Proseguono gli appuntamenti di Life Ada, il progetto dedicato all'adattamento di agricoltori e allevatori al cambiamento climatico. Il progetto mira a raggiungere obiettivi in termini di resilienza lungo tre filiere agroalimentari - lattiero casearia (Parmigiano Reggiano), vitivinicola e ortofrutticola - e lo fa grazie a numerose iniziative, fra cui "I Venerdì del Clima", una serie di webinar gratuiti condotti da esperti del settore.

Il prossimo appuntamento è previsto per il 5 novembre 2021, alle ore 17:00: "Cambiamento climatico e azioni di adattamento: stato dell'arte, nuovi sistemi digitali e analisi dei big data in agricoltura".

I relatori saranno Guido Bonati del Crea-Pb, Gloria Passarello di Leithà, Cristiano Spadoni di AgroNotizie - Image Line e Paolo Caraccio di Datameteo.


Il digitale crea in effetti un ecosistema fondamentale sia per monitorare la situazione e l'evoluzione di parametri agrometeo e climatici, sia per implementare soluzioni tecnologiche e strumenti adeguati per supportare il processo decisionale nella definizione di piani di adattamento efficienti a livello di azienda agricola e di filiera. Il webinar ne metterà in luce alcuni esempi.

Il tema è quanto mai attuale. La stessa Cop26, conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in corso a Glasgow fino al 12 novembre, evidenzia come servano "strategie e più fondi per migliorare i sistemi di allerta precoce e le difese contro le inondazioni, nonché per costruire infrastrutture e produzioni agricole resilienti al fine di evitare ulteriori perdite di vite umane, mezzi di sussistenza e habitat naturali. Proteggere e ripristinare gli habitat è vitale per aumentare la resilienza agli impatti dei cambiamenti climatici poiché aiuta a costruire difese naturali contro le tempeste e le inondazioni, mentre ecosistemi sani facilitano l'agricoltura sostenibile e sostengono miliardi di vite in tutto il mondo".

E gli agricoltori sono chiamati a svolgere un ruolo attivo, come dimostrano le conclusioni dell'evento "The Climakers: Presenting the Toolkit for a Farmer - Driven Implementation of Ndcs": organizzato da World Farmers' Organisation e International Fertilizer Association, un panel di esperti da tutto il mondo ha delineato la capacità delle comunità agricole di indirizzare le politiche di adattamento e mitigazione e continuare ad affermare che gli agricoltori sono parte della soluzione al cambiamento climatico (è online la videoregistrazione dell'evento).

Adattamento al cambiamento climatico, perché parlarne (e studiarlo) oggi: il caso ortofrutta

Ci troviamo di fronte a una serie di eventi atmosferici estremi (+60% nel 2021) o attacchi di parassiti vegetali e animali (più di 700 milioni di danni per la sola cimice asiatica): sono i dati presentati dalla Cia - Agricoltori Italiani in un recente incontro svoltosi in occasione del Macfrut 2021, che ha evidenziato l'urgenza di una gestione integrata del rischio che metta al centro la prevenzione, grazie a più risorse e ricerca su soluzioni di difesa attiva con l'obiettivo di ridurre l'effetto delle calamità di almeno il 40%.

L'ortofrutta nazionale sta affrontando per il secondo anno consecutivo, la crisi per le gelate tardive che hanno procurato, in questo 2021, oltre 800 milioni di danni alla frutticoltura estiva e primaverile (albicocche, pesco, susino e ciliegio) e poi su pere, kiwi e frutta in guscio con particolare riferimento alle nocciole (-70%). "Gestire l'emergenza è di fatto ormai anacronistico", sostiene Cia, "come lo è pensare che le aziende possano contare solo sul sistema assicurativo con costi di accesso crescenti, o confidare nel Fondo di Solidarietà Nazionale che va assolutamente ripensato".

La lente d'ingrandimento va portata sulle tecnologie specifiche di protezione delle colture sia tradizionali (reti antigrandine, antinsetto, antipioggia) che innovative e multifunzionali, sui sistemi attivi di difesa dai ritorni di freddo (tra i quali: irrigazioni sopra chioma e sotto chioma, ventoloni) e, più in generale, su una mitigazione meccanica del clima tra i frutteti, il più possibile automatizzata.

"Occorre attrarre meccanica e automazione agricola - evidenzia ancora la Cia -, settori già avanti anche nella sensoristica e nella consulenza abbinata e rendere le tecnologie economicamente accessibili alle imprese. Serve tanta buona ricerca finanziata, l'impegno, quindi, del Governo a investire e, anche, a incentivare le aziende agricole su questo fronte. Va stimolato, infine, un rafforzamento delle opportunità, tecniche e finanziarie, a protezione delle imprese e resa più fruibile la copertura integrata al rischio con, appunto, sistemi di difesa attiva".


Questi e altri temi saranno oggetto dei futuri approfondimenti di Life Ada. Per saperne di più, puoi rivedere l'evento di presentazione del piano formativo
 

 


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Il progetto Life Ada è realizzato con il contributo del programma Life, uno strumento finanziario dell’Unione Europea
LIFE19 CCA/IT/001257
Partner: Unipol Sai Assicurazioni (capofila), Arpae, Cia - Agricoltori Italiani, Crea-Pb, Festambiente/Legambiente, Legacoop Agroalimentare Nord-Italia, Leithà, Regione Emilia Romagna

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