La grande siccità che ha colpito l'Italia centrale continua a portare i suoi strascichi sull'agricoltura e l'allevamento.

La mancanza d'acqua ha colpito olivi, viti, frutta e ortaggi, ma anche pascoli, cereali e foraggi, riducendo sensibilmente le disponibilità di scorte alimentari per il bestiame.

Per questo l'assessorato all'Agricoltura della Regione Lazio, con una propria determinazione, ha concesso agli allevatori biologici operanti sul territorio regionale l'autorizzazione temporanea all'impiego di mangimi convenzionali, purché non contengano Ogm.

Una misura che è valida per tutte le specie allevate, ad eccezione delle specie ittiche e delle api.

Una eccezione, quella per l'apicoltura, che non è molto chiara visto che questa attività è stata colpita pesantemente dagli effetti della siccità sia in termini di calo della produzione, sia in termini di riduzione di scorte di miele che gli alveari avranno a disposizione per l'inverno.

La deroga in ogni caso terminerà il 31 maggio 2018 e rimane comunque legata alle ordinarie condizioni previste dai disciplinari di produzione biologica, come l'impossibilità di procurarsi mangimi biologici certificati e l'evidenza della perdita di produzione delle colture foraggere e cerealicole e dei pascoli.