La Regione Puglia il 10 agosto scorso ha lanciato il bando della sottomisura 6.4 - 2023 "Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra agricole" sul Psr, Programma di Sviluppo Rurale, 2014-2022 e c'è ancora tempo per presentare le domande di sostegno sulla piattaforma del Sian, perché il termine ultimo è stato fissato al 19 dicembre 2023. L'avviso pubblico, per l'annualità 2023, ha una dotazione finanziaria di 15 milioni di euro. L'obiettivo è di sostenere, in un contesto aziendale, la diversificazione della produzione, con l'introduzione di attività extra agricole finalizzate allo sviluppo socioeconomico delle aree rurali regionali.

 

Molte le categorie ammesse: si va dall'ospitalità agrituristica all'offerta di servizi educativi, ricreativi e didattici alla popolazione. E nella diversificazione è inclusa la produzione e la vendita di energia da fonti rinnovabili. Per fonti rinnovabili ai fini di questo bando sono da intendersi esclusivamente quelle ottenute da biomassa derivante da sottoprodotti, residui colturali e legno di risulta della gestione del bosco, nonché biomassa derivante dall'attività zootecnica e biomassa derivante da sottoprodotti dell'industria agroalimentare. Sono escluse le fonti energetiche rinnovabili alimentate da colture agricole dedicate.

 

Servizi sociosanitari e assistenziali

Inoltre, il bando della sottomisura 6.4 del Psr Puglia per il 2023 include nelle attività extra agricole finanziabili la fornitura di servizi socio sanitari, in particolare a vantaggio delle fasce deboli della popolazione. Tali servizi resi dall'azienda agricola possono essere rappresentati da prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali mediante l'utilizzazione delle risorse materiali e immateriali dell'agricoltura per promuovere, accompagnare e realizzare azioni volte allo sviluppo di abilità e di capacità, di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana.

 

Inoltre sono ammissibili le prestazioni e servizi che affiancano e supportano le terapie mediche, psicologiche e riabilitative finalizzate a migliorare le condizioni di salute e le funzioni sociali, emotive e cognitive dei soggetti interessati anche attraverso l'ausilio di animali allevati e la coltivazione delle piante.

 

Dimensioni del progetto

Il costo totale dell'investimento richiesto in domanda di sostegno, comprese le spese generali, non può essere inferiore a 30mila euro e non superiore a 400mila euro. È prevista la concessione di aiuto pubblico nella forma di contributo in conto capitale e l'aliquota contributiva, calcolata sulla spesa ammessa a finanziamento, è pari al 50%.

 

L'aliquota contributiva è ridotta al 35% della spesa ammessa nel caso di interventi finalizzati alla produzione di energia da biomassa con accesso anche alle agevolazioni del conto energia, al fine di garantire la compatibilità con il regime di cumulabilità degli incentivi previsti dalla vigente normativa nazionale.

 

Clausola del de minimis

In ogni caso per la sottomisura 6.4 si applica il regime del de minimis previsto dal Regolamento Ue 1407/2014; conseguentemente il contributo pubblico a favore del beneficiario non potrà essere maggiore di 200mila euro per un periodo di tre anni.

 

Pertanto, nella determinazione dell'aiuto pubblico concedibile sulla spesa ammessa ai benefici si terrà conto di altri eventuali aiuti concessi al medesimo beneficiario nei tre anni precedenti ai sensi del regime de minimis. È in ogni caso fatto divieto di doppio finanziamento e di cumulabilità del sostegno.

 

Altri limiti sono nel bando

Inoltre, per ogni categoria di attività extra agricola finanziabile sono previsti dal bando limiti e discipline particolari ai fini degli investimenti e della spesa ammessa, pertanto è importante consultare il bando prima di presentare la domanda di aiuto.