In Canada i prezzi del grano duro consolidano il cambio di tendenza, al traino del ridimensionamento delle previsioni sugli esiti dei raccolti ormai al termine, mentre il mercato Usa denota ancora una certa volatilità. Il 27 settembre 2022 l'indice dei future sul Durum Wheat a Chicago segnala una nuova inversione di tendenza calando dello 0,56% sugli ultimi cinque giorni, contro un aumento dello 0,57% sugli ultimi cinque giorni messo a segno solo una settimana prima. Intanto il 26 settembre scorso il prezzo Fob, Free On Board, del Cwad, Canadian Western Amber Durum, di prima qualità al 13% di proteine - in partenza dai porti della regione dei grandi laghi - sale per la terza volta consecutiva, portandosi a 429,87 euro alla tonnellata, contro i soli 313,73 euro alla tonnellata del 6 settembre.
 
Sullo sfondo c'è la conferma da parte della Provincia del Saskatchewan di un calo delle rese a 30 bushel per acro che dovrebbe a questo punto portare ad un ridimensionamento del raccolto previsto in Canada al di sotto dell'ultima stima del ministero dell'Agricoltura, da 5,9 milioni di tonnellate.
 
I mercati italiani all'ingrosso hanno recepito il messaggio proveniente dal Nord America e su quasi tutte le borse merci si registrano aumenti del grano duro fino nazionale, con l'eccezione di Bologna, dove si osserva stabilità. Ieri, 28 settembre si è fatto notare il balzo in avanti di Foggia, che con +12,50 euro alla tonnellata svolta con maggiore decisione rispetto ad altri mercati. Anche se non è stata da meno Napoli il 26 settembre: + 15 euro e quotazioni sopra i 500 euro alla tonnellata. Situazione complessa invece a Milano, dove sono in calo tutti i grani duri esteri, comunitari e non comunitari, mentre solo il grano duro fino del Centro Italia riesce a recuperare 5 euro alla tonnellata.
 
I mercati all'origine sondati da Ismea tra il 19 ed il 26 settembre 2022 presentano prezzi ancora in calo in quattro piazze rispetto ad una settimana fa. La possibile evoluzione di questo scenario è ancora di segno rialzista.

 

Chicago, Future Durum Wheat Index: -0,56% in cinque giorni

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare in contanti il 27 settembre 2022 non conferma l'inversione di tendenza della settimana passata e si attesta a 821,86 punti base (quasi 8,22 dollari Usa per bushel) con un lieve calo di 4,61 punti base (all'incirca quasi 0,05 dollari per bushel) in cinque giorni (-0,56%).

Il 20 settembre si era invece attestato a 826,47 punti base (oltre 8,26 dollari Usa per bushel), presentandosi in lieve aumento di 4,71 punti base (meno di 0,06 dollari per bushel) in cinque giorni (-0,69%).
 
Questo indice dal 2 agosto scorso, quando era ancora attestato a 977,34 punti base (9,77 dollari Usa per bushel), ha perso ben 155,48 punti base (più di 1,55 dollari Usa per bushel), il 15,90%.
Per avere un'idea del calo drastico degli ultimi mesi basti ricordare che il 21 giugno scorso l'indice segnava ancora 1.307,73, pari a quasi 13,08 dollari per bushel mentre il valore di oggi è in perdita del 37,15%.
 
Per tenere presente quanto avvenuto da inizio 2022, vale sempre la pena ricordare il massimo del 2022 per questo indice, raggiunto il 6 gennaio scorso con 1.561,59 punti base, oltre 15,61 dollari Usa per bushel: da allora le perdite sono del 47,37%.

 

Canada, il prezzo Fob sale a 429,87 euro

Il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi, secondo il Rapporto del 26 settembre 2022 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, la regione canadese dove si produce l'81% del grano duro del Paese, registra il terzo aumento consecutivo e si porta a 564,51 dollari canadesi alla tonnellata, mettendo a segno un incremento di 20,46 dollari canadesi sui 544,05 dollari canadesi alla tonnellata registrati il 19 settembre.

