Proseguendo l’esperienza iniziata lo scorso anno, è stata impostata anche per l’annata agraria in corso, l’attività di sperimentazione Farming Barilla presso la sede operativa di Horta srl dell’azienda sperimentale di Cà Bosco a Ravenna.

Farming Barilla è nato nel 2008 con l’obiettivo di cercare di individuare i fattori agronomici di equilibrio che regolano la coltura del grano duro in modo da assicurare una stabilità quanti-qualitativa alle produzioni.
L’adattamento e l’affinamento della tecnica colturale al continuo variare degli andamenti climatici diviene, soprattutto se si guardano gli ultimi anni, sempre più importante.
Dalla esperienza del 2008/2009 sono emerse utili indicazioni, alcune delle quali sono state già inserite quest’anno nel 'Disciplinare di coltivazione e stoccaggio' del progetto 'Grano duro Alta Qualità in Emilia-Romagna', mentre altre richiedono ulteriori conferme prima di essere validate.

I fattori studiati come la varietà (scelta tra Normanno, Levante, Saragolla, che sono quelle inserite nel disciplinare del progetto), la densità di semina e la concimazione azotata hanno evidenziato significative interazioni determinando interessanti effetti combinati.

Per il 2010 Farming Barilla propone alcune differenze rispetto al passato:

- per quanto attiene alla disposizione delle prove sperimentali, la novità del 2010 rispetto alla precedente piattaforma è che le prove agronomiche sono state impostate su terreni con precessione colturale a soia mentre quelle di difesa su terreni con precessione a frumento tenero;
- nel settore difesa, accanto alle prove parcellari in cui vengono sperimentati nuovi fungicidi e nuove strategie di difesa è stata approfondita la tematica della concia, prova non presente lo scorso anno. Inoltre è stata allestita una prova di interazione fra concia e trattamento contro la fusariosi. Sempre in questo settore, sono visibili i captaspore per il rilevamento della septoriosi utili per costruire i modelli matematici; 


- per quanto riguarda invece il settore varietà, non vi sono novità sostanziali se non nella prova di interazione fra varietà, densità e concimazione azotata. In questa sperimentazione per quanto attiene al fattore azoto è stato allestito un confronto tra una tesi basata sul consiglio di fertilizzazione fornito da GranoDuro.net (il servizio innovativo di assistenza via web a supporto della produzione di grano duro di qualità - www.granoduro.net), una seconda con una forte maggiorazione di azoto (+50 unità) e una terza con un diverso posizionamento dell’apporto in botticella; 


- importante e innovativa è la prova relativa ai nuovi concimi e strategie, inserita nel settore nutrizione. L’intento è quello di misurare, da una parte, il reale peso della dose in botticella, e dall’altra di provare nuovi fertilizzanti che dovrebbero teoricamente ridurre le emissioni di protossido di azoto, che è caratterizzato da un effetto di riscaldamento potenziale (il cosiddetto GWP = Global Warming Potential) 296 volte maggiore rispetto a quello dell’anidride carbonica (CO 2); - la prova strategie è la fotocopia della prova 2009.
La raccolta di dati biennali potranno confermare i risultati ottenuti lo scorso anno e suggerire le migliori strategie di fertilizzazione;

- nel rimanente quarto settore è stato allestito un percorso di confronto dell’evoluzione della tecnica di coltivazione negli ultimi 30 anni, da quella adottata a partire dagli anni 80 fino alla attuale. La prova quest’anno è più completa ed articolata, in quanto sono state inserite, oltre alla varietà Baio, varietà coltivata in esclusiva per Barilla fino ai primi anni del 2000, le varietà Saragolla e Normanno accanto al Levante già presente lo scorso anno, raccogliendo così tutte le varietà del Progetto. 

Farming Barilla 2010 - Planimetria delle prove impostate nell’autunno 2009
L’area interessata alle prove dimostrative e microparcellari è di circa 2 ettari

Il Farming si rivolge ai principali attori della filiera produttiva del grano duro (industria, consorzi, cooperative, associazioni) e vuole cercare di essere, oltre ad un serio 'banco di prova' per le proposte tecniche, anche un importante momento di incontro fra genetisti, agronomi e fitopatologi da un lato e produttori e trasformatori dall’altro.
Nella prima decade di giugno sono state effettuate numerose visite guidate alle prove utili per far comprendere appieno che il successo della coltivazione dipende dall’equilibrio dei principali fattori agronomici e non dall’impiego di una sola soluzione, considerata particolarmente efficace.

A cura di Pierluigi Meriggi - Horta srl, spin off Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza

Tratto da 'Filiera Grano duro news' - n. 15 giugno 2010

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