Ricerca e sviluppo sono i cavalli su cui il Gruppo Bcs punta per andare a vincere contro una crisi che, soprattutto dopo una stagione 2010-2011 da record, è sempre più tangibile.

Una crisi ancora più forte del previsto e in seguito alla quale il fatturato 2011-12 si è fermato a 107,25 milioni di euro in contrazione sulla stagione precedente di 13 punti percentuali.
"Seppur negativi, si tratta di risultati soddisfacenti - ha spiegato Carlo Cislaghi, direttore marketing del settore agro-verde nel consueto incontro annuale con la stampa tenutosi nella sede di Abbiategrasso. "Soprattutto - ha proseguito -, in considerazione dei mercati in cui sono maturati e del fatto che subiscono il confronto con il fatturato record della scorsa stagione. Sono venuti meno mercati storici: Europa comunitaria e in particolare Italia"

Sul totale del fatturato del gruppo l'export rappresenta il 61% in leggero aumento rispetto al 55 della scorsa stagione, mentre il mercato nazionale composto dal restante 39%, è in forte contrazione.



Stagione 2011-12


Agro-verde 
In questo quadro, il comparto agro-verde arrestandosi a quota 80,59 milioni di euro, ha subito una contrazione pari a quattordici punti percentuali. Contraddistinto dai marchi Bcs, Pasquali e Ferrari, l'agro verde incide sul fatturato totale per un 75,5%; la restante quota va attribuita al comparto energia di Mosa che nella stagione in esame ha ridotto i propri volumi del dieci per cento circa.
Il brand di riferimento rimane Bcs che rappresenta il 65% del fatturato di settore, seguito da Ferrari - 22% - e Pasquali - 13%.
A trainare il fatturato, sono i monoasse che vi contribuiscono per una quota pari al 50%, seguiti dai trattori con il 41% e le attrezzature per la fienagione con l'8%. A chiudere, le macchine per la manutenzione del verde professionale con l'1%.
L'approccio per prodotto evidenzia un calo sulla stagione precedente dei monoasse dell'11%, per i trattori del 19%, per le macchine da fienagione del 17% e per la manutenzione del verde del 4%.

Mercato interno
Quello nazionale, pur rimanendo il mercato di riferimento, risulta essere un mercato in forte difficoltà caratterizzato dalla contrazione dei volumi e dal calo del fatturato del 23%. In particolare risentono del momento difficile i prodotti rivolti al mercato hobbistico mentre tengono maggiormente i volumi del comparto professionale caratterizzato da un buon andamento dei prezzi di alcune materie prime di origine agricola. 

Export
Quello estero si presenta come un mercato estremamente frammentato in cui ad andamenti positivi se ne sono contrapposti altri negativi creando un quadro internazionale troppo incerto per siglare una inversione di tendenza a breve termine in riferimento al risultato complessivo della stagione. 

Si osserva un calo dell'8,9% in Spagna e Portogallo, secondo mercato di riferimento per il gruppo, e scende di 11,9 punti anche la Germania. Segna un meno 17,9% la Turchia affiancata dalla Francia in calo di 7,9 punti percentuali.

Crescono il mercato statunitense - +3,5% -, quello rumeno - +6,4% - oltre ai mercati indiano - +54,9% - e russo - +76,3% - su cui il gruppo sta puntando molto.
Per quanto riguarda il mercato americano, vivono una fase positiva soprattutto nel nord del continente i monoasse e le macchine con funzione idraulica PowerSafe; in America centrale, il lavoro fatto in particolare in Brasile che rappresenta l'area target, sta evidenziano risultati confortanti in prospettiva.
Positivo il mercato medio orientale, mentre il continente africano segue un andamento fortemente dipendente dagli avvenimenti di politica interna e dall'andamento stagionale. Bene l'Algeria e la Libia, maggiori i problemi in Marocco e Sud Africa.
Sono in corso investimenti in Asia dove i dati sono incoraggianti. Qui, alla storica filiale in India, si affiancano le filiali in Corea del Sud e Cina dove da gennaio è operativa una filiale commerciale di macchine per l'agro-verde che affianca la più datata joint venture con una società cinese operativa nel settore energia.
Difficile la situazione nella repubblica iraniana, da sempre mercato attivo e positivo per Bcs, per la situazione politica che nonostante la grande richiesta di macchine, sta creando non pochi problemi. Rimangono positivi i mercati dell'Arabia Saudita e del Quatar.
In contrapposizione, infine, i mercati neozelandese in fase di contrazione e quello australiano caratterizzato da un buon andamento.

Stagione 2012-13: previsioni


La cautela fa da minimo comun denominatore a tutte le previsioni per la prossima stagione lasciando spazio a qualche punta di entusiasmo nei confronti dei paesi a forte sviluppo economico e demografico caratterizzati da una forte richiesta di tecnologia a servizio di un'economia rurale e del verde pubblico in espansione.

Notevoli gli investimenti messi in campo da Bcs in queste aree di mercato 'permeabili' all'offerta. In tal senso è operativo dai primi di settembre un ufficio di rappresentanza in Russia, mercato obiettivo dell'azienda, dove il gruppo si aspetta, già da questa stagione, di crescere in quanto a volumi per trattori, monoasse e fienagione.

