I prezzi internazionali del grano duro calano leggermente ed è un ulteriore segnale di ordinarietà dei valori. Ed i mercati all'ingrosso italiani, per la seconda settimana consecutiva danno segnali di ripresa, se pur in un contesto di prezzi ancora molto più bassi di quelli di luglio: un quadro che si riflette anche sui mercati all'origine che hanno finalmente smesso di calare.
 

Indice dei prezzi Usa

Ieri a Chicago l'indice dei prezzi Usa del grano duro invernale ha totalizzato un lieve ribasso di 26 punti base sulla settimana precedente (-0,52%), portandosi a quota 4975, un assestamento che segue al rialzo di 581 punti della settimana tra il 30 settembre e il 7 ottobre. Ieri i valori dell'indice americano si sono portati a 420 punti sopra il valore raggiunto il 1° gennaio 2020.
 

Previsioni delle produzioni ed esportazioni dal Nord America

Tali prezzi possono considerarsi la moderata reazione del principale mercato del Nord America all'aggiornamento delle previsioni del dipartimento per l'Agricoltura degli Usa diffuse il 12 ottobre da dove emergono dati importanti: la produzione complessiva di grano duro Usa 2020/2021 dovrebbe aumentare complessivamente di 789mila tonnellate, ma per effetto di ritocchi su scorte e consumi interni le esportazioni verso il resto del mondo crescerebbero solo di 653mila tonnellate. In tema di export, la Commissione canadese del grano, ha reso noti il 28 settembre scorso i primi dati dell'export di agosto 2020 - primo mese dell'annata commerciale 2020/2021: verso l'Italia il Canada ha esportato nel periodo considerato grano duro per 58mila e 700 tonnellate, molte meno delle 131mila e 400 tonnellate dell'agosto 2019.
 

I prezzi all'ingrosso in Italia

In Italia, il cereale pastificabile nazionale presenta quattro borse merci in crescita su sette monitorate, nessuna in calo e quelle di Foggia, Bari e Altamura stabili. Stabilità anche per il Canadese di prima qualità sulla piazza di Altamura, mentre continua a non essere quotato lo Spagnolo a Bari, stabili invece i grani duri comunitari ed extracomunitari alla granaria di Milano.
 

Borsa merci Roma

Ieri, alla Borsa merci di Roma, il grano duro fino nazionale, provenienza Lazio, alle condizioni di "franco partenza" Iva esclusa, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi e proteine minime al 12%, è stato fissato a 261 euro alla tonnellata sui valori minimi e 266 euro sui massimi, risultando in crescita di 2 euro sulla precedente seduta del 7 ottobre quando era risultato in crescita di altri due euro sul 30 settembre. Sulle quotazioni raggiunte il 29 luglio il cereale pastificabile ha perso comunque 12 euro alla tonnellata.
 

Borsa merci Foggia

Il 14 ottobre 2020 l'Osservatorio prezzi della Borsa merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 13%, alle condizioni di "franco partenza luogo di stoccaggio" e Iva esclusa ha confermato gli stessi prezzi del 7 ottobre e del 16 e 30 settembre: 280 euro alla tonnellata sui minimi e 285 sui massimi. La Commissione prezzi sul grano duro non aveva invece raggiunto il numero legale per esprimersi sul pastificabile nella seduta del 23 settembre per il ritiro della componente agricola. Su questa piazza il cereale ha perso 15 euro alla tonnellata dal 29 luglio.
 

Borsa merci di Bari

Il listino della Borsa merci di Bari del 13 ottobre conferma stabilità per il grano duro fino di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 13%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di "franco partenza/arrivo" e Iva esclusa. Il cereale ha nuovamente registrato le stesse quotazioni del 6 ottobre e del 22 e 29 settembre a 282 euro alla tonnellata sui minimi e 287 euro sui massimi. Dal 28 luglio su questa piazza il cereale pastificabile ha perso 14 euro alla tonnellata.

Non quotato invece il frumento estero. La Commissione cereali e legumi sulla piazza di Bari ieri non ha fissato alcun prezzo, infatti, per il grano duro Spagnolo di prima qualità e il Canadese 1 con proteine al 15%.
 

Associazione granaria di Milano

Secondo il listino pubblicato dall'Associazione granaria di Milano il 13 ottobre, sulla piazza lombarda il grano duro fino nazionale, alle condizioni "escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento", assume i seguenti prezzi a seconda delle provenienze:
  • Produzione Nord Italia, con proteine minime 13,5%, 287 euro a tonnellata sui minimi, 294 euro sui massimi, in aumento di 3 euro alla tonnellata sulla seduta del 6 ottobre; pertanto, dal 28 luglio questa provenienza segnala una diminuzione di 8 euro alla tonnellata.
  • Produzione Centro Italia, con proteine non determinate, 298 euro a tonnellata sui minimi, 303 euro sui massimi, in crescita di 3 euro alla tonnellata sulla seduta del 6 ottobre; pertanto dal 28 luglio questa provenienza presenta una diminuzione di 9 euro alla tonnellata.
  • Produzione Sud Italia, non quotata.

