Pietro Piccioni è il nuovo direttore di Coldiretti Veneto. Originario di Ascoli Piceno, 47 anni, sposato con tre figli è stato alla guida della Federazione di Verona per cinque anni. Già nella squadra dei sette responsabili provinciali che con i rispettivi presidenti costituiscono la Giunta regionale, metterà a disposizione  un’esperienza maturata nel campo sindacale, tecnico ed economica più che ventennale. Piccioni raccoglie il testimone da Enzo Pagliano nominato a Cuneo. Il passaggio è stato convalidato ieri in Consiglio alla presenza del responsabile dell’area organizzativa Confederale, Bruno Rivarossa. Coldiretti che in Veneto conta 73 mila imprese (il 60% della rappresentanza agricola) si colloca nel panorama economico regionale come associazione imprenditoriale moderna e competente, con strutture territoriali al servizio degli associati, focalizzata sullo sviluppo dell’agricoltura,  impegnata per la costruzione di un futuro sostenibile.

Un’agricoltura così strutturata, dinamica, capace di grandi numeri, e di annoverare tipicità conosciute in tutto il mondo, merita la giusta attenzione politica e una gestione dei servizi attenta e moderna” – ha detto Pietro Piccioni sottolineando quanto Coldiretti sia concentrata su importanti progetti che vedono coinvolta l’intera filiera agricola italiana, per creare un sistema forte e coeso in grado di coniugare le sfide del mercato con gli interessi dei soci e della società civile tutta.

Nel salutare i dirigenti e collaboratori Enzo Pagliano ha ricordato alcuni passaggi che hanno caratterizzato questi ultimi tre anni di conduzione: dall’accordo per la realizzazione dei bacini di laminazione delle piene al rinnovo del protocollo per gli espropri della Pedemontana, dalla costituzione di UeCoop composta da 200 cooperative operanti nei diversi settori, alla creazione del polo più grande d’Italia dei consorzi agrari che interessa le province di Venezia, Padova, Rovigo, Verona, Brescia e Mantova, non ultimo il consolidamento della ristrutturazione del sistema di rappresentanza degli allevatori. Sul piano legislativo il traguardo di due leggi strategiche per il settore: quella sull’agriturismo e l’agricoltura sociale. Sul tavolo l’imminente avvio della Programmazione dello sviluppo rurale e la decisiva impostazione della Politica agricola comunitaria che influenzerà in modo significativo l’agroalimentare veneto.