Previsioni del mercato vinicolo europeo di primavera. Cala il consumo generale del vino in Europa: -108 milioni di ettolitri nel 2019-2020. Tengono i consumi privati ma crollano ristoranti e agriturismi. In Italia tre persone su dieci consumano meno vino. A livello Ue, bene l'export, ma si prevede un calo a fine anno. Cala l'import da paesi non Ue, previsto un aumento delle riserve. Le associazioni degli agricoltori e il Parlamento europeo chiedono alla Commissione europea un fondo di aiuti dedicato al settore e più flessibilità delle regole Pac.


Cala il consumo generale di vino

Le previsioni sull'andamento del mercato agricolo di primavera della Commissione europea - Short term outlook - registrano una riduzione generale del consumo di vino in Europa.

Grafico - consumo di vino
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Crollo ristorazione, aumentano le vendite al dettaglio

Per un calo nella ristorazione - dove solitamente viene consumato il 30% del vino in Europa - e nell'agriturismo, si registra un aumento della vendita al dettaglio - il 70% del consumo europeo - aumento che però non dovrebbe riuscire a compensare le vendite mancate da bar e ristoranti. I consumatori prediligono vini fermi di prezzo medio, rispetto magari ai vini frizzanti, visto che c'è poco da festeggiare, o a quelli più costosi, consumati per lo più quando si mangia fuori.

Per questo motivo, nell'annata 2019-2020 si prevede che il consumo di vino in Europa scenderà a 108 milioni di ettolitri (100 litri, hl) corrispondenti a 24 litri pro capite, ovvero -8% rispetto alla media degli ultimi cinque anni.


Italia, tengono i consumi privati

Guardando all'Italia, il 55% dei consumatori non ha modificato le proprie abitudini durante la quarantena, tre su dieci, però, hanno affermato di aver bevuto meno vino, a fronte di un 14% che indica un consumo superiore.

Questi i dati dell'indagine 'Gli effetti del lockdown sui consumi di vino in Italia', a cura dell'Osservatorio Vinitaly-Nomisma wine monitor. Nella ricerca emerge un certo ottimismo sul futuro, visto che per l'80% dei consumatori tutto tornerà come prima. In più, si prevede un significativo incremento del consumo di vini mixati tra i millennial italiani (tra i venticinque e i quaranta anni).


Aumenta l'export

L'esportazione europea è aumentata del 2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nonostante misure come i dazi degli Stati Uniti. Tuttavia le previsioni ci dicono che questa crescita non è destinata a continuare dal momento che grandi paesi importatori, come la Cina, diminuiranno i loro acquisti nei prossimi mesi a causa della crisi economica.

Grafico - export di vino
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Cala l'import

Le importazioni all'interno dell'Unione europea diminuiscono del 7% rispetto ad un anno fa, percentuale che dovrebbe arrivare all'11% a fine anno. Ciononostante le scorte europee dovrebbero aumentare anche se il raccolto di quest'anno è stato al di sotto della media - la produzione vede un -14% rispetto al 2018-2019.


Chieste misure Ue extra di sostegno

Gli eurodeputati hanno chiesto alla Commissione europea il finanziamento di ulteriori fondi Ue al di fuori dei programmi nazionali di sostegno al settore vino e una maggiore flessibilità nelle regole di settore previste dalla Politica agricola comune. Nel dettaglio la possibilità di finanziare una riduzione delle rese massime per ettaro, di ridurre i volumi di vino e di investire in vini di maggiore qualità.

La federazione delle organizzazioni degli agricoltori e delle cooperative europee Copa-Cogeca ha aggiunto la richiesta di una maggiore flessibilità delle misure previste dai vari programmi nazionali di sostegno.

 
In collaborazione con Andrea Bonso