E' un viaggio attraverso l'America rurale ed è stato ribattezzato "Back to our roots tour", Viaggio alle nostre radici. Lo sta compiendo il segretario all'Agricoltura degli Stati Uniti, Sonny Perdue, partendo dagli Stati del Midwest: Wisconsin, Minnesota, Iowa, Illinois e Indiana.

L'altro giorno Perdue, mentre si trovava a Tifton, in Georgia, di cui è stato governatore fra il 2003 e il 2011, ha spiegato i motivi di una missione che lo porterà a visitare aziende agricole, allevamenti, eventi dedicati al settore primario, nelle periferie e nei territori rurali. Dove gli agricoltori hanno sostenuto il presidente Donald Trump e in quelle aree degli Usa che hanno risentito della volatilità dei mercati di questi anni, dove la marginalità per le aziende agricole si è assottigliata e dove si guarda con attenzione alle dinamiche di quella fionda che è rappresentata dal Farm Bill, il programma di finanziamento per lo sviluppo dell'agricoltura e delle aree rurali.

"Stiamo andando in giro per il paese per ascoltare, imparare e promuovere l'agricoltura - ha dichiarato Perdue - e per capire come possiamo fornire adeguate risposte alle nostre piccole comunità che dipendono da un'economia agricola prospera. Il tour ci ha permesso di ascoltare direttamente le persone che conoscono e vivono le politiche agricole ogni giorno. Inoltre, ci ha permesso di comprendere come il Governo federale può essere talvolta un aiuto, ma molte volte un ostacolo alla prosperità rurale e agricola".

Per le comunità rurali la sfida è quella di produrre secondo tre cardini, elencati da Perdue in un evento pubblico promosso dallo Usda: tradizione, nutrizione e competitività. Vi sono opportunità concrete di migliorare lo scenario delle aree rurali, che oggi vedono la presenza di un bambino su quattro in stato di povertà, "un tasso che non si vedeva dal 1986".

Quest'anno sarà molto impegnativo per il dipartimento Usa all'Agricoltura. Il presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo per creare una task force sull'agricoltura e la prosperità rurale, che comprende ventidue diverse agenzie federali, incaricando Perdue di coordinarla.
L'obiettivo è quello di definire nell'arco di 180 giorni (ne rimangono ancora 60 a disposizione) un piano di azione per migliorare la politica agricola, investire nelle infrastrutture rurali e ridefinire quei regolamenti che frenano la crescita delle regioni rurali. Allo stesso tempo, il 2017 è l'anno del censimento in agricoltura, strumento prioritario per fotografare il reale stato delle cose e gettare le basi per un'analisi delle evoluzioni del settore primario.

In agenda c'è anche una profonda revisione normativa, che si dipanerà sulla scorta delle risposte che daranno direttamente gli agricoltori e gli addetti delle filiere agroalimentare made in Usa. Non saranno fatti sconti, perché l'amministrazione Usa vuole conoscere per ogni regolamento se è utile, se è al contrario obsoleto, se è efficace, se grava le imprese di oneri ingiustificati o eccessivi, se costituisce un doppione rispetto ad altre leggi federali, se deve mantenere lo status di legge federale (che si applica quindi su tutto il territorio americano) oppure se deve essere derubricato a livello di normativa statale o locale. Ancora, l'inchiesta riguarderà l'impatto di leggi e regolamenti sull'occupazione e sulla creazione di posti di lavoro.

Allo stesso tempo, gli sforzi dell'agenzia americana per l'Agricoltura si occuperanno del commercio dei prodotti agricoli, allo scopo di incentivare l'export, in particolare per quei settori - e sono molti - in cui le produzioni Usa sono in attivo. "Il commercio agricolo - ha infatti dichiarato il segretario Perdue - è fondamentale per il settore agricolo degli Stati Uniti e per la sua economia nel suo insieme. Il presidente Trump è consapevole che abbiamo un surplus nel commercio agricolo, che rappresenta circa il 20% della produzione complessiva dell'economia statunitense".

Intanto, lo scorso mese i futures sui cereali alla Borsa merci di Chicago sono diminuiti dell'8,5% per il grano in consegna a dicembre, mentre la soia con consegna a novembre ha perso l'8,3%.
L'andamento climatico assolutamente imprevedibile non è sfuggito al Financial Times, che ha parlato di un'inversione dei prezzi. Il clima umido ha ritardato alcune piantagioni, mentre il caldo torrido di luglio ha colpito alcune aree della cintura occidentale del mais e dei cereali seminati in primavera. Lo Stato del South Dakota è stato particolarmente colpito, secondo il report dello Usda.