Le condizioni del mercato del grano duro pastificabile a livello internazionale entrano in una fase complessa, nella quale dati reali e previsioni si accavallano senza fornire una direzione precisa. A fronte di un allarme sempre più diffuso per la siccità sia nel Sud Italia, sia per l'area delle praterie del Nord America, c'è la ripresa produttiva prevista dai governi di Usa e Canada. Due elementi previsionali in contrasto, mentre dalla Turchia arrivano notizie di un possibile aumento del raccolto di grano duro: favorito da ottimali condizioni climatiche e destinato ad entrare sul mercato poco dopo il grano italiano e prima di quello canadese.

 

I mercati internazionali reagiscono con prudenza: i prezzi Fob del Northern Durum in Usa e del Cwad in Canada nell'ultima settimana restano stabili, con i prezzi all'origine e all'ingrosso per l'export in deciso declino in quest'ultimo Paese. L'Indice sui Future del Durum alla Borsa di Chicago torna a calare. Intanto i noli segnano il passo, con prezzi in caduta libera.

 

Il tutto mentre le borse merci monitorate da AgroNotizie® nell'ultima settimana sono ancora positive per il grano duro fino nazionale a Roma, Foggia, Milano Altamura e Bologna, anche se restano stabili i grani duri esteri nel capoluogo lombardo. Non hanno quotato per le festività pasquali Bari e Napoli. Mentre Ismea registra il ritorno degli aumenti sulle piazze all'origine.

 

Siccità in Italia

Nelle regioni dell'Italia peninsulare nei prossimi tre-sei mesi potrebbe verificarsi un peggioramento della disponibilità idrica e l'Autorità Distrettuale di Bacino dell'Appennino Meridionale potrebbe disporre limitazioni all'attività irrigua dei consorzi di bonifica e irrigazione dall'Abruzzo alla Calabria. Una nota in tal senso è stata notificata già da giorni dall'Autorità agli enti di bonifica. Le misure potrebbero compromettere l'utilizzo dell'irrigazione di emergenza per le colture non permanenti, quindi anche per il grano duro, negli areali di Puglia e Basilicata, mentre la situazione è già critica nelle aree non raggiunte da servizio irriguo.

 

L'esecutivo della Regione Siciliana ha chiesto lo stato di emergenza nazionale per la crisi idrica. Una decisione presa nel corso dell'ultima Giunta in conseguenza del lungo periodo di siccità e della rilevante riduzione delle riserve di acqua in tutta la Sicilia. L'obiettivo del provvedimento, che adesso dovrà essere approvato dal Consiglio dei Ministri, è quello di garantire acqua potabile ai cittadini e l'approvvigionamento idrico ai settori agricolo e zootecnico, oltre che alle imprese impegnate nei cantieri nell'isola. In Sicilia, la siccità minaccia i raccolti di grano duro soprattutto nelle aree interne e in quei comprensori irrigui dove l'Autorità di Bacino della Regione Siciliana sta già disponendo la chiusura del servizio irriguo e il razionamento della fornitura dell'acqua potabile.

 

Noli in deciso calo

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 3 aprile 2024 - è diminuito per la decima sessione consecutiva, scendendo dello 0,2% al minimo da sei settimane di 1.711 punti. Rispetto ai 1.989 punti dello scorso 27 marzo, il crollo del Baltic Dry è di ben 278 punti (-13,98%), allontanandosi ulteriormente dal massimo degli ultimi mesi di 2.419 punti raggiunti lunedì 18 marzo 2024. L'indice nell'ultimo mese ha così perso il 25,51% del suo valore, mentre su base annuale guadagna ora appena il 21,18%.

La performance per l'Indice Panamax, che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate, è sceso del 2,4% a 1.772 punti: una perdita di ben 272 punti rispetto ai 2.044 punti di una settimana fa (-13,30%).

 

Questa fase di calo non sembra però trovare conferme nelle previsioni a breve e medio termine anche se: "Baltic Dry è diminuito di 383 punti o del 18,29% dall'inizio del 2024, secondo la negoziazione su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa merce" afferma una nota di Trading Economics diramata ieri, 3 aprile 2024, dove si afferma inoltre: "Si prevede che il Baltic Exchange Dry Index venga scambiato a 1.913,51 punti entro la fine di questo trimestre (dopo aver fallito la previsione della settimana scorsa, che dava la chiusura del trimestre gennaio-marzo a 2.397,97 punti Ndr), secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che venga scambiato a 2.220,16 punti tra dodici mesi (Anche questa stima si è ridimensionata fortemente rispetto ai 2.775,06 punti stimati solo una settimana fa Ndr)".