 

Rispetto al valore più basso raggiunto il 6 settembre scorso - pari a 409,70 dollari canadesi alla tonnellata - l'incremento è ora pari a 154,81 dollari (+37,77%). La svolta era arrivata il 12 settembre scorso, con il prezzo di 531,69 dollari canadesi alla tonnellata e un incremento di ben 111,71 dollari in sei giorni. Nel complesso, si registra così un notevole rialzo, che al 26 settembre equivale ad un recupero del 59,66% sulle perdite subite dal prezzo Fob del Cwad di prima qualità a partire dall'8 agosto scorso, quando era attestato a ben 669,15 dollari canadesi alla tonnellata.
 
Al momento, al cambio del 28 settembre, il prezzo Fob del Cwad numero 1 al 13% di proteine è pervenuto a 429,87 euro alla tonnellata, in aumento di 18,73 euro rispetto al 21 settembre (+4,55%). La scorsa settimana l'incremento ponderale era stato del 1,94%, pertanto - data la sostanziale parità di cambio - la tendenza all'aumento è in fase di accelerazione.

 

Il prezzo Fob del Cwad di prima qualità al 13% di proteine a 429,87 euro alla tonnellata rappresenta un valore ancora relativamente basso, ma che continua ad avvicinarsi ai 510,75 euro alla tonnellata calcolato da AgroNotizie® solo il 3 agosto 2022.
 
Il 26 settembre scorso il prezzo di acquisto all'ingrosso sulla piazza di Rosetown del Cwad numero 1 al 13% di proteine risulta in aumento (+8,82 dollari canadesi) sul 19 settembre scorso, pervenendo a 413,37 dollari canadesi alla tonnellata: stesso valore spuntato il 29 agosto. Complessivamente, si tratta di una crescita ancora contenuta se solo si pensa che il 4 luglio 2022 questo prezzo era attestato a 569,53 dollari canadesi alla tonnellata e il valore attuale risulta in perdita di 156,16 dollari canadesi di poco meno di tre mesi fa.
 
E ancora, secondo la Commissione il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 26 settembre è di 418,69 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 21,31 dollari canadesi sul 19 settembre, quando si era verificato un ulteriore aumento di 7,34 dollari canadesi sul 12 settembre.
 
Infine, il 26 settembre 2022, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a novembre 2022 - risulta essere di 421,54 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 20,39 dollari canadesi alla tonnellata sul 19 settembre, quando si era registrato un altro aumento di 7,53 dollari sul 12 settembre.

 

Si nota ora che i prezzi offerti all'origine dagli agricoltori canadesi - sia spot che a consegna differita - sono cresciuti portandosi ad un livello più alto dell'attuale prezzo all'ingrosso e lasciano intravedere dei commercianti con dei margini attuali negativi, una situazione foriera di ulteriori e più consistenti rincari dei valori all'ingrosso e di conseguenza anche all'esportazione.

 

Canada, il raccolto sarà inferiore a 5,9 milioni di tonnellate

Il Rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan - stilato il 26 settembre 2022 - conferma ulteriormente i dati che spiegano il perché del perdurante rialzo dei prezzi sulla base di stime ancora ballerine del raccolto e delle rese in Canada: "la raccolta del grano duro è completa per il 94% in Saskatchewan. Saskatchewan Agriculture prevede ancora rese nel Saskatchewan di 30 bushel per acro". Che sono quelle più pessimistiche.

 

Poi il Rapporto aggiunge: "Il Ministero dell'Agricoltura del Canada prevede per il 2022 che l'area dove si sono effettuati i raccolti si è ridotta di 10mila acri per una diminuzione della produzione di 149mila tonnellate. La diminuzione della produzione è stata quasi interamente compensata da maggiori scorte iniziali e da 78mila tonnellate in meno di utilizzo domestico (mangimi/rifiuti/dockage)". Inoltre secondo il Rapporto "lo stock finale è diminuito di mille tonnellate a 900mila tonnellate. La nostra stima di produzione è solo leggermente inferiore a quella del Ministero di 5,9 milioni di tonnellate. Sospettiamo che potrebbero sovrastimare leggermente la resa. Le scorte finali di 900mila tonnellate sono ai massimi sugli ultimi quattro anni, ma ancora al di sotto della media decennale di 1,2 milioni di tonnellate".

 

In pratica, se le previsioni di Statistics Canada sono sopravvalutate (6,1 milioni di tonnellate), lo sono anche quelle del Ministero dell'Agricoltura (5,9 milioni), senza contare che le maggiori scorte - ottenute mediante una rivisitazione dei dati di produzione 2021 - non riguardano l'uso pastificabile. Ne consegue che l'offerta di Cwad di prima qualità è attesa rimanere bassa a fronte della domanda stimata in aumento.

