Le condizioni del mercato del grano duro pastificabile a livello internazionale si confermano in una fase complessa, nella quale dati reali e previsioni si accavallano senza ancora fornire una direzione precisa.
Mentre nel Sud Italia, Puglia e Sicilia in particolare, si attendono con ansia le ultime piogge utili per salvare il raccolto, sembra migliorata la situazione della siccità nelle praterie del Canada, dove però il pericolo che la scarsità di umidità possa tagliare il prossimo raccolto non è ancora del tutto scongiurato. Prevista in aumento la produzione in Nord Africa, anche se resta critica la situazione del Marocco, colpito dalla siccità.


I mercati internazionali reagiscono con prudenza: anche l'ultima asta della Tunisia, con prezzi mediamente superiori a quelli registrati nelle borse merci italiane, non registra certo un deciso balzo in avanti. Nell'ultima settimana i prezzi Fob del Northern Durum in Usa e del Cwad in Canada (al St. Lawrence Market di Toronto) espressi in dollari Usa restano stabili. Nel Saskatchewan la riapertura dei porti dei grandi laghi registra una forte diminuzione del prezzo rispetto allo scorso febbraio, dato questo peraltro atteso. Stabile il prezzo all'ingrosso all'esportazione sulla piazza di Rosetown, con i silos ormai semivuoti sono ancora in rialzo i prezzi spot richiesti all'origine dagli agricoltori della regione canadese produttrice dell'80% di grano duro del Paese, calano invece le consegne differite per il prossimo giugno.

 

Intanto l'Indice sui Future del Durum alla Borsa di Chicago torna a crescere, seppur di pochi decimali, mentre i noli iniziano a dare segnali di ripresa, dopo due settimane di crolli.

 

Il tutto mentre le borse merci italiane monitorate da AgroNotizie® nell'ultima settimana sono ancora in prevalenza positive per il grano duro fino nazionale, al netto della stabilità registratasi ieri a Foggia e Roma: Napoli (+5), Bari (+10), Milano (+5) Altamura (+5) e Bologna (+5).  I grani duri esteri comunitari nel capoluogo lombardo riprendono posizioni, mentre restano al palo i non comunitari. Il grano duro canadese di prima qualità aumenta ancora a Bari, ma resta stabile ad Altamura. A Napoli, invece, si segnala l'uscita dalle quotazioni del frumento duro Russo-Turco. Infine, Ismea registra il ritorno in forze degli aumenti sulle piazze all'origine, per la prima volta dopo ben sette settimane di prevalenti ribassi e due settimane di sostanziale stabilità.

 

Siccità in Italia

Nonostante le recenti precipitazioni lungo la fascia tirrenica, permangono le preoccupazioni per la siccità nell'Italia meridionale: pioggia è attesa lungo il versante adriatico in Puglia entro la prossima settimana, ma tra gli agricoltori permane forte la preoccupazione per il destino delle coltivazioni di grano duro in asciutto. Ma un eventuale peggioramento delle condizioni di siccità potrebbe poi compromettere anche l'irrigazione in emergenza, nelle aree servite dai consorzi di bonifica che attingono a bacini ad uso plurimo, su disposizioni - già peraltro annunciate - dell'Autorità Distrettuale di Bacino dell'Appennino Meridionale.

 

L'esecutivo della Regione Siciliana, dopo aver chiesto già la settimana scorsa lo stato di emergenza nazionale per la crisi idrica, ha insediato ieri una Cabina di Regia per la gestione dell'emergenza siccità, presieduta dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e coordinata dal capo della Protezione Civile siciliana, Salvo Cocina. Il 15 aprile è prevista la prima riunione operativa, mentre si è in attesa della deliberazione da parte del Governo dello stato di emergenza nazionale per siccità.

 

Noli, il Baltic Dry rialza timidamente la testa

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 10 aprile 2024 - è aumentato dell'1,1% fino a 1.587 punti, interrompendo una prolungata serie di ribassi durata ben 14 sessioni consecutive. Rispetto ai 1.711 punti del 3 aprile scorso, l'indice ha comunque subìto un calo settimanale pari a 124 punti (-7,25 punti). Dai 2.419 punti del 18 marzo 2024 - valore massimo degli ultimi mesi - l'indice ieri registra ancora una caduta di ben 832 punti (-34,39%). L'indice - al 9 aprile 2024 - nell'ultimo mese ha perso il 33,95% del suo valore, mentre su base annuale guadagna ora appena il 4,18%.

 

La performance per l'Indice Panamax, che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate, è sceso ieri a 1.631 punti: una perdita di ben 141 punti rispetto ai 1.772 punti di una settimana fa (-7,96%).