 

Chicago, Future Durum Wheat Index -1,83%

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 2 aprile 2024 è calato a 751,61 punti (poco più di 7,51 dollari Usa per bushel), perdendo 13,98 punti sul 26 marzo scorso (-1,83%), quando invece l'indice si era attestato a 757,03 punti recuperando 0,59 punti sulla settimana ancor precedente.

Si tratta di un valore raggiunto lungo l'arco di una settimana durante la quale si registra una discesa graduale dell'indice, seguita alla precedente breve fase di rialzi.

 

Al momento queste ultime sedute appaiono sancire la fine di una pausa nella lunga fase ribassista di questo mercato seguita alle quotazioni del 9 agosto 2023, quando l'indice era attestato a 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel), e che ancora il 19 dicembre 2023 si attestava a 904,50 punti (9,04 dollari per bushel), valore rispetto al quale il prezzo attuale è in perdita di 152,89 punti (-16,90%).

Inoltre, la quotazione del 2 aprile è pari a 256,23 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 3 aprile 2024, in diminuzione di 0,83 euro alla tonnellata rispetto ai 257,06 euro alla tonnellata originati dalla quotazione del 26 marzo valorizzata al cambio del 27 marzo 2024.

 

Tale lieve calo di valore in euro (-0,32%) è spiegato in parte dalla rivalutazione del dollaro Usa, passato dagli 0,92 euro per un dollaro al 27 marzo agli 0,93 euro per un dollaro di ieri, che ha in parte neutralizzato la perdita settimanale dell'indice (-1,83%).

 

Prezzi Fob canadesi stabili a Toronto

Secondo il rapporto del 1° aprile 2024 stilato dagli analisti dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, non c'è un prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi, poiché questi continuano a rimanere chiusi per ghiaccio dalla seconda decade di febbraio 2024, benché il grano duro canadese sia comunque stato esportato la scorsa settimana per i due terzi mediante la St. Lawrence Sea Way, grazie all'apertura del porto di Toronto.

 

Lo scorso 12 febbraio 2024 tale prezzo era stato pari a 530,63 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 3,40 dollari canadesi rispetto alla quotazione del 5 febbraio 2023, quando il valore si era attestato invece a 534,03 dollari canadesi alla tonnellata (-0,63%).

 

Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali aggiornato il 29 marzo scorso, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto il 26 marzo 2024 è stato di 360 dollari Usa alla tonnellata e di 332 euro alla tonnellata, registrando così stabilità sul precedente dato rilevato dalla Commissione il 20 marzo scorso.

 

Dal 5 dicembre 2023 - quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari e 393 euro alla tonnellata - al 26 marzo 2024 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 65 dollari e 61 euro alla tonnellata.

 

Il prezzo Fob statunitense stabile a 351 dollari

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob del 29 marzo 2024 compilato dalla Us Wheat Associates, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dai porti dei grandi laghi è indicato a 351 dollari Usa alla tonnellata con consegna maggio 2024, stabile sulla precedente rilevazione del 22 marzo scorso. L'ultima variazione risale al 15 marzo, quando invece si era registrato il calo di 44 dollari alla tonnellata sulle precedenti rilevazioni mantenutesi stabili a 395 dollari Usa tra il 26 gennaio e l'8 marzo 2023 (-11,14%), per consegne ad aprile 2024.

 

La più recente quotazione del Northern Durum vale ora 325,93 euro alla tonnellata, al cambio di ieri, 3 aprile 2024, in aumento di 1,54 euro alla tonnellata sulla precedente quotazione del 22 marzo valorizzata al cambio del 27 marzo in 324,39 euro alla tonnellata. Essendo rimasto costante il valore del grano espresso in dollari Usa, la variazione positiva in euro (+0,47%) esprime solo l'apprezzamento della divisa americana, passata dagli 0,92 euro per un dollaro al 27 marzo agli 0,93 euro per un dollaro di ieri.

