Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha annunciato con una breve nota del 6 marzo 2024 il "via libera" agli interventi compensativi per aiutare le aziende viticole nelle aree colpite dalla peronospora, durante la campagna vitivinicola 2023. Sul piatto ci sono i 7 milioni di euro stanziati dal Decreto Legge n. 104 Asset, emanato dal Governo il 10 agosto 2023 e convertito con modifiche dalla Legge 9 ottobre 2023, n. 136. Anche se la manovra di salvataggio dei viticoltori potrebbe essere incrementata con fondi destinati agli investimenti per il ripristino del potenziale produttivo distrutto o gravemente danneggiato.

 

Inoltre, restando sui 7 milioni stanziati dal Decreto Asset, il ministro deve portare a breve in Conferenza Stato Regioni un altro decreto con un piano di riparto delle risorse. Mentre Agea ha già concluso la fase di consultazione con le regioni, per delimitare le aree colpite dall'infezione peronosporica: necessaria per l'adozione, come si vedrà, dei provvedimenti fitosanitari entro i quali gli aiuti potranno essere concessi. Sempre l'Agenzia per le Erogazioni ha anche già messo a punto le procedure per l'erogazione degli aiuti.

 

Il via libera annunciato dal ministro Lollobrigida, nei fatti consiste nella pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 5 marzo scorso, del Decreto Ministeriale 24 gennaio 2024 "Interventi compensativi dei danni subiti nel settore agricolo, nelle aree colpite da infezione da plasmopara viticola, ai sensi dell'articolo 11 del Decreto Legge 10 agosto 2023, n. 104, convertito dalla Legge 9 ottobre 2023, n. 136, e del Regolamento (UE) 2022/2472 della Commissione Europea del 14 dicembre 2022".

 

"Il Governo Meloni è in prima linea per sostenere il settore vitivinicolo - ha affermato il ministro, sottolineando -. Con la pubblicazione del Decreto in Gazzetta, come avevo anticipato lo scorso gennaio alle associazioni agricole e vitivinicole abruzzesi, nell'incontro promosso al Masaf dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, attraverso le declaratorie in corso di pubblicazione le imprese colpite potranno ora accedere ai contributi per la ripresa economica e produttiva, compresa la riduzione dei contributi Inps e la proroga delle rate dei mutui".

 

In primo piano l'aspetto di deroga alla normativa comunitaria: sono concedibili aiuti diretti sui danni a coltura a chi non è coperto da polizza assicurativa.

 

Le regioni in attesa della pubblicazione in Gazzetta ufficiale dei decreti ministeriali di declaratoria di calamità naturale sono: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Toscana, Sicilia, Umbria e Marche.

 

"Nelle prossime settimane l'Agea comincerà a raccogliere le domande delle aziende agricole colpite" ha infine aggiunto il ministro, sottolineando: "Lavoreremo, inoltre, sul Fondo per le Emergenze in Agricoltura per integrare queste risorse e sostenere la filiera del vino, fondamentale per la nostra economia e la nostra cultura".

 

Il "Fondo per la gestione delle emergenze in agricoltura generate da eventi non prevedibili", al quale il ministro sembra fare riferimento, è stato istituito con la Legge di Bilancio per il 2024 ed è forte di 100 milioni di euro annui per il triennio 2024-2026 ed è rivolto essenzialmente ad interventi sugli investimenti degli agricoltori necessari al ripristino del potenziale produttivo, lì dove colture permanenti siano state colpite da particolari avversità.

 

Pertanto tale fondo potrebbe avere un ruolo integrativo dello stanziamento del Decreto Asset, lì dove la peronospora abbia comportato danni permanenti agli impianti viticoli non più riparabili, mentre i fondi del Decreto Asset sono compensativi del valore standard delle uve non raccolte, con un danno emergente che deve essere maggiore del 30% del valore medio dell'ultimo triennio.

 

I paletti del Decreto Ministeriale

Il Decreto Ministeriale peronospora però, pone anche altri paletti perché sia attivato il regime di aiuto, tra questi spicca quanto previsto dall'articolo 1, ovvero che "sono versati unicamente a seguito di disposizioni amministrative nazionali di contenimento della peronospora, che saranno emanate per la campagna 2024". Non solo: gli aiuti sono versati in costanza di un programma di prevenzione, controllo o eradicazione dell'organismo nocivo, o a seguito dell'adozione di misure di emergenza funzionali all'eradicazione, ovvero nell'ambito di un piano di prevenzione.

