E’ il più nobile dei “real food”, è buono e versatile, fornisce un mix di nutrienti unico, è adatto a tutti e rappresenta una grande opportunità per nutrire i popoli di tutta la Terra e per contribuire allo sviluppo dei Paesi poveri. Sono questi, ricorda Assolatte, i motivi che hanno spinto la Fao a celebrare il latte istituendo il “World Milk Day”, giunto quest’anno alla 16esima edizione. “La giornata mondiale del latte” si celebra il 1 giugno  e per 24 ore, in tutto il mondo –  dall’India al Senegal, dal Bangladesh all’Argentina, dalla Colombia alla Croazia, dal Brasile alla Francia – vengono organizzate migliaia di iniziative in scuole, piazze, supermercati e istituzioni, per ricordare le virtù del latte sul piano nutrizionale, economico e sociale.  
 
Il latte contiene una combinazione unica di nutrienti indispensabili per la crescita e la salute dell’uomo: proteine di alta qualità, vitamine (come la B2, la B5 e la B12), oligoelementi (come il selenio) e minerali (come il calcio e il magnesio). Un mix di nutrienti che non solo promuove lo sviluppo dell’organismo, ma che, sottolinea Assolatte, contribuisce a ridurre l’obesità e i rischi ad essa collegati, com’è emerso da recenti ricerche scientifiche. Per queste ragioni il latte è un alimento unico al mondo e difficilmente sostituibile nell’alimentazione, anche sul fronte della sostenibilità ambientale. Per raggiungere l’apporto nutrizionale di un bicchiere di latte sarebbe necessario mangiare, ad esempio, 1 kg di spinaci o quantità ancora più elevate di fagioli.  
 
Il messaggio-chiave della Fao è che non esiste altro alimento capace di fornire tanti nutrienti a un costo così abbordabile e in modo così sostenibile, a essere così radicato nelle culture alimentari di tutto il mondo e ad avere così tante potenzialità nel migliorare l’alimentazione di miliardi di persone in ogni continente, anche perché la produzione mondiale continua a toccare nuovi record: nel 2014 ha superato per la prima volta gli 800 milioni di tonnellate, in crescita del 3,3% rispetto all’anno precedente.
 
Per queste ragioni, afferma Assolatte, la Fao stima che la domanda di latte e derivati crescerà del 25% entro il 2025 e che i consumi pro capite aumenteranno del 13,7% entro il 2023. Ma in Italia, purtroppo, i consumi pro capite di latte sono storicamente bassi (circa 53 litri annui) e perdipiù diminuiscono anno su anno. Dai dati Assolatte, emerge che nel periodo 2011-2015 gli acquisti di latte da parte degli italiani sono diminuiti di 220 milioni di litri, e solo nel 2015 il calo ammonta a 35 milioni di litri. Ben vengano, dunque, campagne per promuoverne il consumo e fare corretta informazione su un alimento nobile, troppo spesso vittima di campagne denigratorie pseudo-scientifiche e di teorie nutrizionali “alternative” prive di fondamento scientifico.
 
Come quella appena partita, promossa dal ministero delle Politiche agricole nell’ambito del protocollo d’intesa firmato da Assolatte. La campagna, pianificata sui principali media (quotidiani, periodici, radio e tv sia locali che nazionali, affissioni e web) con un budget complessivo che sfiora i 2 milioni di euro, si avvale di quattro testimonial: Giorgio Calabrese, Carlo Cracco, Cristina Parodi e
Demetrio Albertini
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E proprio agli sportivi si rivolge il nuovo numero della newsletter nutrizionale L’Attendibile, realizzato da Assolatte in occasione del “World Milk Day 2016”.
Questa edizione speciale de L’Attendibile si focalizza sulle caratteristiche che fanno del latte il migliore “sport drink” e il più naturale integratore per sportivi, e illustra i meccanismi per cui il latte promuove lo sviluppo muscolare, contribuisce alla riduzione della massa grassa e favorisce il recupero dopo un’intensa attività fisica. Inoltre la newsletter nutrizionale di Assolatte presenta anche le nuove evidenze scientifiche sul ruolo del latte nell’alimentazione di chi pratica attività fisica in modo agonistico o amatoriale, in particolare negli sport di resistenza, come running e bike.

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