Gli ultimi aggiornamenti dei modelli previsionali confermano la continua assenza del flusso più mite oceanico, perlomeno per il Mediterraneo centrale. Per questo motivo, non appena verrà dissipata la goccia fredda sud orientale, l’alta pressione subtropicale tornerà con vigore sulle regioni italiane.
Il contesto rovente africano potrebbe inoltre accompagnarci fin verso fine mese, quando arriverà con probabilità una depressione atlantica maggiormente strutturata.
 

Il punto della situazione

L'alta pressione africana ha preso per alcuni giorni il comando del quadro meteorologico della Penisola, portando i valori termici massimi localmente oltre i 35 gradi. Buone notizie però, perché il cuore del campo anticiclonico ha ormai oltrepassato l’Italia, lasciando alle spalle l'apice di questa ondata di calore.
Nella fase attuale l’alta pressione non è più in grado di garantire la piena stabilità atmosferica e, come spesso capita in presenza di promontori subtropicali, è sufficiente qualche infiltrazione d'aria più fresca in quota per favorire una pericolosissima instabilità convettiva. Non mancheranno temporali violenti, gradinate e colpi di vento, favoriti dall’accumulo del calore e dell'umidità nei bassi strati.
Fino al weekend quindi, oltre al caldo, anche fenomeni a sfondo temporalesco animeranno questa seconda parte di settimana, prima sulle regioni settentrionali, poi lungo l'Appennino.
Inoltre, in queste ore non sarà difficile avvertire l'intrusione di correnti più secche settentrionali nei bassi strati, utili per smorzare la canicola presente.
 

Analisi

Le emissioni modellistiche odierne non lasciano particolari benefici del dubbio: la Penisola rimarrà ostaggio della vastissima cupola anticiclonica africana per almeno 10 giorni.
Non si tratterà comunque di un dominio incontrastato, ma di un periodo sostanzialmente stabile e molto caldo, però intervallato di tanto in tanto da infiltrazioni più fresche ed instabili. La prima raggiungerà difatti il Mediterraneo domenica 19 giugno, attivando una goccia fredda sui Balcani meridionali.
Nel contesto verrà favorito un breve ed effimero calo termico, soprattutto al Centro-Sud adriatico. La forte insolazione diurna ed il continuo accumulo dell’umidità al suolo innescheranno, inoltre, i classici temporali durante le ore più calde sui maggiori rilievi, comprese Alpi ed Appennini.
Dopo il veloce passaggio fresco del weekend, il Paese si ritroverà esposto a masse d'aria molto calde subtropicali: i valori termici medi alla quota di 1500 metri circa rimarranno compresi tra i +15°C e i +20°C, ovvero non sarà difficile raggiungere i 35°C al suolo, una situazione davvero anomala per giugno. 
Ricordiamo che il caldo intenso, l’umidità e le possibili infiltrazioni fresche in quota rappresenteranno ancora un mix perfetto per temporali e fenomeni violenti.
 

Evoluzione 

Il quadro meteorologico della nuova settimana si mostrerà nel complesso stabile, con l'anticiclone africano che tornerà gradualmente ai massimi livelli. L'avvio dell'estate astronomica, normalmente fissata per il 21 giugno, imporrà bel tempo e temperature diffusamente superiori alla norma, anche se - come già ricordato - non mancheranno temporali di calore in montagna e lungo le regioni del Nord Italia, maggiormente interessate da nuove infiltrazioni d'aria fresca in quota.
Un cambiamento più strutturato potrebbe prendere piede a metà dell’ultima decade, attorno al 25 giugno, quando l'anticiclone africano potrebbe venire (temporaneamente) soppresso da correnti instabili in arrivo dall’Atlantico
Il caldo non lascerà facilmente le regioni del Sud Italia, mentre un calo termico accompagnerà l'instabilità sul resto della Penisola.
 

Tendenza per fine mese

Le elaborazioni del lungo termine accreditano una parte finale del mese più movimentata e dinamica, radicalmente diversa rispetto al trend generale della prima metà di giugno.
Come sostengono anche le previsioni mensili, vi potrebbe essere un'alternanza tra veloci incursioni d'aria fresca instabile e ritorni dell’anticiclone, con fiammate d’origine subtropicale brevi ma intense.
Le temperature si ritroveranno sulle montagne russe, frutto di un contesto instabile con frequenti parentesi temporalesche, questa volta un po' su tutto il Paese.

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