In Nord America i prezzi del grano duro stanno cambiando direzione, al traino del ridimensionamento delle previsioni sugli esiti dei raccolti ancora in corso. Il 13 settembre 2022 l'indice dei future sul Durum Wheat a Chicago segnala una frenata nei cali scendendo solo dello 0,69% sugli ultimi cinque giorni, contro un calo del 6,50% sugli ultimi cinque giorni messo a segno solo una settimana prima. Intanto il 12 settembre il prezzo Fob, Free On Board, del Cwad, Canadian Western Amber Durum, di prima qualità al 13% di proteine - in partenza dai porti della regione dei grandi laghi - vola a 403,33 euro alla tonnellata, contro i soli 313,73 euro alla tonnellata del 6 settembre. Sullo sfondo c'è l'annuncio della Provincia del Saskatchewan di un calo delle rese a 30 bushel per acro che, se confermata, porterebbe ad un ridimensionamento del raccolto previsto in Canada ben al di sotto dell'ultima stima di Statistics Canada, rilasciata appena ieri, 14 settembre 2022: da 6,1 milioni di tonnellate, basata su una stima di resa a 38,4 bushel per acro, e che già taglia di 400mila tonnellate le stime produttive pubblicate a fine agosto dall'Ente statistico canadese.

 

I mercati italiani all'ingrosso nel frattempo non hanno ancora recepito il messaggio proveniente dal Nord America e su tutte le borse merci italiane si registrano una raffica di cali del grano duro fino nazionale, con la sola eccezione di Bari, che invece lascia invariati i valori di tutti i grani duri quotati, incluso il Canadese 1 al 15% di proteine. I mercati all'origine sondati da Ismea tra il 22 agosto ed il 12 settembre 2022 presentano prezzi decisamente in calo rispetto ai primi di agosto, anche se con alcune eccezioni, come Matera che addirittura è in netto aumento.

 

La possibile evoluzione di questo scenario è sicuramente di segno rialzista, al netto di manovre speculative sempre possibili sui mercati future nordamericani.

 

Chicago, Future Durum Wheat Index: -0,69% in cinque giorni

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare in contanti il 13 settembre 2022 continua a scendere, ma in frenata nell'ultima settimana, fino a toccare gli 821,76 punti base (quasi 8,22 dollari Usa per bushel) con un lieve calo di 5,74 punti base (all'incirca meno di 0,06 dollari per bushel) in cinque giorni (-0,69%). Ma solo la scorsa settimana il calo era stato di 57,50 punti base (oltre 0,57 dollari Usa in meno per bushel) in cinque giorni (-6,50%).

 

Questo indice dal 2 agosto scorso, quando era ancora attestato a 977,34 punti base (9,77 dollari Usa per bushel), ha perso ben 155,58 punti base (meno di 1,56 dollari Usa per bushel), il 15,91%.

Per avere un'idea del calo drastico degli ultimi mesi basti ricordare che il 21 giugno l'indice segnava ancora 1.307,73, pari a quasi 13,08 dollari per bushel mentre il valore di oggi è in perdita del 37,16%.

 

Per tenere presente quanto avvenuto da inizio 2022, vale sempre la pena ricordare il massimo del 2022 per questo indice, raggiunto il 6 gennaio scorso con 1.561,59 punti base, oltre 15,61 dollari Usa per bushel: da allora le perdite sono del 47,38%.

 

Canada, il prezzo Fob risale a 403,33 euro

Il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi, secondo il Rapporto del 12 settembre 2022 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, la regione canadese dove si produce l'80% del grano duro del Paese, registra un balzo e si porta a 531,69 dollari canadesi alla tonnellata, mettendo a segno un incremento di ben 111,71 dollari canadesi sui 409,70 dollari canadesi alla tonnellata registrati solo il 6 settembre, e dopo essersi attestato a 419,98 dollari canadesi a partire dall'8 agosto 2022, permanendo su questo valore fino al 29 agosto scorso. Si registra così un notevole rialzo, che equivale ad un recupero del 43% sulle perdite subite dal prezzo Fob del Cwad di prima qualità a partire dall'8 agosto scorso, quando era attestato a ben 669,15 dollari canadesi alla tonnellata.
 
Al momento, al cambio del 14 settembre, il prezzo Fob del Cwad numero 1 al 13% di proteine è pervenuto a 403,33 euro alla tonnellata, in aumento di 89,60 euro rispetto al 7 settembre (+28,56%), quando era precipitato a 313,73 euro. Si tratta di un valore ancora relativamente basso, ma che torna ad avvicinarsi ai 510,75 euro alla tonnellata calcolato da AgroNotizie® solo il 3 agosto 2022.
 