Lasciano ben sperare per i risultati della seconda parte del 2013 anche le prospettive di mercato in Turchia dove oltre all'interesse per i monoasse e le macchine per taglio e legatura dei cereali sta crescendo l'interesse per gli specialistici Bcs.
"Ad Eima - preannuncia Cislaghi - comunicheremo una nuova partnership per quanto riguarda il comparto fienagione mentre a gennaio ci saranno novità anche per quanto riguarda i trattori".






Nuova Ma.Tra. 140. Fonte Bcs


Novità 


Oltre al marchio Ma.Tra che ora diverrà un brand con vita propria relativamente alla nuova gamma di macchine per la manutenzione del verde rappresentate ad Eima dai nuovi Ma.Tra 160 e Ma.Tra. 130 e 140, vi saranno novità anche per i monoasse e i trattori.

Ma.Tra. 130 e 140 con piatto di taglio ventrale, trasmissione idrostatica e due motorizzazioni Honda da 9,9 cavalli per la 130 e Briggs & Stratton da 15,2 cavalli per la 140, si affiancano alla serie di trinciaerba BladeRunner. L'apparato di taglio monolama da 85 centimetri in versione 'low noise' ha un rotore meno aerodinamicamente configurato rispetto alla Ma.Tra. 160 perché chiamato ad eseguire un taglio meno 'fine'. La 160, con conducente a bordo, motore Briggs & Stratton bicilindrico da 15,2 cavalli e due ruote motrici, è di taglia medio piccola ma equipaggiata con tecnologie solitamente riservate a macchine di categoria superiore. 

Per la fienagione, i monoasse 728 e 738 con motorizzazione diesel e benzina, vanno a sostituire i precedenti 720 e 730 rispetto ai quali hanno incrementato il numero di rapporti del cambio passando da 2+2 a 3+3 nel medesimo volume della scatola del cambio. "Ciò è stato possibile - ha spiegato Fabrizio Omodeo Vanone, direttore tecnico dei comparti manutenzione, monoassi, fienagione - ridisegnando il sistema di ingranaggi. Si tratta di un grande vantaggio che estende notevolmente l'orizzonte d'uso di queste macchine".

Per le attrezzature le novità riguardano le barre falcianti Laser che si affiancano alla nota Europa della quale hanno mantenuto la geometria di taglio ma hanno subito miglioramenti volti a ridurre l'onerosità della manutenzione tipica del sistema di taglio a effetto forbice.





Nuova barra falciante Laser. Fonte Bcs
 


Qualche novità anche sul gruppo manovellismo con Torx il nuovo gruppo di comando in bagno d'olio nel quale è stata ridotta la componente meccanica interna ed è stata fatta una revisione dei materiali. "Ne risulta - spiegano in Bcs -, una durata aumentata fino a quattro volte".

Per la fienagione professionale, gli investimenti sono stati ingenti. Le nuove falciatrici e falciacondizionatrici a dischi anteriori Rotex Avant NT utilizzano la tecnologia Neva e dispongono di trasmissione ad ingranaggi in bagno d'olio.
Infine, sul fronte trattori, al nuovo K600 Invictus si affianca il Valiant 600 e un restyling completo della gamma alta.
L'invictus K600 avrà il pregio di introdurre nella gamma media una macchina dotata di comfort e prestazioni idrauliche solitamente riscontrabili in gamme superiori. Il motore Kubota V 2203 M-DI, quattro cilindri ad iniezione diretta con masse controrotanti di serie è stato appositamente rivisto e preparato per gli isodiametrici Bcs. Migliorata la Pdp e l'impianto idraulico con doppia pompa e migliore efficienza di scambio termico.
Più economico il Valiant 600 nel quale è stata migliorata l'efficienza dei freni ora dotati di tre dischi per parte e della frizione vista la coppia superiore che caratterizza il motore a quattro cilindri serie Kdi della Kohler da 50 cavalli ma nato per generarne 70 nella versione common rail che arriverà solo tra qualche anno.

La ragione del restyling della gamma tra 70 e 92 cavalli va cercata, come spiega Riccardo Bonciani direttore tecnico del comparto trattori, nelle nuove normative sulle emissioni che interesseranno il pesantemente il comparto e in questo caso i trattori isodiametrici compatti, a partire da gennaio 2015 quando sarà operativo lo stage IIIB con filtro particolato, seguito due anni e mezzo più tardi dallo stage IVB con sistema Scr.
Nessuna proroga all'orizzonte e anzi, aggiunge Bonciani "non è detto che dal 2016/17 non sia necessario rivedere anche le potenze sotto i 50 cavalli".

Il problema di fondo sarà di spazio, per questo l'attuale restyling è un preludio alle future macchine che pur rimanendo compatte dovranno garantire un sufficiente passaggio di aria anteriormente. "Per chi come noi costruisce macchine compatte - spiega Bonciani -, lo stage IIIB sarà già un problema. Il fatto che dopo soli due anni e mezzo si passerà allo stage IVB che richiede un rifacimento della parte anteriore della macchina, rende quasi impossibile una progettazione a così stretto giro. Anche perché - conclude -, i motoristi non hanno individuato una linea d'azione comune".