Questa fase di ripresa del Baltic sembra ora trovare conferme nelle previsioni a breve e medio termine, che restano stazionarie sulla settimana precedente: "Baltic Dry è diminuito di 524 punti o del 25,02% dall'inizio del 2024, secondo la negoziazione su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa merce" afferma una nota di Trading Economics diramata ieri, 10 aprile 2024, dove si riferisce: "Si prevede che il Baltic Exchange Dry Index venga scambiato a 1.913,51 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che venga scambiato a 2.220,16 tra 12 mesi".

 

Chicago, Future Durum Wheat Index +0,29%

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 9 aprile 2024 si è portato a 753.82 punti (quasi 7,54 dollari Usa per bushel), crescendo di 2,21 punti sul 2 aprile scorso (0,29%), quando invece l'indice si era attestato a 751,61 punti perdendo 13,98 punti sulla settimana ancor precedente. Si tratta di un valore raggiunto dall'indice lungo l'arco di una settimana durante la quale si registra un andamento altalenante e senza sensibili scarti.

 

Al momento queste ultime sedute descrivono il possibile inizio di una nuova pausa nella discesa delle quotazioni in questo mercato che si inscrive sempre nella spirale ribassista avviata lo scorso anno e seguita alle quotazioni del 9 agosto 2023, quando l'indice era attestato a 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel), e che ancora il 19 dicembre 2023 si attestava a 904,50 punti (9,04 dollari per bushel), valore rispetto al quale il prezzo attuale è in perdita di 150,68 punti (-16,66%).

 

Inoltre, la quotazione del 9 aprile è pari a 257,53 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 10 aprile 2024, in aumento di 1,3 euro alla tonnellata rispetto ai 256,23 euro alla tonnellata originati dalla quotazione del 2 aprile valorizzata al cambio del 3 aprile 2024.

Tale aumento è largamente spiegato dalla pur lieve crescita dell'indice, essendo rimasto sostanzialmente stabile il tasso di cambio tra il 2 ed il 9 aprile intorno agli 0,93 euro per un dollaro Usa.

 

Prezzi Fob stabili a Toronto

Secondo il rapporto dell'8 aprile 2024 stilato dagli analisti dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi è di 476,16 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 54,47 dollari canadesi rispetto all'ultima quotazione del 12 febbraio 2024, quando era attestato a 530,63 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Un crollo che si ripercuote anche guardando ai valori in euro: la quotazione del 12 febbraio era attestata a 364,97 euro alla tonnellata, mentre il prezzo attuale del Cwad di prima qualità, al cambio del 10 aprile scorso e pari a 0,68 euro per un dollaro canadese, è di 323,86 euro: comporta una differenza negativa di ben 41,11 euro alla tonnellata, solo marginalmente influenzata dal cambio.

 

Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali aggiornato al 3 aprile scorso, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 360 dollari Usa alla tonnellata e di 334 euro alla tonnellata, registrando così stabilità sul precedente dato rilevato dalla Commissione il 29 marzo scorso per i contratti in dollari, mentre si apprezza un aumento di due euro alla tonnellata per quelli stipulati in eurovaluta.

 

Dal 5 dicembre 2023 - quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari e 393 euro alla tonnellata - al 3 aprile 2024 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 65 dollari e 59 euro alla tonnellata.

 

Il prezzo Fob statunitense stabile a 351 dollari

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob del 5 aprile 2024 compilato dalla Us Wheat Associates, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dai porti dei grandi laghi è indicato a 351 dollari Usa alla tonnellata con consegna maggio 2024, stabile sulla precedente rilevazione del 29 marzo scorso. L'ultima variazione risale al 15 marzo, quando invece si era registrato il calo di 44 dollari alla tonnellata sulle precedenti rilevazioni mantenutesi stabili a 395 dollari Usa tra il 26 gennaio e l'8 marzo 2023 (-11,14%), per consegne ad aprile 2024.

 

La più recente quotazione del Northern Durum vale ora 326,28 euro alla tonnellata, al cambio di ieri, 10 aprile 2024, in aumento di 0,35 euro alla tonnellata sulla precedente quotazione del 29 marzo, valorizzata al cambio del 3 aprile 2024. 

Essendo rimasto costante il valore del grano espresso in dollari Usa, la variazione positiva in euro (+0,47%) esprime solo l'apprezzamento della divisa americana, che si mantiene comunque intorno agli 0,93 euro alla tonnellata.


Canada, stabile il prezzo all'ingrosso

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, l'8 aprile scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 385,81 dollari canadesi alla tonnellata, registrandosi così stabilità sulla quotazione del 1° aprile, quando invece si era manifestato un calo di 11,03 dollari canadesi rispetto ai 396,84 dollari del 25 marzo 2024.