 

Non solo: non ci sono notizie sulla qualità; l'unica notizia implicita è che i prezzi continuano ad aumentare anche perché i movimenti nei porti canadesi verso l'Europa sono giudicati ancora molto lenti: "I produttori hanno consegnato un totale di 578mila e 600 tonnellate di grano duro nei sistemi degli ascensori a partire dalla settima settimana. Le esportazioni totali sono appena 277mila e 100 tonnellate, essendo aumentate di 77mila e 200 la scorsa settimana".

 

Ora se pure con una accelerazione delle esportazioni sarebbe prevedibile una stabilizzazione dei prezzi su valori elevati, è pur vero che sono in forte crescita or ora i prezzi all'origine e quelli all'ingrosso, che invece potrebbero spingere ulteriormente quelli all'esportazione del grano duro pastificabile in partenza dalla regione dei grandi laghi.

 

Sullo scarso apporto delle esportazioni canadesi ad inizio campagna commerciale, così la newsletter di settembre sui cereali a cura dell'Ufficio Studi di Borsa Merci Telematica Italiana: "I primi mesi dell'attuale campagna sono stati segnati intanto dal ritmo fortemente rallentato delle importazioni di grano duro extra Ue in arrivo in Italia: dal 1° luglio al 16 settembre nel nostro Paese sono giunte 27.800 tonnellate rispetto alle 285mila dell'analogo periodo del 2021".

 

Borsa Merci Foggia

Ieri, 28 settembre 2022, l'Osservatorio Prezzi della Borsa Merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa - ha fissato le quotazioni a 490 euro alla tonnellata sui minimi e 495 euro sui massimi, in rialzo di 12,50 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 21 settembre, quando i valori erano risultati stabili sulla ancor precedente seduta del 14 settembre, in cui si era verificato l'ultimo calo: -2,50 euro alla tonnellata. 

Sulle sedute del 3 e 24 agosto 2022 resta una differenza negativa di 35 euro alla tonnellata. Le quotazioni di ieri inoltre fissano le perdite sulle ultime quotazioni della mietitura 2021, risalenti al 1° giugno 2022, a 75 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Roma

Alla Borsa Merci di Roma ieri, 28 settembre 2022, il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% è stato quotato a 453 euro alla tonnellata sui minimi e 458 euro sui massimi, in aumento di 8 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 21 settembre, quando i prezzi erano rimasti stabili. L'ultimo calo di 10 euro risale alla seduta del 14 settembre scorso. Sulla piazza capitolina il cereale pastificabile ha perso così 32 euro nelle cinque sedute successive a quella del 24 agosto 2022 e 62 euro rispetto alle ultime quotazioni del raccolto 2021, risalenti al 25 maggio scorso.

 

Borsa Merci Bari

Il listino della Borsa Merci di Bari di martedì 27 settembre 2022 presenta la quotazione del grano duro fino di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, fissata in 485 euro alla tonnellata sui minimi e 490 euro sui massimi, in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 21 settembre. I valori si erano tenuti stabili nelle sedute del 13 e del 21 settembre, mentre il 6 settembre invece si era verificato un ribasso di 30 euro sulla ancor precedente seduta del 30 agosto scorso. E sulle ultime quotazioni note della mietitura 2021 del 31 maggio ora la diminuzione è di 78 euro a tonnellata.
 
Il frumento Canadese 1 al 15% di proteine il 27 settembre scorso è aumentato a 490 euro alla tonnellata sui minimi e 496 euro sui massimi, risultando in crescita di 2 euro alla tonnellata sulle precedenti sedute del 20, 13 e 6 settembre, quando invece era calato di ben 25 euro sul 30 agosto scorso. Questo frumento sulle quotazioni del 26 luglio 2022 è in perdita di 50 euro.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

L'Associazione Granaria Meridionale il 27 settembre 2022 alla Borsa Merci di Napoli ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime comprese tra 12 e 13% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, a 505 euro alla tonnellata sui minimi ed a 510 euro sui massimi, valori in crescita di 15 euro alla tonnellata sulla quotazione del 20 settembre scorso, quando invece si era rivelato stabile sul 13 settembre 2022, data dell'ultimo calo di 15 euro alla tonnellata sui minimi e 20 euro sui massimi. Rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 fissata il 24 maggio scorso, il cereale pastificabile su questa piazza perde 60 euro alla tonnellata sui minimi e 55 euro sui massimi.

