Questo articolo è dedicato agli imballaggi ai sensi del Regolamento Clp (Regolamento CE n. 1272/2008) sulla classificazione, etichettatura e imballaggio di sostanze e/o miscele chimiche.

 

Vi sono varie discipline relative all'etichettatura degli imballaggi (non ultima quella sull'etichettatura ambientale) che qui però non tratteremo, concentrandoci esclusivamente su quanto prevede il Clp, che definisce imballaggio un contenitore che svolge una funzione di sicurezza e di contenimento delle sostanze o miscele chimiche. L'imballaggio è concepito, realizzato e chiuso in modo tale da prevenire qualsiasi fuoriuscita del contenuto e in modo tale da non deteriorarsi.

 

Inoltre, l'imballaggio non deve avere una forma o un disegno che possa attirare o risvegliare la curiosità dei bambini o indurre i consumatori in errore, né avere una presentazione o un disegno simili a quelli utilizzati per prodotti alimentari, cosmetici o medicinali.

 

Le sostanze o le miscele chimiche immesse sul mercato, inoltre, sempre secondo le previsioni del Regolamento Clp, devono essere necessariamente accompagnate da un'etichetta apposta sull'imballaggio che le contiene. Tale obbligo di etichettatura è previsto dal Regolamento Clp, il quale dispone che una sostanza o miscela è soggetta ad etichettatura se è classificata come pericolosa o se la miscela, pur non essendo pericolosa, contiene una sostanza classificata come tale.

 

Secondo il Regolamento Clp, l'etichetta della sostanza o della miscela deve essere apposta saldamente su una o più facce dell'imballaggio che contiene direttamente la sostanza o la miscela, e deve essere leggibile orizzontalmente quando l'imballaggio è disposto in modo normale.

 

Ai sensi dell'articolo 17 del Regolamento Clp, poi, l'etichetta di una sostanza o miscela pericolosa è scritta nella lingua o nelle lingue ufficiali dello Stato membro o degli Stati membri in cui è immessa sul mercato. Inoltre, deve contenere almeno i seguenti elementi: nome, indirizzo e numero di telefono del fornitore o dei fornitori; quantità nominale della sostanza o miscela; identificatori del prodotto; pittogrammi di pericolo; avvertenze; indicazioni di pericolo; consigli di prudenza e sezione per informazioni supplementari.

 

Quando si parla di informazioni supplementari si fa riferimento a quelle informazioni integrative dell'etichetta, oltre a quelle indicate nell'articolo 17 del Regolamento Clp. Queste ultime si dividono in due categorie: obbligatorie e non obbligatorie.

 

Tra le informazioni obbligatorie rientrano le indicazioni di pericolo supplementari relative a particolari proprietà fisiche e sanitarie della sostanza o miscela, oppure l'indicazione EUH 401 - "per evitare rischi per la salute umana e l'ambiente, seguire le istruzioni per l'uso" presente sulle etichette dei prodotti fitosanitari. Un altro esempio di informazione supplementare obbligatoria è fornito dall'Identificatore Unico Formula (Ufi), ovvero un codice di sedici caratteri che permette di identificare la composizione di una miscela, necessario nei casi di prodotti contenenti una miscela pericolosa.

 

Nelle informazioni non obbligatorie, invece, sono presenti quelle indicazioni necessarie per la manipolazione e l'uso del prodotto, ad esempio le istruzioni di base come "leggere l'etichetta prima dell'uso", oppure "non far entrare a contatto con gli occhi".

 

Infine, se le sostanze o le miscele presentano determinati pericoli, o l'imballaggio contiene metanolo o dicloroetano, devono essere apposte sull'imballaggio delle chiusure resistenti ai bambini (Child Resistant Fastening, Crf) e/o le avvertenze di pericolo percepibili anche da persone cieche (Tactile Warnings of Danger, Twd).

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Si rischiano sanzioni?

Tutti i fornitori di sostanze o miscele (quindi produttori, importatori, distributori e utilizzatori a valle) devono assicurarsi di etichettare e imballare le loro sostanze e miscele chimiche pericolose in conformità al Regolamento Clp prima di immetterle nel mercato. Le sanzioni previste in caso di violazione del Regolamento possono essere, infatti, particolarmente gravose.

 

Se il fornitore non ottempera a quanto previsto dall'articolo 17 del Regolamento in materia di etichettatura è soggetto ad una sanzione amministrativa pecuniaria da 5mila a 30mila euro. Oppure, in generale, se il fornitore non etichetta la sostanza pericolosa conformemente alle disposizioni del Clp, è soggetto ad una pena pecuniaria amministrativa da 15mila a 90mila euro.

 

Quindi, prima di acquistare sostanze o miscele pericolose è opportuno verificare che siano correttamente imballate ed etichettate. Ove, per qualsiasi ragione, si debba fornire ad altri tali beni (perché magari si acquistano anche per altri soggetti o si forniscono ai propri appaltatori), si è ritenuti sanzionabili qualora non siano rispettate le previsioni del Regolamento Clp.

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Come prepararsi al meglio

Una corretta etichettatura di una sostanza o miscela chimica è fondamentale per informare al meglio tutti i soggetti della catena di approvvigionamento in merito ai rischi derivanti dall'uso di sostanze e miscele pericolose. Un imballaggio inoltre deve servire a proteggere quanto contenuto al suo interno in funzione preventiva di pericoli o rischi nelle varie fasi, dalla sua produzione alla distribuzione, trasporto, deposito ed infine all'uso finale.

 

È fondamentale controllare sempre etichette e imballaggi prima di acquistare qualsiasi sostanza o miscela e verificarli nuovamente se tali beni vengono ceduti o forniti a terzi.

 

Se si hanno dubbi, il proprio distributore è tenuto a fornire tutte le informazioni e i chiarimenti del caso. Se si acquista un prodotto non correttamente imballato, il consiglio è quello di restituirlo subito al rivenditore o al distributore.

 

È buona prassi dotarsi di procedure per gli acquisti di sostanze pericolose e farsi accompagnare da consulenti tecnici.

 

A cura di Matilde Testori dello Studio legale Landilex

 


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"Stare sul lato del sicuro è facile, basta seguire l'etichetta!" poteva essere vero quando si parlava di fitosanitari in passato, ma al giorno d'oggi le aziende agricole sono tenute ad osservare adempimenti previsti dai Regolamenti Reach, Clp e sui Prodotti Biocidi. Si tratta di norme complesse che hanno un impatto importante sulla gestione quotidiana del lavoro agricolo e che, se non rispettate, possono portare sanzioni anche molto salate.
È per questo che lo Studio legale Landilex, specializzato da anni nel settore della sicurezza dei prodotti fitosanitari, fa il punto sulle norme da conoscere e rispettare per lavorare nel rispetto della legge e quindi nella massima tranquillità.

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