Il 12 settembre scorso il prezzo di acquisto all'ingrosso sulla piazza di Rosetown del Cwad numero 1 al 13% di proteine risulta in aumento (+7,34 dollari canadesi)  sul 6 settembre scorso, pervenendo a 404,18 dollari canadesi alla tonnellata. Si tratta di una crescita contenuta se solo si pensa che recupera meno della metà delle perdite della scorsa settimana, pari a 16,53 dollari canadesi. E il 4 luglio 2022 questo prezzo era attestato a 569,53 dollari canadesi alla tonnellata e il valore attuale risulta in perdita di 165,35 dollari canadesi su quella data di poco più di due mesi fa.

 
Il prezzo Fob a questo punto ha un valore di ben 127,51 dollari canadesi maggiore di quello di acquisto all'ingrosso, un margine che è aumentato di dieci volte tanto, se si pensa che appena il 6 settembre era di soli 12,86 dollari alla tonnellata.

 

E ancora, secondo la Commissione il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 12 settembre è di 390,04 dollari canadesi, in calo di 3,03 dollari canadesi sul 6 settembre, quando era già in calo di 15,98 dollari sul 29 agosto.

 
Infine, il 12 settembre 2022, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a novembre 2022 - risulta essere di 393,62 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 2,85 dollari sul 6 settembre, quando il prezzo medio per le consegne differite era ancora attestato a 396,47 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 16,80 dollari canadesi alla tonnellata rispetto alle consegne ottobre 2022 registrate il 29 agosto scorso.
 
Si nota ora che i prezzi all'origine - sia spot che a consegna differita - si portano ad un livello ben più basso di quello della scorsa settimana, facendo aumentare la differenza a favore dell'attuale prezzo all'ingrosso e lasciano intravedere dei commercianti con dei margini attuali più elevati, una situazione più sostenibile nel tempo rispetto a quella registrata la scorsa settimana.

 

In Canada rese molto inferiori alle attese

Il Rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan - stilato il 12 settembre 2022 - spiega il perché del rialzo dei prezzi: "l'Autorità governativa della provincia del Saskatchewan riferisce che il 70% del grano duro viene raccolto e valuta una resa media di 30 bushel per acro. Questo sarebbe significativamente inferiore alla media quinquennale per il Saskatchewan (escluso il 2021) di 40 bushel per acro. La media canadese è 40,3 bushel per acro". Inoltre le autorità dell'Alberta "non hanno fornito una valutazione della resa per il grano duro".

 

È un segnale più che chiaro: si va verso raccolti inferiori alle previsioni sia del Ministero dell'Agricoltura del Canada che dello stesso ottimistico Statistics Canada. Giusto ieri, 14 settembre 2022, Statistics Canada, nel Rapporto "Stima del raccolto delle colture in campo - Agosto 2022" avverte: "Si prevede inoltre che la resa del grano duro aumenterà (+90,1% a 38,4 bushel per acro), contribuendo ad una maggiore produzione prevista (+101,3% a 6,1 milioni di tonnellate)". Ma fino a fine agosto, quando aveva pubblicato un analogo Rapporto, basato sulle osservazioni di luglio, Statistics Canada aveva scritto: "Si prevede inoltre che la resa del grano duro aumenterà (+101,0% a 40,6 bushel per acro), contribuendo a una maggiore produzione prevista di grano duro (+113,0% a 6,5 milioni di tonnellate)".

 

In pratica, nonostante le previsioni di Statistics Canada restino ottimistiche, e forse basate su osservazioni ormai superate dagli eventi degli ultimi giorni di settembre, perdono comunque per strada ben 400mila tonnellate di produzione e si avvicinano molto alle previsioni degli analisti di mercato canadesi: 5,8 milioni di tonnellate, ma basate su rese sicuramente maggiori dei 30 bushel per acro che si stanno or ora osservando in Saskatchewan. Evidentemente il raccolto canadese potrebbe alla fine risultare inferiore anche a quest'ultima e più pessimistica previsione.


Dagli Usa, dove il future sul grano duro sta smettendo di scendere, arriva un altro avviso: "Il grano duro del Nord Dakota è stato raccolto al 50%, ben al di sotto dell'89% dello scorso anno e al di sotto del 70% della media - segnala il Rapporto della Commissione, che ancora sottolinea: "Nel Montana, il grano duro è stato raccolto per l'87% contro una media del 63%". Traccia negativa la prima per il Nord Dakota: qui il grano seminato in ritardo a causa della siccità primaverile, ha via via bisogno di sempre più tempo per maturare, per l'accorciarsi delle giornate, andando in contro progressivamente al rischio di essere falcidiato dalle gelate precoci, al punto da poter essere abbandonato. Di segno opposto la valutazione per il Montana. Ma nel Rapporto non c'è traccia della qualità dei raccolti, sia per il Canada che per gli Usa.


