In Canada i prezzi del grano duro all'esportazione flettono leggermente pur con una domanda internazionale che si rafforza. Intanto negli Usa il mercato dei future sul grano duro si conferma in rialzo.
 
Il 29 novembre 2022 l'indice dei future sul Durum Wheat a Chicago aumenta del 3,09% sulla settimana precedente, dando seguito al +3,45% messo a segno solo una settimana prima. Il 28 novembre 2022 il prezzo Fob, Free On Board, del Cwad, Canadian Western Amber Durum, di prima qualità al 13% di proteine - in partenza dai porti della regione dei grandi laghi - flette di 3,82 euro alla tonnellata sulla settimana precedente per effetto della diminuzione dei prezzi americani portandosi a 432,69 euro alla tonnellata. L'aumento dei costi per portare il grano duro canadese ai punti d'imbarco attutisce in questa settimana la riduzione del prezzo Fob espresso in valuta locale indotta dal calo dei prezzi di acquisto all'ingrosso.


Il mercato dei cambi, soprattutto l'euro forte sulla valuta Usa, inducono altri ribassi talvolta anche importanti sui mercati italiani all'ingrosso, complice una domanda italiana di grano duro fino non molto forte. Si registrano così cali di prezzo del frumento duro fino nazionale nelle borse merci di Roma, Foggia, Bari, Milano, Altamura e Bologna, mentre solo Napoli resta stabile. Il grano duro canadese in Italia è in calo sia a Bari che ad Altamura. Intanto, iniziano a scaricarsi con maggiore ampiezza sui mercati all'origine i cali di prezzo all'ingrosso delle scorse settimane, così che Ismea rileva solo 5 piazze stabili tra il 21 ed il 28 novembre 2022 su 13 rilevate.

 

Bmti, domanda debole su mercati italiani

"Dopo i rialzi osservati ad ottobre, il mercato del grano duro ha mostrato dei segnali di appesantimento nelle settimane centrali di novembre, con i prezzi rilevati nei listini delle borse merci nazionali che sono tornati a registrare dei ribassi, seppur di limitata entità". È quanto afferma l'Ufficio studi di Borsa Merci Telematica Italiana nella newsletter Cereali dello scorso 25 novembre.

 

"Il grano duro fino si è riportato vicino ai 500 euro alla tonnellata nella terza settimana del mese (-1,6% rispetto alla settimana precedente) - sottolinea Bmti, che rileva anche come "Rispetto ad un anno fa, quando i prezzi sfioravano i 550 euro alla tonnellata, emerge un calo dell'8%. Tuttavia, rispetto al 2020 i prezzi sono ancora più alti del 66%".

 

A livello globale, Bmti riporta anche le stime dell'International Grains Council dello scorso 17 novembre le quali "confermano un livello di scorte ai minimi degli ultimi 15 anni (6,1 milioni di tonnellate), imputabile alla flessione nei Paesi dell'Ue, elemento che dovrebbe fornire sostegno alle quotazioni".

 

E nonostante gli annunciati incrementi dell'export complessivo canadese "Rimane in calo nell'attuale annata l'import italiano di grano duro da Paesi extra Ue. Tra il 1° luglio e l'11 novembre sono state importate quasi 233mila tonnellate, il 48,6% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021 (elaborazione Bmti su dati Commissione Europea)". A pesare - secondo Bmti "sono soprattutto i minori arrivi da Canada (-45%) e Australia. In flessione anche l'import dagli Usa (-7%)".

 

E nonostante tutte queste premesse rialziste - scorte globali basse ed importazioni diminuite rispetto alla scorsa annata - l'opinione degli operatori intervistati da Bmti è la seguente: "il mercato dovrebbe mantenersi in leggero calo nel breve periodo, complice una domanda attesa ancora statica".

 

Chicago, Future Durum Wheat Index: +3,09% in una settimana

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 29 novembre 2022 sale a 968,91 punti base (quasi 9,69 dollari Usa per bushel) aumentando di 29,07 punti basi (poco più di 0,29 dollari per bushel) sul 22 novembre 2022 (+3,09%), che conferma la rinnovata tendenza rialzista della scorsa settimana. Infatti il 22 novembre questo indice si era attestato a 971,00 punti base (9,71 dollari Usa per bushel), in aumento di 32,36 punti base (poco più di 0,32 dollari per bushel) sul 15 novembre 2022 (+3,45%).

 

Il trend al rialzo dell'indice è ormai ben delineato a partire da oltre due mesi fa, iniziato a tracciarsi dal 23 settembre 2022, quando aveva però raggiunto i soli 815,12 punti (poco più di 8,15 dollari Usa per bushel), caposaldo rispetto al quale le attuali quotazioni sono aumentate del 18,86%: superiori di quasi 1,54 dollari per bushel (+153,79 punti base).