 

Dal 25 settembre 2023 - quando era attestato a 514,42 dollari canadesi alla tonnellata - questo prezzo ha comunque perso ben 128,61 dollari canadesi alla tonnellata. Il valore attuale del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto scorso, ha perso 146,98 dollari canadesi.

Da questa settimana tornano gli export basis, i costi di trasporto dagli elevatori ai porti, che sono stati calcolati in 90,35 dollari canadesi alla tonnellata.

 

E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità l'8 aprile è di 396,37 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 9,37 dollari canadesi rispetto al 1° aprile scorso, quando invece si era verificata una diminuzione di 12, 68 dollari sulla settimana ancor precedente.

Dal 2 ottobre 2023, quando questo prezzo medio era ancora attestato a 504,86 dollari canadesi alla tonnellata, le perdite si portano ora a 108,49 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Infine, l'8 aprile, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a giugno 2024 - risulta essere di 373,87 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 3,95 dollari canadesi rispetto al 1° aprile scorso, quando si era verificato un altro calo di 2,85 dollari sulla settimana ancor precedente.

Dal 25 settembre 2023, quando questo prezzo medio era attestato a 505,14 dollari canadesi, le perdite ora si attestano a 131,27 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Canada, restano i timori per la siccità

Il rapporto dell'8 aprile 2024 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan, riportando le stime sull'export relative alla campagna di commercializzazione 2023-2024 scrive: "Nella trentacinquesima settimana le esportazioni canadesi di grano duro sono state di 105mila e 500 tonnellate per un totale stagionale di 2,4 milioni di tonnellate, in calo del 36% rispetto allo scorso anno. Le esportazioni di grano duro restano al ritmo sufficiente per soddisfare le previsioni di esportazione del Ministero dell'Agricoltura del Canada". Stima pari a 3,2 milioni di tonnellate.

 

Intanto gli agricoltori canadesi hanno ormai venduto praticamente tutto il raccolto 2023 e gli analisti della Commissione continuano a raccomandare di "vendere il 30% del nuovo raccolto previsto al prezzo attuale", non certo un buon viatico per la prossima campagna commerciale.

 

Secondo il rapporto nella scorsa settimana la Tunisia ha acquistato 50mila tonnellate di grano duro a 383,93 e 384,48 dollari Usa C&f. Si tratta di prezzi che tradotti in euro danno valori da 356,89 a 357,40 euro alla tonnellata, superiori a quelli praticati in molte borse merci italiane per il duro fino nazionale.

 

Intanto, proprio le condizioni delle coltivazioni a grano duro nel Maghreb almeno in parte migliorano e il report prevede una produzione totale di poco meno di 3,9 milioni di tonnellate, ovvero 400mila tonnellate in più rispetto allo scorso anno e simile alla stagione 2022-2023.

 

Infine, secondo il Servizio Agrometeorologico del Ministero dell'Agricoltura del Canada, le piogge di marzo, pure cadute abbondanti nella provincia del Saskatchewan non fugano ancora i timori per la siccità, che continua ad interessare alcuni settori della regione e una più ampia fascia dell'area delle praterie canadesi, comprese tra Alberta, Saskatchewan e Manitoba.


Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 10 aprile 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa. I prezzi assegnati ieri sono: 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi, stabili sulla seduta del 3 aprile scorso, quando invece si era verificato un aumento di 10 euro sulla precedente seduta del 27 marzo scorso, quando si era apprezzato un primo rialzo di 15 euro alla tonnellata sulla settimana ancor precedente.

 

Nonostante i recuperi intervenuti dal 27 marzo - pari a ben 25 euro alla tonnellata - dal 20 dicembre 2023 le quotazioni di Borsa Merci Foggia risultano ora comunque diminuite di 40 euro alla tonnellata.


Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano sulla piazza dauna al 10 aprile 2024 perdite per 115 euro alla tonnellata. E questi prezzi risultano essere uguali alle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate proprio a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.


Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri, 10 aprile 2024, ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%. Questi i prezzi assegnati ieri: 302 euro alla tonnellata sui minimi e 312 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 3 aprile scorso, quando invece si era verificato un aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 27 marzo, quando invece si era registrato un altro aumento di 5 euro sulla settimana ancor precedente. Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 10 aprile 2024 perdite pari a 103 euro alla tonnellata.

 

E i valori registrati ieri sulla piazza romana si mostrano inferiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 17 euro sui minimi e di 12 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 9 aprile 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, assegnando prezzi di 345 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi, in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 26 marzo scorso, quando si era verificato un recupero di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 19 marzo scorso.

 

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 9 aprile perdite pari a 120 euro alla tonnellata sui minimi e di 130 euro sui massimi.
L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio scorso a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati il 9 aprile 2024 risultano in calo sugli ultimi della mietitura 2022 di 5 euro sui minimi e 15 euro sui massimi.


