E' un bilancio positivo quello dell'opera svolta dal Consorzio di bonifica delle Marche nell'emergenza agricola post terremoto.

A darne notizia in un comunicato è la regione stessa, che dopo una fase iniziale segnata dalle difficoltà collegate alla prima ditta appaltatrice, ha disposto il subentro della seconda e ha coinvolto il Consorzio, per la realizzazione delle piazzole e delle opere di urbanizzazione, riuscendo a sbloccare una situazione di stallo che risultava la peggiore tra quelle delle regioni colpite.

Ad agosto erano state realizzate tutte le stalle, i fienili e i moduli provvisori per gli allevatori; da settembre sono state ultimate anche le segnalazioni di aziende che inizialmente volevano realizzare le strutture in autonomia.

Una scelta, quella di coinvolgere il Consorzio, suggerita dal ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina che ha segnalato la possibilità normativa di utilizzare le competenze e le professionalità di questo ente, come ha riconosciuto il presidente della regione Luca Crescioli.

Un lavoro che ad oggi ha portato alla consegna di 257 stalle, più altre undici in costruzione per le richieste degli allevatori venute successivamente, 175 fienili e 111 moduli abitativi provvisori.

Una collaborazione quella del Consorzio utilissima visto il numero delle attività da fare e le difficoltà dei comuni a seguire la realizzazione delle infrastrutture e delle opere di urbanizzazione.

Crescioli ha puntato il dito anche contro le eccessive polemiche verso la regione dicendo che "l'eccesso di aggressività politica nei confronti dei ritardi attribuiti alle istituzioni ha generato una auto assoluzione dalle responsabilità vere da parte di chi non è stato in grado di assolvere al proprio compito".

Polemiche che al di là della lettura o delle strumentalizzazioni politiche, non potevano non sollevarsi nello stato in cui si sono ritrovati gli agricoltori soprattutto tra l'inverno e la primavera scorsa. Una situazione in cui gli agricoltori stessi hanno preso l'iniziativa realizzando la prima stalla fai da te, realizzata cioè in autonomia sfruttando le disposizioni del decreto post sisma.

Comunque l'importante sono i risultati raggiunti, e il fatto che come ha dichiarato l'assessore regionale all'Agricoltura Anna Casini, nessun allevatore sia stato abbandonato e che su 27.400 capi bovini censiti nel cosiddetto cratere del sisma, nei mesi invernali si siano registrati solo 40 decessi.

Anche il presidente del Consorzio Claudio Netti ha rimarcato la grande collaborazione con la regione e gli agricoltori, dicendo che il Consorzio ha privilegiato il fare, facendolo in silenzio.

Per Netti è stato dimostrato come sia stato possibile superare le difficoltà mettendosi assieme, svolgendo lavori per 3,2 milioni di euro, di cui 2,7 già liquidati, senza ricorrere a subappalti, senza incidenti nei cantieri, coinvolgendo 85 imprese edili locali e 9 specializzate nell'impiantistica.

Michele Maiani, presidente dell'assemblea regionale Consorzio di bonifica, ha ringraziato le associazioni agricole che hanno aiutato e con cui è stato possibile costruire una rete di solidarietà.

Una esperienza positiva anche per le associazioni di categoria, come hanno riconosciuto Enzo Bottos della Coldiretti e Mirella Gattari della Cia Marche, associazioni che non si erano risparmiate nelle critiche nella prima fase della gestione dell'emergenza, ma che una volta messo a punto un sistema adeguato hanno contribuito fattivamente e proficuamente nell'interesse comune.