 

Per avere un'idea solo del calo drastico intervenuto durante l'estate, basti ricordare che il 21 giugno scorso l'indice segnava ancora 1.307,73, pari a quasi 13,08 dollari per bushel. Per tenere presente quanto avvenuto da inizio anno, vale sempre la pena ricordare il massimo del 2022 per questo indice, raggiunto il 6 gennaio scorso con 1.561,59 punti base, oltre 15,61 dollari Usa per bushel.

 

Canada, il prezzo Fob scende a 432,69 euro

Il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi, secondo il Rapporto del 28 novembre 2022 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan,
è in lieve calo sulla settimana precedente - perde 2,24 dollari canadesi alla tonnellata - attestandosi a 604,09 dollari canadesi, contro i 606,33 dollari del 21 novembre scorso, quando invece si era verificato un aumento di 28,53 dollari canadesi alla tonnellata, che aveva portato il prezzo Fob del Cwad di prima qualità al 13% di proteine a quota 606,33 dollari canadesi, contro i 577,80 dollari della settimana ancor precedente. Si tratta di un rimbalzo tecnico, dopo un mese di novembre trascorso quasi interamente all'insegna dei rialzi, e forse dell'apertura di una fase di stabilità, che dovrebbe protrarsi - secondo le previsioni canadesi - almeno fino a febbraio. Dal 26 settembre, la crescita di questo valore resta di ben 39,58 dollari canadesi alla tonnellata (+7%).
 
Al cambio del 30 novembre 2022 - 1 dollaro canadese uguale a 0,72 euro - il prezzo Fob del Cwad numero 1 al 13% di proteine è pervenuto a 432,69 euro alla tonnellata, in calo sul 23 novembre scorso di 3,82 euro alla tonnellata ed a sostanziale parità di cambio. Il prezzo Fob del Cwad numero 1 in dollari Usa, al cambio del 30 novembre è di 446,33 dollari Usa alla tonnellata, a 1 dollaro canadese uguale a 0,74 dollari Usa, in calo di 6,31 dollari alla tonnellata sulla scorsa settimana, quando il cambio era di un dollaro canadese uguale a 0,75 dollari Usa.

 

L'indebolimento della valuta canadese su quella Usa e la costante forza dell'euro sulla divisa a stelle e strisce amplificano, come si leggerà più oltre, gli effetti dello stop ai rialzi dei prezzi del grano duro sul mercato italiano, per altro dominato da una domanda ancora poco convinta, nonostante le scorte globali molto basse.
 
Il 28 novembre scorso, sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine si presenta in calo sul 21 novembre di 3,67 dollari canadesi, attestandosi a 499,72 dollari canadesi alla tonnellata, rimanendo comunque non lontano dai valori raggiunti il 24 ottobre scorso, quando aveva toccato i 514,42 dollari canadesi alla tonnellata.
 
Secondo questo schema, il prezzo Fob è maggiore rispetto al prezzo di acquisto all'ingrosso di 104,37 dollari canadesi alla tonnellata, che equivale all'export basis: ovvero il costo del viaggio - calcolato dalla Commissione - dalla piazza di Rosetown fino ai porti della regione dei grandi laghi. Questo margine ha guadagnato 1,43 dollari canadesi alla tonnellata in una settimana, un incremento che attenua di pari importo la diminuzione del prezzo Fob del Cwad numero 1.
 
E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 28 novembre è di 492,64 dollari canadesi alla tonnellata, in recupero di 12,31 dollari canadesi alla tonnellata sul 21 novembre scorso, quando invece si era verificato un calo di 18,47 dollari sul 14 novembre 2022.
 
Infine, il 28 novembre 2022, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a gennaio 2023 - risulta essere di 494,21 dollari canadesi alla tonnellata, un valore non raffrontabile a quello fuori linea - 1.445,97 dollari canadesi alla tonnellata del 21 novembre scorso, frutto di offerte anomale nei territori Saskatchewan del Southwest. Rispetto al prezzo del 14 novembre 2022, invece - pari a 499,17 dollari canadesi alla tonnellata, si registra un calo di 6,96 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Canada, prezzi sospinti dalle aste in Africa

Il Rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan - stilato il 28 novembre 2022, sull'andamento dei prezzi del grano duro sottolinea come "martedì (22 novembre 2022) l'Algeria ha acquistato con consegna tra dicembre e gennaio 300-450mila tonnellate di frumento a 495 dollari Usa alla tonnellata (per le grandi portarinfuse panamax) e a 502-503 dollari Usa per le navi più piccole. La gara era originariamente per 50mila tonnellate. Il prezzo della vendita è di circa 13,00 dollari canadesi per bushel all'ascensore in Saskatchewan". Un prezzo offerto all'origine basso rispetto a quello di esportazione espresso nella divisa Usa.

 

"Questo prezzo si riflette in modo analogo nel prezzo in Italia, dove i valori del grano duro sono scesi di 5 euro alla tonnellata durante la settimana a 483 euro/tonnellata - sottolinea ancora il Rapporto, che cita i prezzi medi di Bologna e spiega: "Le variazioni dei tassi di cambio fanno sì che questo prezzo sia sostanzialmente invariato rispetto alla scorsa settimana a circa 13,00 dollari canadesi per bushel all'ascensore in Saskatchewan". In pratica, l'euro forte su dollaro Usa e la debolezza del dollaro canadese su quello statunitense stanno neutralizzando in Canada gli effetti dei rialzi dei prezzi internazionali in dollari Usa. Tale andamento dei cambi ha già frenato gli effetti dei rialzi di novembre in Canada sui mercati italiani.

 

E c'è di più: "Le prossime stime di Statistics Canada saranno pubblicate venerdì (2 dicembre 2022 Ndr) e riteniamo che debbano ridurre la produzione di grano duro. La loro stima attuale per la produzione di grano duro canadese è di 6,1 milioni di tonnellate con una resa di 38,4 bushel per acro. I rapporti provinciali sulle rese ci fanno supporre che la cifra sia più vicina a 5,6 milioni di tonnellate con una resa di 35 bushel per acro". È questo un altro elemento che dovrebbe far salire i prezzi, o quanto meno non farli diminuire. Ma è del tutto evidente che l'attuale debolezza dei prezzi non è indotta solo dalle fluttuazioni dei cambi.

 

"La scorsa settimana c'è stata un'altra settimana di forte movimento del grano duro con 186mila tonnellate consegnate nel sistema di ascensori e 205mila tonnellate esportate. La maggior parte (121mila tonnellate) delle esportazioni proveniva da Vancouver". E in questo quadro, con una domanda internazionale molto forte, quella italiana sarebbe tanto fiacca quanto influenzabile dall'euro forte più che da qualsiasi altro fattore.

 

Borsa Merci Foggia

Ieri, 30 novembre 2022, l'Osservatorio Prezzi della Borsa Merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa - ha fissato le quotazioni a 498 euro alla tonnellata sui minimi e 503 euro sui massimi, in calo di 10 euro sul 23 novembre scorso, quando si era verificato un primo calo di 2 euro sulla ancor precedente seduta del 16 novembre 2022. Sulle sedute del 3 e 24 agosto 2022 la differenza negativa sale a 27 euro alla tonnellata. Le quotazioni di ieri inoltre fissano le perdite sulle ultime quotazioni della mietitura 2021, risalenti al 1° giugno 2022, a 67 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Roma

In Borsa Merci di Roma ieri, 30 novembre 2022, il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% è stato quotato a 465 euro alla tonnellata sui minimi e 470 euro sui massimi, in calo di altri 2 euro sulla seduta del 23 novembre scorso, quando si era verificato un ulteriore passo indietro di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 16 novembre. Sulla piazza capitolina il cereale pastificabile è ora in perdita di 20 euro sulle quotazioni del 24 agosto 2022 e di 49 euro rispetto alle ultime quotazioni del raccolto 2021, risalenti al 25 maggio scorso.

 

Borsa Merci Bari

ln Borsa Merci Bari martedì 29 novembre 2022 il grano duro fino, di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, viene fissato a 500 euro alla tonnellata sui minimi e 505 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 22 novembre scorso, quando si era invece verificata stabilità sulla ancor precedente seduta del 15 novembre 2022. E sulle ultime quotazioni note della mietitura 2021 del 31 maggio la diminuzione tocca i 53 euro a tonnellata.
 
Invece, il frumento Canadese 1 al 15% di proteine il 29 novembre scorso è diminuito di 3 euro alla tonnellata rispetto alla seduta del 22 novembre scorso, calando a 494 euro alla tonnellata sui minimi e 500 euro sui massimi, mentre nella scorsa seduta era calato di altri 2 euro alla tonnellata. Questo frumento sulle quotazioni del 26 luglio 2022 è ora in perdita di 52 euro.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Le quotazioni dell'Associazione Granaria Meridionale del 29 novembre 2022 alla Borsa Merci di Napoli del grano duro fino nazionale alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime comprese tra 12 e 13% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, sono di 510 euro alla tonnellata sui minimi e 520 euro sui massimi, valori stabili sulla precedente seduta del 22 novembre, quando invece si era verificato un calo di 5 euro solo sui minimi rispetto alla ancor precedente seduta del 15 novembre scorso. Rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 fissata il 24 maggio scorso, il cereale pastificabile su questa piazza perde 55 euro alla tonnellata sui minimi e 45 euro sui massimi.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 29 novembre scorso ha riportato le quotazioni del grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, secondo le seguenti provenienze e qualificazioni:

