Fine settimana di intenso maltempo al Sud, concentratosi in alcune aree delle regioni Puglia e Calabria e soprattutto lungo la costa del Mar Ionio: si contano danni ai raccolti dovuti agli allagamenti dei campi e al vento.

 

Puglia, Salento flagellato

In particolare, in Puglia trombe d'aria e bombe d'acqua hanno colpito duramente l'area del Salento, con oltre 100 millimetri di pioggia caduti in poche ore in alcuni comuni provocando danni ingenti agli ortaggi invernali, alle patate, alle serre, mentre sono stati sferzati dalle tempeste di vento gli ulivi dei nuovi impianti di cultivar resistenti alla Xylella. Lo riferisce Coldiretti Puglia, sulla base di una prima ricognizione dei propri tecnici, effettuata domenica 4 dicembre scorso, dopo la forte ondata di maltempo che ha colpito larga parte della provincia di Lecce, già interessata negli ultimi anni da frequenti trombe d'aria e tempeste accompagnate da una elevata formazione di fulmini.

 

Forti nubifragi, accompagnati da venti e trombe d'aria si erano manifestatati sin da sabato 3 dicembre 2022 a partire dal tardo pomeriggio, eventi che si sono susseguiti senza sosta per almeno 14 ore nelle città e nelle campagne fino al 4 dicembre, con allagamenti e smottamenti, alberi e cavi di alta tensione caduti che hanno lasciato case e aziende agricole al buio e senza collegamenti. 

 

I comuni più colpiti, secondo le segnalazioni raccolte da Coldiretti Puglia, sono Melissano, Novoli, Ugento, Gagliano del Capo, Lequile, Racale, Taviano, Calimera, dove le bombe d'acqua e le tempeste di vento hanno distrutto serre, hanno fatto cadere gli alberi, oltre ad aver allagato le campagne trascinando via le piantine di ortaggi, verdure e patate.

 

"Disastrosi gli effetti sui campi del clima pazzo - sottolinea Coldiretti Puglia - che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l'aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante".

 

Calabria, il dissesto è in agguato

Il maltempo violentissimo, un nubifragio con piogge torrenziali, ha colpito in Calabria con particolare intensità il Catanzarese, il Crotonese e il Lametino tra il 3 ed il 4 dicembre scorsi. E Fabio Borrello, presidente di Coldiretti Catanzaro Crotone Vibo dice: "L'evento ha messo a dura prova l'intero tessuto produttivo, infrastrutture, abitazioni e la sicurezza delle persone".

 

"Dopo una prima ricognizione nelle aziende agricole - riferisce ancora Borrello - abbiamo potuto già verificare che hanno subìto pesanti conseguenze. Nei prossimi giorni, con i dirigenti della Coldiretti dei comuni interessati e in collaborazione con i comuni, contribuiremo in modo fattivo a fare una stima aggiornata dei danni subìti direttamente alle produzioni agricole, alle infrastrutture a servizio dell'agricoltura e alle strutture agricole".

 

"Sosteniamo - aggiunge Borrello - la richiesta del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, di richiedere lo stato di emergenza e quindi avviare l'iter per la dichiarazione dello stato di calamità".

 

"Uscire dalla logica dell'emergenza passando alla programmazione degli interventi non è più rinviabile nell'interesse complessivo della Calabria, delle attività economiche e soprattutto della sicurezza dei cittadini" sottolinea infine Borrello, ricordando come "Si ripropone ancora una volta la drammaticità e il pericolo sempre incombente del dissesto idrogeologico che deve essere affrontato per mitigarne gli effetti investendo in modo efficace".