La breve parentesi di tempo stabile è durata come da previsioni circa 24 ore. Maggiori spazi sereni che hanno colmato l’intermezzo tra una perturbazione e l’altra. Un nuovo vortice depressionario è però già in approfondimento a ridosso della Sardegna e proprio da qui partirà la prossima ondata di maltempo, che raggiungerà successivamente le regioni nord occidentali e gran parte del Centro Sud. 
Non mancheranno locali nubifragi, temporali e nevicate. Neve che cadrà abbondante sui rilievi alpini ed appenninici settentrionali, raggiungendo in alcune aree anche le quote di bassa collina.

Il punto della situazione
Sullo scacchiere europeo emerge un anticiclone russo-scandinavo in grande forma, capace di trainare aria molto fredda sull'area baltica e sulle nazioni centrali dell'Europa. 
Come successo per tutta la prima parte dell’inverno, tranne in rarissime occasioni, le perturbazioni atlantiche cozzano sul muro anticiclonico disteso sull’Europa settentrionale e si ritrovano quindi obbligate a deviare la propria evoluzione. Puntando - questa volta - sul Mediterraneo e quindi sull’Italia.
Il contesto va a favorire facilmente l’approfondimento dei vortici di bassa pressione in evoluzione sui nostri mari, anche grazie al lento movimento verso i settori sud orientali. 
Un cambio sostanziale della circolazione atmosferica è però già avvertibile: difatti l’alta pressione nel cuore del continente, estendendosi ulteriormente sui settori meridionali, andrà a garantire stabilità anche sulla penisola italiana. 

Evoluzione
Sul Paese si attiverà quindi una sostenuta ventilazione dai quadranti meridionali, di scirocco, che andrà gradualmente ad addolcire il quadro meteo climatico. 
Il tutto prenderà piede nelle giornate di sabato e domenica quando l’alta pressione tenderà ad affermarsi con decisione sul Mediterraneo, garantendo stabilità anche per i primi giorni della prossima settimana. 
I massimi anticiclonici si posizioneranno comunque in area baltica: parte dell'Italia si troverà quindi ai margini del sistema altopressorio, dove possibili refoli instabili potrebbero ancora intrufolarsi sul territorio. 
Non si parlerà di maltempo e nemmeno di un tipico contesto invernale, dato che l'anticiclone farà indietreggiare il vero gelo sull’Europa orientale nell’aeea del Mar Nero. 
Variabilità quindi sostanzialmente mite, con al più locali infiltrazioni più fresche dai quadranti orientali sulle regioni settentrionali e sulle adriatiche.

Tendenza
Ulteriori conferme per il medio e lungo termine: gli ultimi aggiornamenti dai modelli indicano un netto consolidamento dell’alta pressione (anche sull’Italia) nel periodo fra il 15 ed il 20 febbraio, quando l'anticiclone sposterà i proprio massimi barici sull'Europa centro-meridionale.
 
Evoluzione dei valori termici dal 8 al 18 febbraio 2017 sull'Europa

Il perno del campo altopressorio tenderà infatti a spostarsi dall'area baltica fin sull'area alpina. La stagione invernale subirà di conseguenza una brusca frenata, con meteo su tutto il territorio più stabile, assenza di precipitazioni e aumento termico, più sensibile sui rilievi per la presenza d'aria più calda alle quote più alte. 
Possibili novità potrebbero intervenire solo dopo il 20 febbraio, quando la situazione riuscirà a sbloccarsi grazie a nuove incursioni perturbate in area mediterranea. 
Al momento le ipotesi per irruzioni fredde artiche degne di nota sembrano improbabili e anche la terza decade di febbraio trascorrerà all’insegna di un clima più consono alla stagione.

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