Ad influire sui ribassi di agosto vi era stato anche il rallentamento del mercato, tipico del primo mese dell'annata commerciale, agosto, più che alla disponibilità di prodotto: "Gli acquisti di grano duro da parte delle aziende cerealicole sono aumentati nella quinta settimana (Quella iniziata domenica 4 settembre 2022 Ndr) - è scritto nel Rapporto - 116mila tonnellate sono state portate negli ascensori primari, anche se solo 11mila tonnellate sono state caricate per l'esportazione. Notiamo che ci sono 165mila tonnellate di grano nei terminal di esportazione orientali in attesa di essere caricati, più altre 78mila tonnellate sulla costa occidentale". Il mercato riparte ora, la domanda ricomincia a premere, anche per la scarsità di raccolto in Europa e Africa, e questa è un'altra spiegazione alla ripresa del prezzo Fob.

 

Ancora la Commissione rileva: "Al 31 luglio Statistics Canada ha valutato le scorte di duro canadese a 565mila tonnellate, in calo rispetto alle 813mila tonnellate dello stesso periodo di un anno fa. Ciò era in linea con le stime commerciali pre relazione".

 

Ciliegina sulla torta: la Commissione consiglia agli agricoltori canadesi di vendere poco grano duro fino a quando non si avranno informazioni più complete sulle rese per ettaro: segno che queste potrebbero confermarsi più basse di quelle previste da Statistics Canada e dagli analisti di mercato e potrebbero così essere pretesi prezzi maggiori.

 

Borsa Merci Foggia

Ieri, 14 settembre 2022, l'Osservatorio Prezzi della Borsa Merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa - ha fissato le quotazioni a 477,50 euro alla tonnellata sui minimi e 482,50 euro sui massimi, in calo di altri 2,50 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 7 settembre. Dalla seduta del 3 agosto 2022 il calo è di 47,50 euro alla tonnellata. Un dato che fa salire le perdite sulle ultime quotazioni della mietitura 2021, risalenti al 1° giugno 2022, a 87,50 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Roma

Alla Borsa Merci di Roma ieri, 14 settembre 2022, il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% è stato quotato a 445 euro alla tonnellata sui minimi e 450 euro sui massimi, in calo di altri 10 euro sulle quotazioni del 7 settembre 2022. Sulla piazza capitolina il cereale pastificabile perde così 40 euro nelle ultime tre sedute e 70 euro rispetto alle ultime quotazioni del raccolto 2021, risalenti al 30 maggio scorso.

 

Borsa Merci Bari

Il listino della Borsa Merci di Bari di martedì 13 settembre 2022 presenta la quotazione del grano duro fino di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, confermata in 480 euro alla tonnellata sui minimi e 485 euro sui massimi, stabile sulla seduta del 6 settembre scorso, quando invece si era verificato un ribasso di 30 euro sulla ancor precedente seduta del 30 agosto scorso. E sulle ultime quotazioni note della mietitura 2021 del 31 maggio scorso viene ribadita una diminuzione di 83 euro a tonnellata.
 
Il frumento Canadese 1 al 15% di proteine il 13 settembre scorso è stato confermato a 488 euro alla tonnellata sui minimi e 494 euro sui massimi, risultando stabile sulla precedente seduta del 6 settembre, quando invece era calato di ben 25 euro sul 30 agosto scorso. Questo frumento sulle quotazioni del 26 luglio 2022 è in perdita di 62 euro. Permane non quotato il frumento pastificabile Spagnolo - mietitura 2022 - al 12% di proteine. L'ultima quotazione nota è quella del 19 luglio scorso.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

L'Associazione Granaria Meridionale il 13 settembre 2022 alla Borsa Merci di Napoli ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime comprese tra 12 e 13% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, fissando un prezzo minimo di 490 euro alla tonnellata ed un massimo di 495 euro, in calo sulla quotazione del 6 settembre di 15 euro alla tonnellata sui minimi e 20 euro sui massimi, dopo che nella scorsa seduta si era registrato un ulteriore calo di 25 euro sui minimi e 20 euro. Rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 fissata il 24 maggio scorso, il cereale pastificabile su questa piazza perde ora 75 euro alla tonnellata sui minimi e 90 euro sui massimi.

 

Associazione Granaria di Milano

Il listino pubblicato dall'Associazione Granaria di Milano il 13 settembre scorso riporta sulla piazza lombarda le quotazioni del grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, secondo le seguenti provenienze e qualificazioni:
 

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 485 euro alla tonnellata sui minimi e 490 euro sui massimi, in calo di 10 euro sulla precedente seduta del 6 settembre scorso, in diminuzione di 30 euro sul 23 agosto e in ribasso di 64 euro sui minimi e 63 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno scorso.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 500 euro alla tonnellata sui minimi e 505 euro sui massimi, in calo di 10 euro sulla precedente seduta del 6 settembre, in diminuzione di 30 euro su quella del 23 agosto 2022 e in ribasso di 69 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno scorso.

 
Quotati il 13 settembre scorso i frumenti duri esteri comunitari: sono stati fissati a 515 euro alla tonnellata sui minimi e 520 euro sui massimi, in calo sulla precedente seduta del 6 settembre di 10 euro alla tonnellata. Sul 28 settembre 2021 i prezzi risultano cresciuti di 20 euro sui minimi, mentre manca il termine di raffronto sui valori massimi.
 
In calo di 30 euro alla tonnellata sulla precedente seduta anche i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano, che il 13 settembre 2022 scendono a 560 euro alla tonnellata sui minimi e 570 euro sui massimi. Questi frumenti si presentano ora in perdita di 30 euro alla tonnellata rispetto al valore registrato nella seduta del 28 settembre 2021.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 9 settembre 2022. Quando per il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri, sono stati fissati valori di 485 euro alla tonnellata sui minimi e 490 euro sui massimi, in calo di altri 27 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 2 settembre, quando si era registrato un ulteriore calo di 16 euro sulla ancor precedente seduta del 26 settembre 2022.
Questi valori calano così a ben 85 euro al di sotto delle valutazioni di mercato fissate il 3 giugno 2022 sulla mietitura 2021.
 
Nella seduta del 9 settembre 2022 il grano duro Canadese di 1° qualità è risultato in calo di 14 euro alla tonnellata su quella del 2 settembre, scendendo a 492 euro sui minimi e 495 euro sui massimi. Questo cereale - che ha perso 63 euro in tre sedute - è ora attestato a 55 euro in meno rispetto al prezzo spuntato nella seduta del 24 settembre 2021.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino l'8 settembre 2022 quando ha fissato in 465 euro alla tonnellata sui minimi e 470 euro sui massimi i prezzi per il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Tali valori risultano in calo di 20 euro sulla precedente seduta del 1° settembre, quando si era verificato un ulteriore calo di 17 euro sul 25 agosto. Il cereale pastificabile sulla piazza di Bologna presenta un valore inferiore di 74 euro rispetto all'ultima quotazione del raccolto 2021, risalente al 9 giugno scorso.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 14 settembre 2022

I prezzi medi all'origine del grano duro fino, rilevati tra il 22 agosto ed il 12 settembre 2022 da Ismea e online fino a ieri, 14 settembre 2022, sono rivelatori della nuova realtà di mercato maturata in agosto: solo tre piazze - Matera (520 euro alla tonnellata), Napoli (510 euro) e Bari (502,50 euro), resistono sopra i 500 euro alla tonnellata, prezzo inteso dagli agricoltori come quello minimo necessario a pareggiare il bilancio aziendale.

 

Scarica la tabella dei prezzi del grano duro fino Ismea

(Fonte: Ismea)

 

I prezzi medi di questi ultimi giorni rilevati da Ismea, in calo sulla settimana precedente in 8 piazze su 14 mentre le rimanenti 6 restano stabili, non sono ovviamente paragonabili a quelli rilevati da AgroNotizie® il 31 agosto, ma riferiti ai primi di agosto. Eppure si notano alcune eccezioni. Per esempio i 520 euro alla tonnellata di Matera, che il 12 settembre 2022 risulta in crescita di ben 20 euro a tonnellata sulla rilevazione dell'8 agosto. Campobasso invece tra il 1° ed il 22 agosto resta ancorata a 460 euro, come se nulla fosse accaduto. Sullo stesso valore è attestata Macerata: tra il 1° agosto e l'8 settembre. Assoluta stabilità su 465 euro anche per Ancona e Perugia: senza variazioni tra il 1° agosto ed il 5 settembre 2022. Su tutte le altre piazze si evidenziano cali vistosi.

 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della regione Marche, il Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna ha pubblicato le quotazioni del 14 settembre 2022 fissando i valori per il frumento duro fino con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino venditore in 463 euro alla tonnellata sui minimi e 468 euro sui massimi, in calo di 7 euro sulla precedente rilevazione del 7 settembre scorso. Rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2021 questi prezzi sono in calo di 61 euro sui minimi e 60 euro sui massimi.

 

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