Le imprese agricole sostenibili crescono più rapidamente in termini di fatturato e competitività. E sembra che il concetto sia ormai diventato chiaro: le aziende con un elevato livello di sostenibilità sono aumentate, passando dal 49,8% nel 2021 al 52,7% nel 2022.

 

È questo quanto emerge dal terzo Rapporto Agricoltura100, lo studio dedicato alla sostenibilità del settore agricolo messo a punto da Confagricoltura e Reale Mutua, e presentato a Roma lo scorso 31 gennaio.

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L'analisi - che punta a promuovere il contributo dell'agricoltura alla crescita sostenibile e al rilancio del Paese - è stata realizzata da Innovation Team (Società del Gruppo Cerved) e ha coinvolto 2.806 imprese agricole di tutta Italia.

 

Ne viene fuori un quadro che dimostra quanto elevata sia la capacità del settore primario nell'integrare pienamente la sostenibilità all'interno del nuovo modello economico. Al centro dell'indagine viene anche posto il forte legame tra sostenibilità e produttività, oltre al ruolo centrale dell'innovazione. Tanto che diventa un fattore sostanziale, e che rimarca il valore della sostenibilità in funzione della crescita del settore, l'integrazione tra la sostenibilità e la competitività: il 57% delle imprese con un alto livello di sostenibilità ha anche una forte competitività sul mercato.

 

"L'interesse del settore a intraprendere il percorso della sostenibilità - osserva il presidente di Confagricoltura  Massimiliano Giansanti - è vivo, concreto e guidato dalla necessità di coniugare i doveri legati alla produzione di cibo per una popolazione in crescita al mitigare gli effetti del cambiamento climatico e a salvaguardare l'ambiente. La strada da percorrere è quella dell'innovazione e delle nuove tecnologie grazie alle quali è possibile perseguire gli obiettivi ambientali ed economici".

 

Secondo il Rapporto "l'agricoltura ha dimostrato forte resilienza nella fase più acuta della crisi e il movimento della sostenibilità viaggia in controtendenza rispetto agli indici di criticità e al contesto economico e politico instabile". Ne viene fuori che la sostenibilità è ormai radicata stabilmente nell'identità delle imprese: l'85% delle aziende ritiene prioritario investire nella qualità dei prodotti per garantire il consumatore, il 73% pensa di doversi occupare con più impegno della protezione dell'ambiente, mentre il 66% guarda al rafforzamento delle relazioni per fare rete e raggiungere gli obiettivi. L'80% delle imprese con alto indice di sostenibilità ha anche un elevato livello di innovazione; e soltanto il 2% delle aziende con un basso livello di sostenibilità può definirsi come innovativa.

 

"Supportiamo da sempre il mondo agricolo italiano, fonte di ricchezza del nostro Paese ed eccellenza a livello internazionale" commenta Luca Filippone, direttore generale di Reale Mutua. "La storica partnership tra Reale Mutua e Confagricoltura si concretizza nel sostegno ad iniziative virtuose che permettono di dare un contributo concreto allo sviluppo del settore primario".

 

I risultati mostrano un impegno trasversale delle aziende agricole in ambito sociale, ambientale e di governance. Il campo in cui le aziende focalizzano maggiormente il proprio impegno è nel miglioramento dell'utilizzo delle risorse come acqua, suolo e energia (98,7%). In questo caso - viene spiegato - il dato rimarca un'attenzione prevalente sui temi ambientali, mentre l'impegno nella tutela della qualità alimentare e della salute (92%, in aumento dello 0,5% rispetto al 2021) mette in evidenza la volontà delle imprese di garantire maggiormente il consumatore finale.

 

L'impatto delle strategie sostenibili non è isolato all'area ambientale, ma ha una forte incidenza anche sul sociale e sulla governance: l'impegno nell'area della sicurezza sul lavoro arriva al 64,5%, e quello nell'area della gestione dei rischi va al 79,5% (in aumento del 3% rispetto al 2021).

 

Le tre aziende vincitrici della classifica di Agricoltura100 sono: Santissima Annunziata, San Vincenzo (Livorno, Toscana), per l'olivicoltura; Azienda agricola Bosco de' Medici di Palomba Giuseppe, Pompei (Napoli, Campania), per la viticoltura; Azienda agraria sperimentale Stuard, Parma (Emilia Romagna), nella categoria aziende miste.