 

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 487 euro alla tonnellata sui minimi e 492 euro sui massimi, in calo di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 22 novembre scorso, in perdita di 28 euro sul 23 agosto e in ribasso di 62 euro sui minimi e 61 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno scorso.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 507 euro alla tonnellata sui minimi e 512 euro sui massimi, in calo di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 22 novembre scorso, in diminuzione di 23 euro su quella del 23 agosto 2022 e in ribasso di 62 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno scorso.

 

Il 29 novembre scorso quotati a Milano anche i frumenti duri esteri comunitari: sono stati fissati a 495 euro alla tonnellata sui minimi e 500 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 22 novembre. Si tengono così, solo sui minimi, valori inferiori di 5 euro al 28 settembre 2021, mentre manca il termine di raffronto sui valori massimi.
 
Risultano parimenti invariati sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano, che il 29 novembre 2022 confermano 530 euro alla tonnellata sui minimi e 540 euro sui massimi. Questi frumenti si presentano in perdita di 60 euro alla tonnellata rispetto al valore registrato nella seduta del 28 settembre 2021.


Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 25 novembre 2022. Quando per il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri, sono stati fissati valori di 507 euro alla tonnellata sui minimi e 510 euro sui massimi, in calo di 1 euro alla tonnellata sui minimi e di 3 euro sui massimi rispetto ai valori del 18 novembre scorso, quando si era verificato un ulteriore calo di 2 euro, sia sui minimi che sui massimi sull'ancora precedente seduta dell'11 novembre. I valori registrati il 25 novembre scorso si pongono a 61 euro sui minimi e 63 euro sui massimi al di sotto delle valutazioni di mercato fissate il 3 giugno 2022 sulla mietitura 2021.
 
Nella seduta del 25 novembre 2022 il grano duro Canadese di 1° qualità è calato di 7 euro alla tonnellata sul 18 novembre, scendendo a 495 euro sui minimi e 498 euro sui massimi. Questo cereale - che ha perso 52 euro dal 29 luglio 2022 - è ora attestato a 52 euro in meno rispetto al prezzo spuntato nella seduta del 24 settembre 2021.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 24 novembre 2022 quando ha fissato in 477 euro alla tonnellata sui minimi e 482 euro sui massimi i prezzi per il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Tali valori risultano in calo di 3 euro sul 17 novembre scorso, quando invece si era verificato un calo di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 10 novembre 2022. Il cereale pastificabile sulla piazza di Bologna presenta un valore inferiore di 63 euro rispetto all'ultima quotazione del raccolto 2021, risalente al 9 giugno scorso.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 30 novembre 2022

I prezzi medi all'origine del grano duro fino, rilevati tra il 21 e il 28 novembre 2022 da Ismea e online fino a ieri, 30 novembre 2022, sono rivelatori di un mercato dai valori in prevalente diminuzione. Nel dettaglio, su 13 piazze rilevate, solo 5 risultano stabili e ben 8 sono in calo.

 

Resistono alla fase ribassista di mercato le tre piazze umbro marchigiane rilevate il 28 novembre: Perugia e Ancona (entrambe a 440 euro alla tonnellata) e Macerata (430 euro alla tonnellata), per altro già attestate da tempo sui valori tra i più bassi del mercato. Sono tutte in calo le piazze del Nord e le rimanenti del Centro Italia.

Al Sud invece tengono testa all'onda ribassista - e su valori elevati - Napoli (525 euro alla tonnellata), rilevata il 22 novembre e Matera (490 euro alla tonnellata) rilevata il 28 novembre.

 

Scarica la tabella dei prezzi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea

Rilevazione AgroNotizie® del 30 novembre 2022 
(Fonte: Ismea)


Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della regione Marche, le ultime quotazioni pubblicate dal Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna risalgono al 23 novembre 2022: quando erano stati fissati i valori per il frumento duro fino con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camino partenza magazzino venditore in 470 euro alla tonnellata sui minimi e 475 euro sui massimi, in diminuzione di 3 euro alla tonnellata sulla precedente rilevazione del 16 novembre 2022. Rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2021 questi prezzi erano in perdita di 53 euro sui minimi e 52 euro sui massimi.
 
Per ogni altro raffronto coi prezzi del grano duro fino pubblicati la settimana scorsa da AgroNotizie®, è possibile rileggere l'articolo pubblicato il 24 novembre 2022.

 

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