La speranza del ricambio generazionale, intrapreso con un nuovo corso in Trentino grazie alla Fondazione Edmund Mach, e la speranza di poter ripartire con le proprie attività in Romagna grazie ai ristori. Il filo conduttore di questa settimana, al Nord Italia, è la speranza nel futuro.

 

Provincia di Trento

 

Giovani, nuovo corso per i futuri imprenditori agricoli under 40

Aperte le iscrizioni del nuovo corso biennale rivolto a giovani tra i 18 e i 40 anni, promosso dalla Fondazione Edmund Mach, rivolto a chi intende intraprendere la professione di imprenditore agricolo, senza essere in possesso di un titolo di studio di carattere agrario. La domanda di iscrizione si può fare entro il 16 ottobre 2023, 60 i posti disponibili. Il corso partirà il 15 novembre prossimo.

 

"Le competenze richieste all'imprenditore agricolo sono mutate negli ultimi decenni - sottolinea il coordinatore Paolo Dalla Valle - non sono più solo limitate alla produzione agricola. Infatti è sempre più necessario avere conoscenze di mercato, monitorare l'andamento economico dell'impresa, porre grande attenzione alla sostenibilità ambientale, al benessere animale e alla sicurezza alimentare e a quella sul lavoro. Inoltre, risulta sempre più importante valutare le opportunità di reddito derivanti dalla multifunzionalità".

 

Dall'anno di attivazione (1986) ad oggi il percorso ha visto formarsi 2.500 ragazzi, con una partecipazione femminile stabile al 30%, mentre circa l'85% ha visto concretizzare il proprio progetto aziendale in agricoltura. L'intervento formativo proposto prevede una cadenza biennale, con 8 moduli e 3 fasi formative, per complessive totali 600 ore. Fra le principali tematiche trattate, ci sono la progettazione dell'impresa agricola, normative e incentivi in ambito agricolo, aspetti fiscali, conoscenze scientifiche e tecniche di produzione vegetale e animale.

 

 

Emilia Romagna

 

Alluvione, al via le domande per i ristori

50 milioni per sostenere interventi di ristori, a seguito dell'alluvione, per danni alle produzioni zootecniche, apistiche e alle strutture aziendali. I fondi sono stati stanziati dal Governo tramite il Decreto Legge 61, poi convertito nella Legge 100. La Regione ha messo a punto con una propria delibera la procedura per le spese ammissibili e le richieste di indennizzi.

 

"Si tratta di un aiuto importante per le aziende agricole, anche se siamo ancora molto lontani dalla cifra complessiva necessaria per coprire tutti i danni alle imprese colpite dall'alluvione - sottolinea l'assessore all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna Alessio Mammi - la richiesta al Governo è per una ricostruzione totale delle infrastrutture e dell'indennizzo alle produzioni, con risarcimenti al 100%. Serve fare presto, per sostenere il reddito aziendale e la ripartenza".

 

Il danno accertato sulle imprese agricole si aggira a 1 miliardo di euro, mentre al momento i fondi annunciati sono 221 milioni, così ripartiti in 50 milioni, gestiti da Agricat, 50 dalla Regione, 100 dal fondo di crisi gestito dall'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura e 21 milioni da Psr e CoPsr 2023-2027.