 

Agea e la ricognizione sulle aree infette

Ma in proposito una nota di Agea spiega che il Decreto Peronospora: "Nonostante dopo una attenta valutazione del Masaf e incontri con le associazioni e le istituzioni, sia stato pubblicato solo qualche giorno fa, su indicazione del ministro Lollobrigida, l'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura ha iniziato da qualche mese, e concluso il processo di ricognizione amministrativa delle zone infette da peronospora interloquendo con le regioni interessate".

 

Si tratta degli atti propedeutici alla predisposizione tanto delle norme di contenimento nazionali, quanto dei programmi di prevenzione, eradicazione o controllo.

Con riferimento alle regioni, la nota di Agea aggiunge: "Alcune di queste hanno risposto positivamente e tempestivamente, come ad esempio la Regione Abruzzo che in data 27 febbraio 2024 ha trasmesso ad Agea la delimitazione delle zone infette da peronospora come previsto dalla normativa vigente".

 

Un mosaico che si andrà a completare nel giro dei prossimi giorni, in modo da consentire l'adozione dei piani e dei programmi sopra indicati.

 

A quel punto, per dare l'avvio al pagamento dei ristori mancherà solo un ultimo tassello: il riparto dei 7 milioni di euro di ristori tra le regioni richiedenti da parte de Masaf, mediante un altro decreto ministeriale da adottare previa intesa in sede di Conferenza Stato Regioni e province autonome di Trento e di Bolzano. Quanto e come eventualmente integrati dal "Fondo per la gestione delle emergenze in agricoltura generate da eventi non prevedibili" resta ancora da vedere.

 

Il ruolo di Agea

Intanto Agea - che è responsabile dell'attuazione dell'articolo 11 del Decreto Legge Asset e del successivo Decreto Ministeriale 24 gennaio 2024, ovvero del pagamento degli interventi compensativi, ha già definito le disposizioni applicative del Decreto Asset coerentemente con il Regolamento (UE) n. 2022/2472.

 

In tale quadro normativo, il Masaf di concerto con Agea ha avviato i lavori preparatori già dal 7 febbraio, con ben un mese di anticipo rispetto alla pubblicazione del Decreto Ministeriale della Peronospora che è del 5 marzo 2024, condividendo le procedure e le istruzioni operative con le 11 regioni interessate nella riunione tenutasi il 12 febbraio 2024.

 

Le istruzioni operative

Tali istruzioni operative di Agea hanno definito le modalità di raccolta delle domande con il fine di precompilare automaticamente nel Sian le informazioni derivanti dalle dichiarazioni vitivinicole delle vendemmie 2020, 2021, 2022 e 2023 per l'uva da vino e di agevolare e semplificare gli oneri burocratici a carico dei viticoltori interessati. Nel corso di tale incontro sono state recepite, tra l'altro, anche alcune esigenze regionali accolte da Agea la quale ha fornito loro la struttura dati da fornire per le zone colpite da peronospora.

 

Questo percorso condiviso e preparatorio, permetterà ad Agea di predisporre la domanda di aiuto automatica e precompilata entro il termine perentorio di 45 giorni decorrenti dal giorno corrispondente alla data di pubblicazione del decreto di declaratoria per tutti i vitivinicoltori ricadenti nelle regioni interessate della peronospora.

 

Il sistema di presentazione della domanda già pianificato sarà quello automatico, già utilizzato in maniera celere e efficiente da parte di Agea in altri casi. Il sistema automatico - secondo le previsioni di Agea - permetterà l'erogazione dei pagamenti a favore dei vitivinicoltori interessati  degli aiuti per la peronospora, azzerando la burocrazia e semplificandola al massimo.

 

I pagamenti dovranno avvenire entro i termini stabiliti dal Decreto Ministeriale Peronospora. Del resto, lo stesso viticoltore dovrà soltanto confermare e firmare il modulo di domanda automatico precompilato e prevalidato dal Sian, grazie ai dati e alle informazioni di vendemmia già raccolte antecedentemente.