 

Associazione Granaria di Milano

Il listino pubblicato dall'Associazione Granaria di Milano il 27 settembre scorso riporta sulla piazza lombarda le quotazioni del grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, secondo le seguenti provenienze e qualificazioni:
 

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 480 euro alla tonnellata sui minimi e 485 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 20 settembre scorso, in diminuzione di 35 euro sul 23 agosto e in ribasso di 69 euro sui minimi e 68 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno scorso.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 500 euro alla tonnellata sui minimi e 505 euro sui massimi, in aumento di 5 euro sulla precedente seduta del 20 settembre, in diminuzione di 30 euro su quella del 23 agosto 2022 e in ribasso di 69 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno scorso.

Quotati il 27 settembre scorso i frumenti duri esteri comunitari: sono stati fissati a 500 euro alla tonnellata sui minimi e 505 euro sui massimi, in calo sulla precedente seduta del 21 settembre di 5 euro alla tonnellata. Sul 28 settembre 2021 i prezzi risultano invariati sui minimi, mentre manca il termine di raffronto sui valori massimi.
 
In calo di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta anche i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano, che il 27 settembre 2022 scendono a 530 euro alla tonnellata sui minimi e 540 euro sui massimi. Questi frumenti si presentano ora in perdita di 60 euro alla tonnellata rispetto al valore registrato nella seduta del 28 settembre 2021.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 23 settembre 2022. Quando per il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri, sono stati fissati valori di 487 euro alla tonnellata sui minimi e 492 euro sui massimi, in recupero di 7 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 16 settembre, quando si era verificato un calo di 5 euro seguito al vero e proprio crollo di 27 euro alla tonnellata del 9 settembre. I valori registrati il 32 settembre si pongono comunque a ben 83 euro al di sotto delle valutazioni di mercato fissate il 3 giugno 2022 sulla mietitura 2021.

Nella seduta del 23 settembre 2022 il grano duro Canadese di 1° qualità è risultato in aumento di 10 euro sul 16 settembre, portandosi a 502 euro sui minimi ed a 505 euro sui massimi. Questo cereale - che ha perso 53 euro dal 29 luglio 2022 - è ora attestato a 45 euro in meno rispetto al prezzo spuntato nella seduta del 24 settembre 2021.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 22 settembre 2022 quando ha fissato in 465 euro alla tonnellata sui minimi e 470 euro sui massimi i prezzi per il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Tali valori risultano stabili sul 15 e sull'8 settembre 2022, quando invece si era verificato un calo di 20 euro sulla precedente seduta del 1° settembre. Il cereale pastificabile sulla piazza di Bologna presenta un valore inferiore di 75 euro rispetto all'ultima quotazione del raccolto 2021, risalente al 9 giugno scorso.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 28 settembre 2022

I prezzi medi all'origine del grano duro fino, rilevati tra il 19 ed il 26 settembre 2022 da Ismea e online fino a ieri, 28 settembre 2022, sono rivelatori di un mercato che purtroppo si muove ancora al ribasso: solo una piazza - Matera (520 euro alla tonnellata), resiste sopra i 500 euro alla tonnellata, prezzo inteso dagli agricoltori come quello minimo necessario a pareggiare il bilancio aziendale.

 

Scarica la tabella dei prezzi del grano duro fino riportati da Ismea - Rilevazione AgroNotizie® del 21 settembre 2022

(Fonte: Ismea)

 

Per quanto riguarda i cali: sono tutti concentrati sulle piazze umbro marchigiane e a Milano. Il Centro Sud nel suo complesso invece tiene e riesce a spuntare prezzi relativamente elevati, anche se nella maggioranza dei casi ancora lontani dalla linea di pareggio.

 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della regione Marche, il Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna ha pubblicato le quotazioni del 28 settembre 2022 fissando i valori per il frumento duro fino con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino venditore in 470 euro alla tonnellata sui minimi e 475 euro sui massimi, in aumento di 7 euro sulla precedente rilevazione del 21 settembre quando si era verificata stabilità sulla ancor precedente rilevazione del 14 settembre. Rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2021 questi prezzi sono in calo di 54 euro sui minimi e 53 euro sui massimi.