La protesta di ieri, 1° febbraio 2017, dei 5mila pastori della Coldiretti Sardegna porta all'atteso sblocco di quasi 100 milioni di euro di pagamenti comunitari dovuti alle imprese agricole ed allevamenti della Sardegna entro febbraio. Porta anche un pacchetto di aiuti per il settore ovicaprino di 6 milioni, destinato per oltre il 50% alla Sardegna e il via libera all'acquisto di Pecorino Dop per almeno 4 milioni di euro da destinare ai poveri indigenti annunciati ieri pomeriggio dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina.

Lo rende noto la Coldiretti Sardegna al termine della storica mobilitazione di pastori, agricoltori e pescatori che con i trattori hanno invaso il centro di Cagliari per difendere un primato regionale che rappresenta il vero valore aggiunto per il rilancio dell'economia, il lavoro ed il turismo della regione: il reddito degli agricoltori.

Manca all'appello, almeno per ora, un più consistente aiuto al reddito dei pastori colpiti dalla crisi, che pure la Coldiretti regionale aveva chiesto, invece, alla Regione Sardegna.
Un intervento di 40 milioni di euro con il criterio del de minimis  rifinanziando la Legge regionale 15/2010 oppure mediante l'attivazione della misura del Psr nazionale 17.3 "Strumenti di stabilizzazione del reddito", prevista dal regolamento sullo sviluppo rurale per la gestione del rischio, un fondo mutualistico per le compensazioni in caso di riduzione del reddito subito dall'azienda agricola.
 
La protesta della Coldiretti a Cagliari
La protesta è terminata davanti alla sede della Regione Sardegna, sotto accusa per i ritardi accumulati nell'affrontare una crisi senza precedenti. La Coldiretti regionale chiede tra l'altro: "D'ora in poi ogni centesimo pubblico destinato al comparto deve avere una ricaduta certa e diretta sui pastori". Accanto ai pastori ci sono agricoltori e pescatori e delle altre produzioni, impegnati a garantire la genuinità e l'originalità della vasta offerta agroalimentare di un territorio dove - denuncia la Coldiretti - produrre è sempre più difficile per la burocrazia, i costi dei trasporti, dell'acqua e per i danni causati dagli animali selvatici.
 
"Dalla mungitura quotidiana di una pecora si ottiene in media un litro di latte che viene pagato oggi al ribasso - denuncia la Coldiretti - appena 55 centesimi rispetto ad 1 euro di fine campagna 2015. Un'elemosina che non copre neanche i costi di allevamento e di alimentazione e spinge alla chiusura i 12mila allevamenti presenti nell'isola".

In Sardegna - sottolinea la Coldiretti - si trova il 40% delle pecore allevate in Italia che producono quasi 3 milioni di quintali di latte destinato per il 60% alla produzione di Pecorino Romano Dop. Ma riconosciuti dall'Unione europea ci sono anche il Fiore Sardo Dop e il Pecorino Sardo Dop.
 
Alla manifestazione hanno partecipato circa 150 sindaci, compresi il neo presidente dell'Anci Sardegna, e sindaco di Bortigias, Emiliano Deiana, e i sindaci di Nuoro, Sassari e Cagliari, Andrea Soddu, Nicola Sanna e Massimo Zedda; mentre solidarietà è venuta da tutti gli schieramenti politici. Una delegazione di sindaci ed allevatori della Coldiretti è stata ricevuta dai capigruppo dell'assemblea sarda ed è stata loro illustrata la piattaforma di rivendicazione.
 
Le misure del Mipaaf per le aziende agricole e zootecniche sarde
Il Mipaaf in queste ore ha stabilito lo sblocco di 98,5 milioni di euro di pagamenti a favore delle imprese agricole ed allevamenti sardi con un preciso cronoprogramma da parte di Agea:
  • Nei prossimi giorni saranno pagati 38 milioni a 25mila imprese per il saldo della domanda unica 2016 degli aiuti diretti, primo pilastro Pac.
  • Entro il 15 febbraio sono previsti pagamenti per 36 milioni sulle misure a superficie del Psr 2014-2020 della Sardegna.
  • Entro la fine di febbraio verranno erogati altri 23 milioni di euro a 9mila beneficiari per misure agroambientali del Psr vigente.
  • Sulla vecchia programmazione 2007-2013 sono in pagamento, nelle prossime settimane, circa 1,5 milioni di euro.

Altri 3 milioni di euro per la Sardegna sono in arrivo dal pacchetto di aiuti alla zootecnia autorizzati dalla Commissione europea che stanzia 6 milioni di euro a livello nazionale per il settore ovicaprino.
L'obiettivo è migliorare la qualità e il valore aggiunto, incentivando la sostituzione delle femmine adulte di età superiore a quattro anni con una lunga carriera produttiva e riproduttiva con le agnelle da rimonta, con conseguente aumento qualitativo del latte prodotto. E' l'aiuto già promesso dal vicepresidente della Regione Sardegna Raffaele Paci.

L'intervento del Mipaaf sul prezzo di mercato del Pecorino
Infine, il ministero per Politiche agricole prevede l'acquisto di Pecorino Dop all'interno del paniere di formaggi del bando indigenti di prossima emanazione.
Si tratterà di un intervento di almeno 4 milioni di euro sul totale di 13,5 milioni di budget totale dedicato sui fondi Fead. Lo scopo è quello di sostenere le quotazioni di mercato del formaggio, in vista di una ripresa del prezzo del latte all'ovile.