In Italia esiste una realtà poco conosciuta dai "non addetti ai lavori" che invece svolge un ruolo fondamentale per la registrazione dei prodotti fitosanitari destinati alla difesa delle colture (gli agrofarmaci).
Si tratta dei "Centri di Saggio": enti o organismi riconosciuti in base al D.Lgs 194 del 17/3/95 articolo 4, commi 5, 7 e 8 (che recepisce in Italia quanto stabilito dalla Direttiva 91/414).
I "Centri di saggio" svolgono tutte le prove di laboratorio secondo i criteri stabiliti dal decreto legislativo 27 gennaio 1992 n. 120 (e successive modifiche) e/o le "prove sperimentali di campo" per la produzione di dati di efficacia e finalizzate alla raccolta di campioni per la determinazione di residui ai fini registrativi di qualsiasi agrofarmaco che sarà poi destinato alla difesa delle colture come stabilito dal decreto interministeriale 27 novembre 1996.
In pratica le aziende che intendono registrare un prodotto fitosanitario in Italia devono realizzare il dossier chimico/tossicologico da destinare al Ministero della Salute, cui parte integrante sono i dati ottenuti dalle "Prove di campo" che vengono realizzate da enti o organismi (Centri di Saggio) riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Enti e organismi "riconosciuti"
I "Centri di saggio", specificatamente riconosciuti per le prove di campo sono enti o organismi privati che possono svolgere, essenzialmente, due tipologie di "prove sperimentali di campo":
- prove di efficacia dei prodotti fitosanitari;
- prove finalizzate alla determinazione dell'entità dei residui di prodotti fitosanitari.
Il tutto attraverso l'applicazione dei "principi di buone pratiche sperimentali", ovvero operando secondo un sistema di qualità; questo è fondamentale per garantire l'affidabilità e la correttezza dei dati ottenuti.
Il riconoscimento da parte del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, è fatto con  un decreto a firma del Direttore Generale della Direzione Generale per la qualità dei prodotti agroalimentari, su richiesta documentata da parte degli stessi enti e con spese a loro carico.

Comitato consultivo tecnico scientifico "prove sperimentali di campo"
La richiesta dell'ente o organismo che intende ottenere il riconoscimento viene sottoposta al Comitato consultivo tecnico scientifico "prove sperimentali di campo" composto da 18 membri dei quali:
- Presidente (Direttore Generale della Direzione Generale per la qualità dei prodotti agroalimentari) – attualmente Dr.ssa Laura La Torre
- Vicepresidente (Dirigente dell'Ufficio QPA VIII° - Settore fitosanitario e dei fertilizzanti – attualmente Dr. Maurizio Desantis);
- 2 designati dal ministero della Salute;
- 2 designati dal ministero dell'Ambiente;
- 2 designati dal Ministero dello Sviluppo Economico;
- 9 esperti designati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;
- 1 segretario designato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Il Comitato ha il compito di collaborazione con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali nell'esame e valutazione dei requisiti tecnico/scientifici che devono essere in possesso gli enti o organismi richiedenti.
Questo comitato valuta quindi le documentazioni presentate per il riconoscimento e può:
- riconoscere il "Centro di Saggio" attraverso la pubblicazione di un apposito decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali a firma del Direttore Generale della Direzione Generale per la qualità dei prodotti agroalimentari e disponendo la visita ispettiva presso il centro;
- oppure richiedere ulteriori integrazioni.
Il riconoscimento ha una durata di 2 anni dalla pubblicazione del decreto in gazzetta ufficiale.

Le visite ispettive
Per ogni "Centro di saggio" riconosciuto il Comitato consultivo tecnico scientifico "prove sperimentali di campo"  designa un "Gruppo ispettivo" che ispezionerà il "Centro di Saggio"  e che, normalmente è composto da:
- 3 membri se il centro fa sia prove di efficacia, sia prove residui;
- 2 membri se il centro fa solo prove di efficacia.
Il "Gruppo ispettivo" ispeziona il centro, verificando il grado di conformità delle strutture e delle procedure adottate nella realizzazione delle prove di campo finalizzate alla produzione dei dati di efficacia e alla determinazione di residui ai fini registrativi di qualsiasi agrofarmaci.
Al termine redige un Verbale che viene poi inviato al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Qui verrà valutato dal Comitato consultivo tecnico scientifico "prove sperimentali di campo"  che potrà esprimere:
- un parere favorevole al mantenimento del riconoscimento;
- un parere negativo con la richiesta di un adeguamento in tempi stabiliti dal comitato stesso o, nelle carenze più gravi, con l'immediata revoca di riconoscimento.   

I centri di saggio in Italia
Alla data del 31 marzo 2007 i Centri di saggio operanti in Italia sono 52 di cui circa il 73% al nord, 21% al centro e 6% al sud.

a cura di Ivano Valmori

Si ringrazia per la collaborazione prestata il Dr. Salvatore Rizzato, funzionario dell'Ufficio QPA VIII° - Settore fitosanitario e dei fertilizzanti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali