In tutto il Nord Italia è iniziata la campagna del pomodoro da industria.
Con la raccolta in campo e la trasformazione in fabbrica ormai a pieno regime, l'Organizzazione interprofessionale Oi pomodoro da industria del Nord Italia ha fatto il punto della situazione.

Le superfici effettive coltivate a pomodoro da industria al 30 giugno, nel territorio del Nord Italia, sono state pari a 38.621 ettari, di cui 4.022 ettari a produzione biologica e 34.599 ettari a produzione integrata, ossia con un sistema a basso impatto ambientale.
Il biologico conferma il trend crescente, in risposta alle richieste di mercato, raggiungendo il 10,40% delle superfici totali.


Danni da grandine e buon grado brix, l'avvio della campagna

L'avvio della campagna 2021 non è stato dei più semplici sotto il profilo climatico.
Alla data del primo agosto è stato raccolto il 7,33% dei quantitativi del pomodoro in campo con un ritardo nei quantitativi consegnati rispetto alla pari data degli anni precedenti. La materia prima consegnata è però caratterizzata da un grado brix di 5,17, ben superiore alla media del periodo, e da un ottimo risultato in colore della bacca.

L'Oi ha comunicato l'esito della ricognizione sulle superfici colpite da grandine, in particolare nella giornata del 26 luglio, nelle zone occidentali e centrali del territorio del Nord Italia. Le superfici colpite risultano tra i 2.200 ettari e 2.500 ettari, oltre il 6% dei campi coltivati a pomodoro, con livelli differenziati di danno alle colture e una perdita di produzione stimata fra le 80mila e le 100mila tonnellate.

Grafico pomodoro


Comitato di coordinamento, nuove elezioni

Durante l'assemblea dell'Oi è stato eletto il nuovo comitato di coordinamento.

Per la parte agricola sono stati eletti, in rappresentanza delle Op (Organizzazioni di produttori): Paolo Gazza, Rossella Martelli, Luca Artioli, Alberto Sarzi, Gorino Lupi, Eugenio Strini, Davide Babini e Gianpaolo Villani.
Per le organizzazioni professionali agricole: Eugenio Zedda e Fabio Girometta.
Eletti per la parte di trasformazione, in rappresentanza delle imprese di trasformazione: Bruna Saviotti, Ugo Peruch, Paolo Reverberi, Lorenzo Cempini, Alberto Bertonazzi, Valerio Rocchi e Vanni Girotti.
Per le rappresentanze industriali: Guido Conforti, Aldo Rodolfi e Andrea Paparo.

Eletti successivamente i vicepresidenti: per la parte agricola Paolo Gazza, a cui è stata attribuita anche la funzione vicariale, e per la parte industriale Bruna Saviotti, che conferma il ruolo di vicepresidente rivestito fin dal 2014.


La soddisfazione del presidente Rabboni

Esprimo grande soddisfazione per l'elezione - commenta il presidente dell'Oi Tiberio Rabboni -. Un mandato fiduciario amplissimo che consentirà all'Oi di proseguire sulla strada del rafforzamento e dello sviluppo delle attività a favore della filiera”.