 

Canada, in calo i prezzi all'origine e all'ingrosso

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 1° aprile scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 385,81 dollari canadesi alla tonnellata, registrandosi così un calo di 11,03 dollari canadesi rispetto ai 396,84 dollari del 25 marzo 2024, quando - con un calo sulla settimana ancor precedente - il grano aveva raggiunto le stesse quotazioni dell'11 marzo 2024.


Dal 25 settembre 2023 - quando era attestato a 514,42 dollari canadesi alla tonnellata - questo prezzo ha comunque perso ben 128,61 dollari canadesi alla tonnellata. Il valore attuale del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto scorso, ha perso 146,98 dollari canadesi.

Anche in questa settimana gli export basis, i costi di trasporto dagli elevatori ai porti, non sono stati calcolati, per effetto del perdurare del nuovo blocco dovuto ai ghiacci.


E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 1° aprile è di 387,00 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di 12,68 dollari canadesi rispetto allo scorso 25 marzo, quando invece si era verificato un aumento di 7,81 sulla settimana ancor precedente. Dal 2 ottobre 2023, quando questo prezzo medio era ancora attestato a 504,86 dollari canadesi alla tonnellata, le perdite si portano ora a 117,86 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Infine, il 1° aprile, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a giugno 2024 - risulta essere di 377,82 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 2,85 dollari canadesi rispetto al 25 marzo scorso, quando si era verificato un altro calo di 5,05 dollari sulla settimana ancor precedente. Dal 25 settembre 2023, quando questo prezzo medio era attestato a 505,14 dollari canadesi, le perdite ora si attestano a 127,32 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Nord America, tra semine record e timori per la siccità

Il rapporto del 1° aprile 2024 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan, riportando le stime sull'export relative alla campagna di commercializzazione 2023-2024 scrive: "Nella trentaquattresima settimana le esportazioni canadesi di grano duro sono state inferiori, pari a 62mila tonnellate, ma comunque superiori al volume settimanale medio necessario per soddisfare le stime di esportazione del Ministero dell'Agricoltura del Canada". Stima pari a 3,2 milioni di tonnellate.

 

Intanto gli agricoltori canadesi hanno ormai venduto praticamente tutto il raccolto 2023 e gli analisti della Commissione raccomandano di "vendere il 30% del nuovo raccolto previsto al prezzo attuale", non certo un buon viatico per la prossima campagna commerciale.

 

Brutte notizie anche dagli Usa, visto che l'Usda prevede che la superficie statunitense di grano duro si espanderà di ben il 21% (352mila acri) rispetto allo scorso anno, raggiungendo il record di due milioni di acri. "Si prevede che la maggior parte di questo aumento avverrà nel Nord Dakota, dove si prevede che la superficie coltivata a grano duro si espanderà di quasi 200mila acri, arrivando a 1,1 milioni di acri" spiega il rapporto, che sottolinea come "Si prevede che l'area seminata nel Montana crescerà da poco meno di 100mila acri a 850mila acri". Negli Usa l'aumento della superficie seminata e delle rese tendenziali "produrrebbe un raccolto maggiore del 35% rispetto allo scorso anno di 2,2 milioni di tonnellate" con impatti sulle scorte e sui mercati ancora tutti da determinare.

 

Questo perché c'è attesa tra gli operatori per la pubblicazione delle nuove mappe sulla siccità nella regione delle praterie canadesi e del Nord degli Usa, fattore climatico che potrebbe cambiare i numeri della campagna 2024-2025. Intanto si spera in un miglioramento della situazione di fine febbraio, che si era peraltro aggravata in marzo, in tutte le aree produttive di grano duro, a cominciare dalla gran parte del Saskatchewan centroccidentale e dell'Alberta centrorientale.

 

Le condizioni di umidità rimangono buone invece in Turchia. Nel mese di febbraio il Paese ha ricevuto solo il 58% delle precipitazioni normali, ma le precipitazioni cumulate da ottobre a febbraio sono superiori da un minimo del 42% ad un massimo del 100% rispetto allo scorso anno, a seconda della regione. Anche le mappe della vegetazione per la Turchia mostrano un miglioramento rispetto allo scorso anno. La raccolta del grano in Turchia inizia a luglio e il raccolto potrebbe essere molto importante in termini quantitativi.

