Regioni e paesi d'Europa che puntano sulle opportunità offerte dalla Smart specialisation strategy, sostenuta dall'Unione europea per superare il gap infrastrutturale e potenziare l'innovazione nell'agroalimentare, per competere sui mercati internazionali.
E' questo il tema che svilupperà la Calabria con l'avvio del progetto europeo AgriRenaissance, coordinato dal Dipartimento programmazione della Regione Calabria, gestito dal Dipartimento agricoltura e con il supporto del settore 'Innovazione e ricerca scientifica' e l'ufficio di Cooperazione territoriale europea della Regione Calabria.

AgriRenaissance ha ottenuto un importante successo all'ultima call del programma Interreg Europe, ed è un vero esempio di cooperazione all'interno della Pubblica amministrazione.
Con il coinvolgimento delle eccellenze delle Research and innovation strategies for smart specialization e con il supporto di Fincalabra e dell'Agenzia regionale per lo sviluppo agricolo della Calabria, il gruppo composto dal dirigente generale del Dipartimento agricoltura Giacomo Giovinazzo insieme all'Autorità di gestione del piano operativo regionale 2014-2020 Paola Rizzo, dal dirigente del settore innovazione Menotti Lucchetta e Nicola Mayera dell'ufficio regionale Cte, ha puntato sulla cooperazione territoriale in Europa per confrontare l'agroalimentare calabrese con i partner del progetto internazionale. Progetto che coinvolge la Spagna, con la regione de La Rioja come capofila, il Portogallo, la Lituania e la Polonia.

Le regioni coinvolte con la strategia di specializzazione intelligente intendono superare il gap infrastrutturale e vogliono potenziare l'innovazione in agroalimentare per competere nei mercati internazionali, perché tutte hanno in comune una crescita del settore fuori dai parametri europei che si attesta tra l'11 e il 15% con un mercato del lavoro che addirittura supera il reparto dei servizi e del pubblico impiego.

Dopo la prima giornata di lavoro dove ogni Regione ha presentato l'analisi di contesto del settore agroalimentare e gli strumenti finanziari per aggredire i gap strutturali del settore, nella seconda parte della giornata si sono scambiate le esperienze di best practice dello Smart system nel settore agroalimentare, buone e cattive esperienze, errori e successi del comparto.
Infine, nelle “study visit” delle giornate conclusive, i partner del progetto si sono confrontati su eccellenze della ricerca e sviluppo del settore agroalimentare, con visita ai vari laboratori di certificazione e sperimentazione in particolare nel reparto dell'industria agroalimentare, del vino e dei funghi.