Il 17 febbraio scorso il Consiglio Regionale della Sardegna ha inserito nella Legge Finanziaria Regionale ben 4 milioni subito disponibili per il sostegno immediato alle aziende suinicole isolane, gravate dall'aumento del costo dell'energia e dei mangimi e dal perdurare del blocco delle esportazioni fuori regione a causa della peste suina africana. Quello della Psa è un problema che la Sardegna si apprestava a superare, non registrandosi più casi da anni; ma l'allarme destato dalla malattia in Europa, e ultimamente in Nord Italia, ha finito per impedire la libera esportazione delle carni di maiale made in Sardegna.

Lo stanziamento lo si deve ad un emendamento della Giunta Regionale, voluto dal presidente Christian Solinas, che proprio nella mattinata del 17 febbraio scorso a Cagliari, aveva preso la parola davanti ad allevatori e agricoltori portati in piazza da Coldiretti Sardegna, assumendo pubblicamente l'impegno per un intervento immediato, da sommare a quelli già programmati in Finanziaria e da altri che seguiranno con la Omnibus 2.

"Un impegno che era assolutamente urgente mantenere - sottolinea il presidente Solinas - e che vuole dimostrare ancora una volta quanto i problemi delle aziende agricole e zootecniche stiano a cuore a questo Governo regionale, che vede in questo settore un motore di importanza vitale per l'economia sarda".

"Ho voluto essere al fianco dei lavoratori delle campagne - ha aggiunto Solinas - che eroicamente, con tanti sacrifici, hanno tenuto in vita le loro aziende e continuano la tradizione produttiva fondamentale per la nostra economia e la nostra cultura".

L'indiscriminato aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime danneggia gravemente e particolarmente le aziende sarde, soggette all'insularità, "insieme alle aziende - dice il presidente Solinas - rivendichiamo dallo Stato e soprattutto dall'Europa, che nasce per temperare queste turbolenze di mercato, un impegno a calmierare i prezzi e a fissare un tetto che continui a tenere remunerativa la produzione".