Il generico frumento duro non comunitario è stato quotato a 295-306 euro alla tonnellata e risulta pertanto stabile sulle precedenti sedute tenutesi dall'8 settembre al 6 ottobre; pertanto sul 28 luglio si registra una diminuzione del prezzo di 7 euro.

I frumenti duri esteri comunitari presentano quotazioni stabili sulle sedute tenutesi dall'8 settembre al 6 ottobre con una valutazione di 296 euro alla tonnellata sui minimi e 301 euro sui massimi, pertanto la perdita sui valori del 28 luglio è pari a 4 euro alla tonnellata.
 

Associazione granaria meridionale in Borsa merci di Napoli

L'Associazione granaria meridionale il 13 ottobre scorso alla Borsa merci di Napoli ha fissato il prezzo per il grano duro fino nazionale, alle condizioni di "franco arrivo", qualificato con proteine comprese tra 12 e 15% e con peso specifico 79/80 chilogrammi per 100 litri in 296 euro alla tonnellata sui minimi e 301 euro sui massimi, registrando una crescita di 1 euro alla tonnellata sia sui valori minimi che su quelli massimi rispetto alla seduta del 6 ottobre, quando si era invece registrata una risalita del prezzo minimo di 5 euro rispetto alla seduta del 29 settembre 2020. Su questa piazza dal 28 luglio si registrano cali di 4 euro alla tonnellata sia sui valori minimi che su quelli massimi. Non sono stati quotati i grani duri esteri.
 

Associazione meridionale cerealisti di Altamura

L'Associazione meridionale cerealisti di Altamura ha compilato l'ultimo listino il 9 ottobre scorso, e i prezzi per il cereale pastificabile nazionale, alle condizioni di "Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura", qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri, sono stati fissati in 278 euro alla tonnellata sui minimi e 283 sui massimi, stabili sulla rilevazione del 2 ottobre, quando invece si era verificata una crescita di 2 euro sulla seduta del 25 settembre. Dal 31 luglio su questa piazza il cereale pastificabile nazionale registra una diminuzione di 11 euro alla tonnellata.

Su questa stessa piazza, il cereale pastificabile estero Canadese di prima qualità è stato fissato in pari data a 284 euro alla tonnellata sui minimi e 287 euro sui massimi, confermandosi stabile sulle sedute del 2 ottobre e del 25 e 18 settembre scorsi. Dal 31 luglio il Canadese di prima qualità su questa piazza ha ceduto 25 euro alla tonnellata di valore.
 

Borsa merci Bologna

L'ultimo listino della Borsa merci della Camera di commercio di Bologna data 8 ottobre e qui il grano duro fino nazionale - qualificato con proteine minime al 13% ed un peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri - provenienza Nord Italia, alle condizioni di "franco partenza" è stato fissato a 280 euro alla tonnellata sui minimi ed a 285 euro sui massimi, in crescita di 3 euro sulla precedente seduta del 1° ottobre. Sulla seduta del 30 luglio il cereale pastificabile su questa piazza ha perso 3 euro alla tonnellata.
 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie ieri

I prezzi all'origine del grano duro fino monitorati da Ismea - nel corso di questa settimana e sul finir della precedente - confermano una forte prevalenza alla stabilità. Nessun calo è stato registrato in questo periodo sulle 14 piazze italiane monitorate. Inoltre si segnalano rialzi a Ferrara, Firenze e Napoli.
 
Grano duro fino, prezzi all'origine per piazza monitorati ieri da AgroNotizie su dati Ismea
Piazza Data
di
Rilevazione
Prezzo
medio in
Euro alla
tonnellata
Variazione
sulla
settimana
precedente
Condizoni
di
Vendita
Bari 12-10-20 280,50 0,0% Franco azienda
Matera 12-10-20 280,00 0,0% Franco azienda
Firenze 09-10-20 229,50 +0,9% Franco azienda
Grosseto 08-10-20 254,50 0,0% Franco azienda
Foggia 07-10-20 277,50 0,0% Franco azienda
Catania 06-10-20 252,50 0,0% Franco azienda
Milano 06-10-20 287,50 0,0% F.co magazzino - arrivo
Napoli 06-10-20 297,500 +0,9% F.co magazzino - arrivo
Palermo 06-10-20 252,50 0,0% Franco azienda
Ancona 05-10-20 210,00 0,0% Franco azienda
Campobasso 05-10-20 277,00 +0,2% Franco azienda
Ferrara 05-10-20 281,50 +1,3% Franco azienda
Macerata 05-10-20 210,00 0,0% Franco azienda
Perugia 05-10-20 212,00 0,0% Franco azienda

Da notare che nella tabella sopra riportata si ripetono gli stessi valori della rilevazione pubblicata l'8 ottobre per la piazza di Campobasso, che il 5 ottobre cresce dello 0,2%.
Per un raffronto più ampio con i prezzi rilevati la scorsa settimana è possibile consultare l'articolo dell'8 ottobre 2020.