Per agricoltori, allevatori, trasformatori, enti e comuni cittadini della Campania non sarà più un problema proporre la registrazione di un prodotto agroalimentare nell'elenco nazionale di quelli tradizionali, previsto dal decreto del ministro per le Politiche agricole n. 350/1999, specie quando queste preparazioni non sono facilmente assoggettabili alle norme sanitarie e al processo di Haccp.

La Regione Campania infatti comunica che con decreto dirigenziale regionale n. 271 del 16 dicembre 2016, in corso di pubblicazione sul Bollettino ufficiale regionale, è stato approvato il modello di richiesta di inserimento dei Prodotti agroalimentari tradizionali ancora non presenti nell'elenco nazionale istituito con il dm 350/99 e previsto dalla delibera di Giunta regionale della Campania n. 570 del 25 ottobre 2016. Delibera con la quale sono state approvate le linee guida applicative del regolamento Ce 852 del 2004 del Parlamento europeo e del Consiglio sull'igiene dei prodotti alimentari per la concessione delle deroghe per i prodotti agroalimentari tradizionali.

In particolare, il modello di richiesta di inserimento nell'elenco dei Pat, contenuto nel decreto dirigenziale a firma di Maria Passari, comprende, tra l'altro ampi spazi per descrivere il prodotto, il processo di ottenimento, le materie prime utilizzate e la loro provenienza, i materiali, le attrezzature e i locali di produzione, la tradizionalità, la omogeneità della diffusione e la protrazione nel tempo delle regole produttive.
Infine, il modello contiene la richiesta di eventuale deroga ai regolamenti sanitari, accompagnata da opportune motivazioni e osservazioni sulla sicurezza del prodotto.

Si tratta di un provvedimento atteso, soprattutto dai produttori di formaggi e salumi delle aree interne della Campania, che in passato avevano avuto non pochi problemi con le autorità sanitarie per commercializzare i propri prodotti tradizionali, in quanto con molte difficoltà riuscivano ad ottenere le necessarie deroghe, mancando una procedura stabilita.