La profonda depressione che ha colpito l'Italia si appresta ad esaurire le proprie energie allentando la morsa del maltempo, anche se nel corso delle prossime ore riuscirà ancora ad influenzare moderatamente il quadro meteorologico. In sede mediterranea lascerà una sorta di palude barica che andrà a caratterizzare il tempo con instabilità diffusa e fenomeni anche a sfondo temporalesco.

 

Analisi e previsione

Un vortice depressionario che ha avuto origine al largo delle coste nordafricane ha scatenato un'ondata di maltempo senza precedenti con situazioni critiche su alcune zone del Centro Nord, in particolare sull'Emilia Romagna, ove numerosi corsi d'acqua hanno esondato in seguito agli intensi nubifragi provocando alluvioni su vastissime aree del territorio.

 

Nel corso delle prossime ore tale ciclone scivolerà verso Est, ma soprattutto inizierà a perdere gran parte della sua energia. I residui effetti della depressione potrebbero ancora attivare fenomeni localmente intensi specie sulle regioni nordoccidentali. Senza dubbio una buona notizia per le aree duramente colpite dalle alluvioni, in quanto la pioggia lascerà più spazio al sole concedendo una tregua dal maltempo.

 

Parte delle nubi si sposteranno gradualmente verso Sud attivando una spiccata instabilità con precipitazioni anche a sfondo temporalesco sulla Sardegna e regioni del Centro Italia. Su queste ultime aree sono attesi accumuli nella giornata odierna di giovedì 18 maggio fino a 40 millimetri.

Situazione che rimarrà immutata anche per domani, venerdì 19 maggio, quando una nuova area depressionaria si avvicinerà verso l'Italia attivando un peggioramento a partire dalle regioni tirreniche e settori nordoccidentali.

 

Weekend ancora instabile

Contesto che non sembra destinato a cambiare tanto facilmente grazie alla vasta depressione tutt'ora presente sull'Europa settentrionale, la quale continua a sospingere impulsi freddi in quota verso i settori meridionali europei. Nuclei d'aria instabile affonderanno anche nei prossimi giorni fin sul bacino del Mediterraneo condizionando quindi anche il weekend, verrà difatti fornito nuovo carburante all'area depressionaria presente sull'Italia. Il ciclone tornerà a far paura sulla Penisola da sabato 20 maggio quando avremo nuovamente maltempo diffuso con fenomeni anche a sfondo temporalesco soprattutto al Centro Nord e sulla Sardegna. La tanta energia in gioco assieme ai forti contrasti termici non escluderà ancora una volta eventi meteo importanti come nubifragi, forti colpi di vento e grandinate.

 

Il quadro meteorologico non subirà variazioni e anche domenica 21 maggio verrà caratterizzata da frequenti annuvolamenti localmente anche compatti, che potrebbero generare rovesci temporaleschi specie sulle aree tirreniche centrali e sulle due Isole Maggiori.

 

Italia nella palude barica perenne

Nel Mediterraneo permarrà una vasta area in cui la pressione si presenterà di fatto bassa: il contesto non subirà quindi un miglioramento, ma al contrario continuerà a soffrire invece di instabilità diffusa con veloci ondulazioni temporalesche che attraverseranno parte della Penisola.

La nuova settimana aprirà con una vivace variabilità, ove spazi sereni si alterneranno ad annuvolamenti a tratti compatti, specie nel corso delle ore pomeridiane quando non saranno esclusi temporali anche forti. Nulla di eccezionale per intenderci, perché rappresenteranno i classici fenomeni attesi in questo periodo dell'anno, che prendono vita anche in assenza di perturbazioni organizzate. 

 

Tra lunedì 22 e mercoledì 24 le aree più a rischio saranno quelle di Alpi e Appennini con parziali estensioni fin verso le pianure e le coste limitrofe, ove sono attesi rovesci temporaleschi talvolta accompagnati da episodi grandinigeni.

 

Per un miglioramento più consistente occorrerà attendere la seconda parte della settimana, quando da giovedì 25 maggio i modelli confermano l'estensione dell'anticiclone fin verso l'Italia. Se questo dovesse trovare conferme prenderà il via una fase di maggiore stabilità atmosferica e soprattutto un graduale, ma importante, aumento dei valori termici.

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