Sicurezza alimentare: in aumento le irregolarità su alimenti e bevande nel 2013. È quanto emerge dalla relazione su Vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia - anno 2013 del ministero della Salute.

Nel corso del 2013 le unità operative controllate sono state 327.021 contro le 319.650 del 2012 e le 358.196 del 2011. Quelle con infrazioni sono state 52.395 contro le 50.780 del 2012 e le 53.180 del 2011. I laboratori del controllo ufficiale hanno sottoposto all’analisi 110.017 campioni (124.845 nell’anno precedente e 118.603 nel 2011); le irregolarità sono risultate pari all’1,8%, in aumento rispetto agli ultimi due anni (1.4% e 1,3% rispettivamente).

Numerose sono le irregolarità riscontrate nell’igiene generale, del personale e dell’HACCP. Queste carenze sono emerse nel corso delle attività ispettive svolte sia dalle Asl che dai Carabinieri per la tutela della Salute, che hanno attivato il sistema di allerta anche a seguito di lamentele dei consumatori. Queste problematiche risultano essere ricorrenti negli anni.

Per quanto riguarda le contaminazioni microbiologiche, oltre a Salmonella e Listeria, sui campioni analizzati dagli Istituti zooprofilattici sperimentali, si è evidenziato che la contaminazione più frequente è genericamente rappresentata da un’elevata carica batterica e altri patogeni (E. coli, Yersinia enterocolitica) in prodotti a base di carne. Contaminazioni da Stafilococchi ed E. coli anche in prodotti lattiero caseari, seguiti da E. coli nella categoria pesci, crostacei e molluschi.

Per quanto riguarda le Arpa e i laboratori di sanità pubblica delle Asl, le principali contaminazioni microbiologiche, ricadenti sotto la voce “altro”, si riferiscono ad E. coli, Stafilococchi e muffe, principalmente rilevate nei piatti preparati,  cereali e prodotti della panetteria.

Per le contaminazioni chimiche, invece, le maggiori irregolarità rilevate, oltre alle micotossine e ai metalli pesanti, sono rappresentate principalmente dai residui di fitofarmaci nella categoria frutta e verdura e dalla presenza di allergeni non dichiarati in etichetta.

Relativamente all’analisi dei trend degli ultimi anni, per le contaminazioni microbiologiche si notano alcune variazioni:
- per Listeria monocytogenes si osserva un incremento soprattutto per piatti preparati e carne e prodotti a base di carne; una diminuzione è riscontrata per i prodotti lattierocaseari
- per Salmonella, invece, le maggiori non conformità sono osservabili principalmente nei prodotti a base di carne e uova, mentre si assiste ad una diminuzione, negli ultimi due anni, nei vegetali (come peraltro evidenziato anche dall’analisi delle notifiche di allerta RASFF), nonché in zuppe e brodi e in piatti preparati.

Infine, relativamente alle contaminanazioni chimiche:
- per le micotossine, sono osservabili maggiori variazioni ed incremento negli ultimi anni per i cereali e prodotti di panetteria, mentre rispetto al 2012 vi è una diminuzione di non conformità nella frutta secca.
- per i metalli pesanti si assiste, rispetto allo scorso anno, ad una diminuzione di non conformità rilevate nei prodotti della pesca e un aumento per le migrazioni di materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti, nel vino e nella frutta e verdura.

Relazione - Vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia