Nel sessantesimo anniversario dell'assassinio di John Fitzgerald Kennedy, un'altra morte eccellente si consuma in un 22 novembre che passerà alla storia del mondo agrochimico: quella del regolamento sugli usi sostenibili (Sur).

 

Dopo un braccio di ferro tra la Commissione Envi, che aveva in carico la gestione della proposta, e quella Agri, che ha tentato di posticipare al 2035 la scadenza per la riduzione del 50% dell'uso dei prodotti fitosanitari in agricoltura e dopo 687 emendamenti che hanno reso praticamente impossibile una sintesi condivisa, l'ultimo testo uscito dal voto in commissione Envi dello scorso 24 ottobre è stato respinto in Plenaria con una solida maggioranza con 299 voti contrari, 207 favorevoli e ben 121 astensioni.

 

A pochi mesi dal voto che rinnoverà il Parlamento europeo nel giugno del prossimo anno, non c'è il tempo materiale per una revisione del testo e con tutta probabilità lo spinosissimo argomento slitterà alla prossima legislatura e a una nuova commissione. Comunque la palla ora passa al Consiglio dell'Unione Europea, espressione dei governi dei 27 Paesi membri, che può revisionare la proposta bocciata dal parlamento in prima lettura e, dopo aver trovato la convergenza su di una versione modificata, riproporla in seconda lettura al Parlamento stesso che a sua volta potrà emendarla.

 

I bene informati hanno considerato decisivo il contributo delle organizzazioni di produttori agricoli Copa-Cogeca che a due giorni dal voto hanno pubblicato un position paper, nominato "The Sur Gap" (lo trovate più in basso nella bibliografia di questo articolo), dove, dati alla mano, evidenziano le incongruenze della proposta della commissione Envi che avrebbe effetti devastanti sulla produzione agricola. Secondo l'indagine effettuata dagli agricoltori, negli ultimi anni l'immissione sul mercato di nuovi mezzi tecnici di origine biologica non ha minimamente compensato la perdita di prodotti tradizionali dovuta ai rigidi criteri per il rinnovo dell'approvazione delle relative sostanze attive.

 

La complessa procedura europea impiega mediamente dai 7-9 anni per approvare un mezzo tecnico per il biocontrollo, contro i 2-3 dei nostri principali competitor di oltre oceano. Tagliare il 50% dei mezzi tecnici decisivi per la produzione agricola senza avere una ben chiara idea di come sostituirli appare un passo quanto mai avventato (da qui il titolo del position paper – "The Sur Gap").

 

La proposta bocciata

Ricordiamo brevemente le caratteristiche della proposta appena bocciata, che probabilmente diventerà argomento di dibattito della prossima legislatura.

 

Il testo prevede la riduzione del 50% dell'uso dei prodotti fitosanitari entro il 2030 e del 65% dei prodotti più pericolosi entro la stessa data. Il confronto è da effettuarsi con la media 2013-2017.

 

Ogni Stato membro deve porsi obiettivi e strategie nazionali, basati sulle vendite annuali e sulle situazioni contingenti locali, quali il livello di pericolo e le caratteristiche delle proprie coltivazioni. Il tutto deve essere verificato dalla Commissione, anche con l'ausilio del registro dei trattamenti elettronico che vedrà la luce qualche anno prima della scadenza.

 

La proposta prevede anche il divieto di utilizzo dei prodotti fitosanitari chimici (ad eccezione di quelli autorizzati per l'agricoltura biologica e il biocontrollo) nelle aree sensibili come tutti gli spazi verdi cittadini come ad esempio parchi, campi da gioco, aree ricreative, e le aree Natura 2000. Per le zone agricole "normali" si prevede l'adozione generalizzata di una zona di rispetto di almeno 5 metri, indipendentemente dalle caratteristiche del prodotto utilizzato.

 

La proposta prevede anche misure contro le importazioni di derrate alimentari da Paesi che hanno regolamentazioni meno rigide rispetto a quella europea: solo così si diminuirà l'interesse economico a commercializzare prodotti pericolosi.

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Non tutti i mali vengono per nuocere

Tutti gli addetti alla filiera sperano che questo passo falso serva a far prendere coscienza alle autorità della necessità di una legislazione apposita sul biocontrollo che consenta di mettere a disposizione degli agricoltori mezzi tecnici efficaci in tempi ragionevoli, come avviene nelle altre parti del mondo.

 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

•    Report della proposta votata in commissione Envi il 24 ottobre e bocciata in plenaria il 22 novembre

•    The Sur Gap, position paper del Copa-Cogeca sul Sur