"Ci sono fattori diversi da gelo e neve che possono incidere sul raccolto. L'autostima è uno di questi". Ad affermarlo nel pomeriggio del 20 febbraio 2017 a Matera, il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, intervenendo nel corso di "Agri-cultura è futuro", l'incontro tenutosi presso l’Hilton garden inn, organizzato dal dipartimento Politiche agricole e forestali.
Un incontro durante il quale il presidente della Basilicata e l'assessore regionale all'Agricoltura, Luca Braia, hanno chiesto al ministro un intervento più forte in favore dell'agricoltura della regione, del quale si discuterà presto a Roma ad un tavolo dedicato alla Basilicata.
 
Con "Agri-cultura è futuro" si è dato ufficialmente avvio alle idee imprenditoriali dei 183 beneficiari di 12 milioni di euro di premi assegnati con la prima finestra del bando della misura 6.1.1 "Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori" del Psr della Basilicata 2014-2020.
Durante l'incontro, nel quale era presente in videoconferenza il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina, sono state raccontate alcune storie di giovani lucani che hanno deciso di investire in Basilicata.
 
"Abbiamo deciso di investire fortemente in agricoltura - ha affermato Pittella - ricordo che abbiamo aumentato il Pil del 5,5%". "Ed è merito di ognuno di voi - ha continuato rivolgendosi ai giovani imprenditori agricoli - se la Svimez ha detto che la cenerentola Basilicata è la prima al Sud per crescita. Vinceremo la sfida se riusciremo a recuperare la memoria. E per fare questo dovremo fissare gli obiettivi senza dimenticare da dove siamo partiti, provando a investire su ricerca e innovazione".

Facendo poi riferimento alle opportunità che pure vi sono in questo settore, il presidente della regione ha sottolineato la necessità di puntare su una piattaforma logistica nel Metapontino a patto però che anche il Governo investa su Taranto.

Elogiando la Basilicata per il lavoro che sta svolgendo, Maurizio Martina ha affermato: "Si può fare impresa agricola nel Mezzogiorno se si incrociano progetti di impresa, organizzazioni, innovazioni e giovani generazioni. La capacità di fare squadra farà la differenza".
 
Luca Braia nel suo intervento ha affermato che ci sono "messaggi di speranza, ma anche di indirizzo su come i giovani debbono costruire il futuro di questo comparto".

"I giovani - ha aggiunto - hanno colto la sfida che ho voluto mettere in campo. Abbiamo voluto dare un segnale di discontinuità per cambiare fase. Con i giovani abbiamo fatto un patto semplice e leale. Ora dobbiamo misurarci per vedere se le soluzioni individuate produrranno effetti.
Nei prossimi giorni con il tavolo Basilicata a Roma, insieme al presidente Pittella, cercheremo di trovare altre soluzioni. L'agricoltura in Basilicata non è residuale. Siamo una realtà in tanti campi. Abbiamo numeri importanti rispetto alla nazione. Siamo al terzo posto per la cerealicoltura. Nell'ambito dell'ortofrutta siamo eccellenti, con la fragola che ha superato la Spagna".

"Serve corresponsabilità tra istituzioni, agricoltori, ricerca, associazioni e professionisti. Guai
- ha concluso - se gli agricoltori abbandonassero il nostro territorio. Ci sarebbe spazio per il dissesto e per le frane".