Ancora una volta le sorti del petrolio e del latte si intersecano. Così dai quasi 100 dollari al barile segnati dall'oro nero a fine settembre 2023, si è scesi in questi giorni a soli 80 dollari.

Analogo il crollo del prezzo del latte spot, quello venduto fuori contratto, che rispetto a un anno fa ha perso oltre il 10%.

Le quotazioni di inizio 2024 si sono fermate a 52,25 euro al quintale, segnando un meno 5,3% rispetto alla settimana precedente, confermando la discesa dei prezzi iniziata sul finire dello scorso anno.

 

Come già ricordato su AgroNotizie®, la "strana coppia" latte e petrolio non deve stupire. Il calo del prezzo dell'energia è uno dei segnali del rallentamento dell'economia che potrebbe anticipare un calo dei consumi e fra questi anche quello del latte e dei prodotti lattiero caseari.


Il mercato del latte spot

Il latte in Europa

Siamo così di fronte a una inversione di tendenza per il mercato del latte che sino allo scorso ottobre continuava a segnare spunti al rialzo.

A livello europeo il prezzo medio si collocava a 44,3 euro al quintale, con un aumento del 2% rispetto al mese precedente, come evidenziato nella tabella che segue, realizzata dalla Commissione Europea.
L'aumento dei prezzi coinvolgeva in ottobre tutti i principali prodotti lattiero caseari, dal burro al latte in polvere, al cheddar, il formaggio preso a riferimento negli scambi commerciali internazionali.


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I mercati mondiali

Spostando lo sguardo ai principali mercati mondiali dei prodotti lattiero caseari si può notare l'assenza di un indirizzo preciso.

In particolare è evidente la distanza fra quanto accade per il prezzo del burro in Oceania rispetto al mercato statunitense.

Mentre il primo a fine dicembre segna un aumento anche importante, negli Usa si verifica al contrario un calo abbastanza sensibile.

In particolare la caduta a fine dicembre del prezzo del cheddar sul mercato statunitense sembra confermare il timore di una riduzione dei consumi.

Una situazione difficile, tanto che l'Usda (il corrispettivo statunitense del nostro Masaf) prevede per il 2024 la chiusura di un importante numero di allevamenti, con la perdita di circa venti milioni di capi da latte.

 

Ultime quotazioni mondiali

 

Il latte nel mondo…

A indebolire il prezzo del latte a livello internazionale contribuisce l'andamento della produzione, che segna un aumento, seppure non marcato, sia in Australia sia negli Stati Uniti.

Aumento che è solo in parte controbilanciato dal calo produttivo, anche esso modesto, registrato in Nuova Zelanda.

Lieve crescita della produzione a livello europeo, che nei primi 10 mesi del 2023 ha realizzato un aumento dello 0,4%.

Produzione latte nel mondo


… e in Italia

In Italia continua il calo della produzione di latte, che in ottobre ha segnato un'ulteriore flessione dell'1,5%.

In media la produzione calcolata sui primi 10 mesi del 2023 segna così un calo dell'1,36%.

Prosegue pertanto il trend già evidente negli scorsi anni, come si nota dal grafico che segue, elaborato da Assolatte, che vede la progressiva riduzione della produzione di latte in Italia.

 

Facile individuare in questo dato un aumento delle difficoltà che la zootecnia da latte si trova ad affrontare nel nostro Paese e che costringe alla chiusura ogni anno di centinaia di allevamenti di bovine da latte.


Consegne latte Italia

Consegne di latte negli ultimi tre anni

(Fonte Assolatte)

I formaggi

Per completare il quadro è indispensabile dare un'occhiata all'andamento del prezzo dei principali prodotti lattiero caseari sul mercato italiano, ricordando che la maggior parte della produzione interna di latte è destinata alla trasformazione casearia.

Desta qualche preoccupazione l'andamento del Parmigiano Reggiano che dall'inizio del 2023 sta perdendo posizioni.

Con riferimento al prodotto stagionato 12 mesi, il prezzo che a inizio 2023 si collocava a 10,6 euro al chilo, è sceso nella prima settimana di gennaio a 9,95 euro al chilo.

Più stabile il prezzo del Grana Padano, che al contrario ha incontrato nelle ultime settimane dello scorso anno un leggero apprezzamento, poi confermato in questo inizio 2024, pur rimanendo al disotto delle quotazioni dell'anno precedente (-1,9%).

 

Prezzi prodotti caseari prima settimana di gennaio 2024

 

Focus sul Parmigiano Reggiano

L'andamento del mercato del Parmigiano Reggiano è stato preso in esame in questi giorni da Confagricoltura Emilia Romagna.

Secondo il centro studi di questa organizzazione, il costo di produzione per quintale di latte destinato a questo formaggio si attesta fra i 75 e i 76 euro.

Dal gennaio del 2022 il prezzo corrisposto agli allevatori si ferma mediamente a 64 euro (Iva esclusa).

Mentre gli allevatori producono in perdita, il prezzo del Parmigiano Reggiano ha subìto un calo di circa l'8% che non lascia speranze per un riequilibrio fra produzione e trasformazione.

 

A trarne vantaggio è ancora una volta solo la distribuzione, cosa che impone un adeguamento dei margini di filiera, sbilanciati a favore della commercializzazione all'ingrosso e della distribuzione.

Un obiettivo che dipende in larga misura dall'andamento dei consumi. Questi ultimi sembrano tenere, ma è presto per fare bilanci.

 

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