Il frumento duro Turco-Russo al 13% di proteine, il 9 aprile scorso non è stato quotato. Ultima quotazione risale al 26 marzo scorso, quando era rimasto stabile sui valori raggiunti nella precedente seduta, confermandosi a 345 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Questo cereale d'importazione dal 16 gennaio ha perso complessivamente 55 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 9 aprile 2024 si è riunita la Commissione Cereali, rilevando le quotazioni del grano duro fino nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi: 334 euro alla tonnellata sui minimi e 339 euro sui massimi, in aumento di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 26 marzo, quando si era verificato un aumento di 4 euro sul 19 marzo 2024, quando invece si era rilevata una perdita di 10 euro sulla settimana ancor precedente.

 

Dal 1° agosto, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 9 aprile perdite pari a 111 euro. L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 9 aprile 2024 si presentano minori di un euro alla tonnellata sui minimi e di 11 euro sui massimi.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 9 aprile scorso era stato fissato a 388 euro alla tonnellata sui minimi ed a 393 euro sui massimi, in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 26 marzo 2024, quando invece si era rivelata stabilità sulla seduta del 19 marzo scorso.

Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - sono in perdita di 127 euro alla tonnellata.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 9 aprile 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, con le seguenti provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 330 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi, in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 2 aprile scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 85 euro alla tonnellata. I valori del 9 aprile 2024 risultano più bassi di 20 euro sui minimi e 15 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 345 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi, in aumento di 5 euro sulla precedente seduta del 26 marzo scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 85 euro alla tonnellata. I valori del 9 aprile risultano minori di 9 euro sui minimi e di 4 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno scorso a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.

 

Il 9 aprile scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi, valori in aumento di 5 euro sulla precedente seduta del 2 aprile 2024. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 65 euro alla tonnellata sui minimi e 75 euro sui massimi. Si tratta di valori inferiori di 20 euro alla tonnellata sui minimi e di 15 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno scorso. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.


Risultano invece stabili sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 9 aprile 2024, son stati quotati 415 euro alla tonnellata sui minimi e 430 euro sui massimi. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 82 euro alla tonnellata.

 


Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 5 aprile 2024, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale, alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri. Su questa piazza il cereale pastificabile è stato fissato a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi, in rialzo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 29 marzo, quando si era verificato un aumento di 12 euro sulla ancor precedente seduta del 22 marzo 2024.

 

Dal 15 dicembre 2023 all'ultima seduta del 5 aprile scorso il cereale pastificabile su questa piazza ha perso comunque 39 euro alla tonnellata. Dal 28 luglio, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano comunque perdite ad oggi pari a 115 euro alla tonnellata.

 

I valori del 5 aprile 2024, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, si presentano ora in ribasso di soli 2 euro sui minimi mentre sono pari sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno, 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

Nella seduta del 5 aprile 2024 il grano duro canadese di prima qualità è stato fissato a 394 euro alla tonnellata sui minimi ed a 397 euro sui massimi, stabile sui valori del 29 marzo scorso, quando invece si era registrata una crescita di 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 22 marzo. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi si registrano perdite per 130 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 4 aprile 2024 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 320 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, valori in aumento di 5 euro sulla precedente seduta del 28 marzo, quando si era verificato un altro aumento di 5 euro sull'ancora precedente seduta del 21 marzo 2024.

 

Dal 3 agosto, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 100 euro alla tonnellata. I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura registrati il 4 aprile 2024 sono minori di 20 euro di quelli già fissati l'8 giugno scorso, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, attestati a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 10 aprile 2024

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea dal 1° all'8 aprile 2024 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 10 aprile 2024, presentano - su base settimanale - 9 piazze in aumento, 3 in calo ed una stabile su 13 monitorate.

 

Dopo due settimane consecutive di piazze in prevalenza stabili per la prima volta si registra una prevalenza di piazze in aumento, ma tornano i cali sulle tre piazze ritenute fino ad ora più impermeabili alle variazioni di mercato: Macerata, Perugia ed Ancona perdono l'8 aprile dal 4,3% al 5,7% per ritrovarsi tutte e tre con un prezzo medio di 330 euro alla tonnellata, tutto sommato in linea con i prezzi espressi dalle altre piazze. Spicca poi Matera, stabile, sempre l'8 aprile, a 330 euro alla tonnellata. Aumenti anche consistenti si registrano su tutte le altre piazze monitorate, come meglio illustrato nella tabella scaricabile al link sottostante.

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 10 aprile 2024 
 (Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, è quello pubblicato il 3 aprile 2024: quota il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 320 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, stabile sulla precedente rilevazione del 27 marzo 2024.

 

Per ogni altro confronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile rileggere l'articolo del 4 aprile 2024.

 

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