L'assessore all'Agricoltura della Lombardia Gianni Fava annuncia l'impossibilità dell'anticipo Pac, in risposta alla richiesta del presidente di Confagricoltura Lombardia.

Non è possibile procedere all'anticipo della Pac – sottolinea l'assessore – perchè manca la base di calcolo sui cui determinare gli importi da erogare né, tantomeno è possibile determinare un valore medio regionale sia perchè il calcolo del titolo e la relativa assegnazione compete al livello nazionale sia perchè il complesso quadro normativo comunitario e nazionale ha introdotto talmente tanti elementi nuovi che determinare un valore partendo dallo storico è oggettivamente un azzardo e può arrecare conseguenze di grande incertezza sul profilo della legittimità”.

Il no di Fava di quest'anno arriva dopo un anticipo Pac eseguito sempre dal 2010 al 2014 da parte della Regione Lombardia. L'anno scorso, in particolare, l'anticipazione della Pac ha riguardato il 70% del premio, aumentato sino al 90% per le aziende del Mantovano, colpite dal sisma. Anche quest'anno la giunta lombarda, su proposta dell'assessore Fava, aveva manifestato l'intenzione di anticipare gli aiuti agli agricoltori, nonostante i pesanti agli al bilancio regionale causati dal governo centrale.

La nuova Pac – continua Fava – ha introdotto rilevanti modifiche sia in materia di natura giuridica dei soggetti beneficiari che di strutturazione dei nuovi titoli di pagamento. Spetta al Mipaaf e ad Agea procedere al calcolo e all'attribuzione dei titoli agli agricoltori”.

Ad oggi – precisa – non è pervenuto nulla e, malgrado la Lombardia abbia chiuso nei tempi stabiliti la raccolta della Domanda Unica, non è dato sapere neanche a livello previsionale quando l'agricoltore avrà contezza del titolo assegnato”.

Fava attacca la burocrazia. “L'inefficienza dello Stato ricade anche su coloro che, come la Regione Lombardia, hanno fatto ogni sforzo per garantire l'acquisizione delle domande nei tempi. Le domande stesse degli agricoltori lombardi sono complete di ogni dato utile al calcolo dei titoli; nel resto d'Italia mi risulta che così non è e anche la risposta del ministro Martina in audizione alle Camere non ha aggiunto elementi di certezza”.

All'assessore lombardo risponde nuovamente il presidente di Confagricoltura Lombardia Matteo Lasagna. “Nei giorni scorsi avevamo presentato all'assessore Fava una nostra proposta per consentire alla Regione di erogare, come avviene da diversi anni, un anticipo dei premi Pac agli agricoltori lombardi. Siamo sorpresi e dispiaciuti che questa nostra proposta, formulata nell'interesse di tutti gli imprenditori agricoli che operano nella nostra Regione, sia diventata occasione di una polemica e di un rimpallo”.

Non è nostra intenzione alimentare ulteriori polemiche – sottolinea Lasagna – le aziende agricole sono in sofferenza sia sul lato della liquidità che sull'anticipo regionale della Pac, erogato a a partire dal 2010. Quest'ultimo era praticamente diventato un punto fermo della gestione finanziaria, che quest'anno verrà a mancare, creando gravi difficoltà a molte aziende”.

Confagricoltura Lombardia punta ad accordi strategici con le banche. “Non avendo trovato una soluzione tramite le istituzioni, ci siamo già attivati con tutti i principali istituti bancari – conclude Lasagna – con i quali abbiamo già quantificato, a dispetto della politica, il potenziale valore dei titoli, al fine di consentire l'erogazione da parte del sistema creditizio di finanziamenti alle aziende che possano sostituire il mancato anticipo della Pac. Già da lunedì sarà disponibile presso le nostre sedi territoriali un elenco di istituti ai quali i nostri soci potranno rivolgersi. Non è certamente la soluzione ideale, ma comunque è una risposta concreta e necessaria alle esigenze delle aziende agricole in questo momento di difficoltà”.