Il settore delle sementi orticole per il mercato professionale è tra quelli con il più elevato tasso di investimenti in ricerca e sviluppo, con percentuali che possono arrivare fino al 25% dei ricavi netti. “L’attività di costituzione varietale, è di fondamentale importanza per garantire prodotti innovativi e sani, a tutto vantaggio anche della sostenibilità - ha dichiarato Marco Cantoni, coordinatore del gruppo Orto Wic di Assosementi -. Accanto alla moltiplicazione del seme non autorizzata di varietà tutelate, la crescente diffusione in campo orticolo di pratiche illegali quali la riproduzione vegetativa a mezzo talea o stub, purtroppo mette a rischio la capacità delle aziende di rientrare dagli investimenti e quindi la competitività dell’intera filiera”. Lo sviluppo di una nuova varietà di pomodoro, ad esempio, può richiedere da 5 a 7 anni con un investimento medio di circa 500 mila euro per ciascuna varietà.
 
La riproduzione illegale compromette la tracciabilità e la trasparenza della filiera orticola, non consentendo di conoscere la provenienza del seme, il primo passaggio del ciclo produttivo che porta il prodotto alla tavola dei consumatori. Da qui l'invito a non utilizzare illegalmente talee o stubs di varietà protette e lo slogan stesso della nuova campagna del gruppo Orto wic, "Un seme, una pianta". Secondo le norme sulla proprietà intellettuale, infatti, aziende sementiere, vivaisti e agricoltori non possono produrre o riprodurre varietà tutelate, né confezionare, mettere in vendita, importare ed esportare prodotti derivanti dalla coltivazione di materiale tutelato, riprodotto senza autorizzazione.
 
È necessario far crescere la consapevolezza degli operatori rispetto ai danni provocati da questi comportamenti illegali. Per questo Assosementi prosegue nel suo lavoro di sensibilizzazione in stretto rapporto con Aib (Anti-infringement bureau for intellectual property rights on plant material), che ha sede a Bruxelles, e Road to quality, il progetto di tracciabilità della filiera orticola professionale voluto da aziende sementiere e vivaisti” ha proseguito Cantoni.
 
La campagna “Un seme una pianta”, online sul sito di Assosementi, pone al centro dell’attenzione degli operatori professionali il ruolo fondamentale svolto dalle aziende sementiere con la ricerca e le positive ricadute su tutta la filiera agroalimentare. “La costituzione varietale permette di selezionare piante e frutti con nuove caratteristicheaggiunge Cantoni -. Aumento delle rese produttive, resistenza agli attacchi di insetti e malattie, capacità di adattamento ai differenti ambienti fino al miglioramento in termini di gusto e di valore nutrizionale, sono innovazioni che vanno a beneficio di tutti, dal produttore al consumatore, è  quindi che siano adeguatamente tutelate”.