A Bari è stato un successo Oasi, il Salone dell’olivo, dell’ambiente, della salute e dell’innovazione, ospitato dalla Fiera del Levante dal 24 al 26 aprile: 80 espositori su 2400 metri quadrati per 8000 visitatori in tre giorni: il tutto per una specializzata al suo esordio. 

“L’obiettivo di Oasi è stato raggiunto – dice Alessandro Ambrosi, presidente della Camera di Commercio di Bari, che ha organizzato con Regione Puglia l’evento - Siamo riusciti a puntare i riflettori sull’albero di ulivo e su tutte le sue declinazioni, coinvolgendo non solo la filiera dell’olio ma anche quella sociale e culturale. E soprattutto il grande pubblico: nella tre giorni 8000 visitatori, con 1000 scolari solo il primo giorno, 80 espositori, più di 30 eventi. Con una incisiva presenza web: sul sito, una media di 1000 accessi al giorno nell’ultima settimana; su Facebook, 1400 like, 200 post caricati e info fornite in tempo reale. Siamo più che soddisfatti. Ha vinto l’ulivo e ha funzionato il gioco di squadra”.

L’iniziativa in partnership fra l’ente camerale barese e l’assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, col contributo tecnico del Cibi e la collaborazione di Unioncamere Puglia e Fiera del Levante, è stato il primo evento in Puglia interamente dedicato all’olivo ed ai suoi frutti, dall’impiego alimentare a quello cosmetico e artistico.

“Facendo fronte comune - aggiunge l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni - siamo riusciti a trasformare il momento di debolezza del comparto, a causa della Xylella, in un punto di forza. La manifestazione ha incarnato la Puglia migliore, la Puglia che reagisce, a livello istituzionale con azioni e misure specifiche, anche per dimostrare che la qualità del nostro olio resta la migliore. Sottolineando, con la grande affluenza di pubblico, il senso di unità e di appartenenza a una terra che affida da sempre la sua storia ma anche il suo domani a una pianta simbolo, all’albero per eccellenza”.

Il Salone, su uno spazio espositivo di 2400 metri quadrati, ha declinato i suoi contenuti in dodici aree tematiche: “Oasi - sottolinea Nino Paparella, presidente del Cibi - ha coinvolto tutti: il pubblico professionale, ossia olivicoltori, frantoiani e tecnici agronomi giunti anche da altre regioni del Sud, ma anche famiglie e bambini. Si è partiti con le premiazioni internazionali del Premio Biol e la giornata dei mille scolari del progetto BiolKids, avviando in parallelo i molti incontri tematici”.

A completare il ricco quadro delle attività, i seminari sull’etichettatura, sulla sicurezza, sulla formazione professionale e i focus group sul marketing olivicolo; i press tour per la stampa, i corsi per assaggiatori d’olio in collaborazione con l’Ifoc e gli incontri di avviamento all’assaggio aperti ai profani, le performance info-didattiche.
E ancora, le analisi in diretta degli oli da cucina portati da casa dai visitatori, la neonata biblioteca aperta GiUlivi Lettori, gli spettacoli.

Per Ugo Patroni Griffi, presidente della Fiera del Levante, “si è dunque trattato di una specializzata a tutti gli effetti, un passo importante anche per il rilancio della Fiera. E’ stato piantato il seme di una piattaforma per lo sviluppo non solo del comparto olivicolo ma, attraverso di esso, di tutto il territorio pugliese, ripartendo dall’albero simbolo della nostra storia, e soprattutto hanno lavorato benissimo insieme istituzioni, produttori, associazioni e consumatori”.