreti di finanziamento per le prime 8 aggregazioni territoriali che riceveranno complessivamente 34,6 milioni di euro.

Nel corso delle prossime settimane verranno emessi i decreti per le restanti 14 aggregazioni territoriali.

I rappresentanti dei Gal interessati hanno incontrato nella mattina del 3 ottobre 2017 l’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici a Palermo. Lo ha reso noto l’assessorato all’agricoltura della Regione Siciliana con un comunicato stampa.

Sempre secondo la medesima fonte, i decreti firmati dal dirigente generale del Dipartimento agricoltura Gaetano Cimò riguardano i Gal: Metropoli est (4,5 milioni), Golfo di Castellammare (4 milioni), Elimos (4,6 milioni), Isc Madonie (4,6 milioni), Sicani (4,5 milioni), Terre dell’Etna e dell’Alcantara (4,9 milioni), Natiblei (4, 3 milioni), Tirrenico Mare Monti Borghi (3,2 milioni).
Ora toccherà ad Agea liquidare le singole posizioni.

Le strategie di sviluppo elaborate dai Gal siciliani nel contesto generale del Programma di Sviluppo Rurale Sicilia 2014-2020, azione leader, rispondono prioritariamente ai fabbisogni emersi dal confronto con gli attori locali e con i Gruppi costituitisi nelle precedenti programmazioni, e fanno ora parte integrante della strategia complessiva del Psr 2014-2020.

I fabbisogni individuati sono i seguenti:
  • F01: "Supportare e potenziare il trasferimento della conoscenza e la diffusione dell’innovazione anche attraverso la cooperazione";
  • F04: "Incentivare la creazione, l'avvio e lo sviluppo di attività economiche extra-agricole, in particolare per giovani e donne";
  • F06: "Migliorare la tracciabilità del prodotto favorendo l'identificazione con il territorio e sostenendo le produzioni di qualità";
  • F19: "Migliorare le infrastrutture e i servizi alla popolazione nelle zone rurali anche attraverso strategie di sviluppo locale".

Alla luce di questi fabbisogni e in coerenza con la strategia del programma, scaturita dall’analisi della situazione economica e degli indicatori della qualità della vita nelle aree rurali, il campo prioritario di applicazione del metodo leader è stato individuato nella Priorità 6 "Adoperarsi per l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle aree rurali".