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 3 aprile 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa. I prezzi assegnati ieri sono: 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi, in aumento di 10 euro sulla seduta del 27 marzo scorso, quando si era verificato un primo rialzo di 15 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 20 marzo 2024. 

Nonostante i recuperi intervenuti dal 27 marzo - pari a ben 25 euro alla tonnellata - dal 20 dicembre 2023 le quotazioni di Borsa Merci Foggia risultano ora comunque diminuite di 40 euro alla tonnellata.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano sulla piazza dauna al 3 aprile 2024 perdite per 115 euro alla tonnellata. E questi prezzi risultano essere uguali alle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate proprio a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri, 3 aprile 2024, ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%. Questi i prezzi assegnati ieri: 302 euro alla tonnellata sui minimi e 312 euro sui massimi, in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 27 marzo, quando invece si era registrato un altro aumento di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 20 marzo 2024. Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 3 aprile 2024 perdite pari a 103 euro alla tonnellata.

 

E i valori registrati ieri sulla piazza romana si mostrano inferiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 17 euro sui minimi e di 12 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Borsa Merci Napoli non ha riunito la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 2 aprile 2024. Le ultime quotazioni risalgono pertanto al 26 marzo 2024, quando al grano duro fino nazionale alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, erano stati assegnati prezzi di 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi, in recupero di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 19 marzo scorso, quando si era verificato un calo di 20 euro sulla ancor precedente seduta del 12 marzo 2024.

 

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 26 marzo perdite pari a 125 euro alla tonnellata sui minimi e di 135 euro sui massimi.

L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio scorso a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati il 26 marzo 2024 risultano in calo sugli ultimi della mietitura 2022 di 10 euro sui minimi e 20 euro sui massimi.

 

Il frumento duro Turco-Russo al 13% di proteine, il 26 marzo scorso era rimasto stabile sui valori raggiunti nella precedente seduta, confermandosi a 345 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi, ovvero prezzi comunque maggiori di 5 euro rispetto al prodotto fino nazionale su questa piazza. Questo cereale d'importazione dal 16 gennaio ha perso complessivamente 55 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 2 aprile 2024 non si è riunita la Commissione Cereali, pertanto le ultime quotazioni utili risalgono al 26 marzo 2024. In quella occasione, la Commissione Prezzi aveva rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi: 324 euro alla tonnellata sui minimi e 329 euro sui massimi, in aumento di 4 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 19 marzo scorso, quando si era verificata una perdita di 10 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 12 marzo 2024.

 

Dal 1° agosto, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 26 marzo perdite pari a 121 euro. L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 26 marzo 2024 si presentano minori di 11 euro alla tonnellata sui minimi e di 21 euro sui massimi.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 26 marzo scorso era stato fissato a 383 euro alla tonnellata sui minimi ed a 388 euro sui massimi, confermando gli stessi valori della precedente seduta del 19 marzo, quando invece si era verificato un calo di 3 euro alla tonnellata sul 13 marzo 2024. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - erano in perdita di 132 euro alla tonnellata.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 2 aprile 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, con le seguenti provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 26 marzo scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 90 euro alla tonnellata. I valori del 2 aprile 2024 risultano più bassi di 25 euro sui minimi e 20 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 340 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi, in aumento di 5 euro sulla precedente seduta del 26 marzo scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 90 euro alla tonnellata. I valori del 2 aprile risultano minori di 14 euro sui minimi e di 9 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno scorso a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.

Il 2 aprile scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 330 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi, valori stabili sulla precedente seduta del 26 marzo 2024. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 70 euro alla tonnellata sui minimi e 80 euro sui massimi. Si tratta di valori inferiori di 25 euro alla tonnellata sui minimi e di 20 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno scorso. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.

 

Risultano pure stabili sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 2 aprile 2024, son stati quotati 415 euro alla tonnellata sui minimi e 430 euro sui massimi. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 82 euro alla tonnellata.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 29 marzo 2024, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale, alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri. Su questa piazza il cereale pastificabile è stato fissato a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi, in rialzo di 12 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 22 marzo, quando si era verificato un primo recupero di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 15 marzo 2024.


Dal 15 dicembre 2023 all'ultima seduta del 29 marzo scorso il cereale pastificabile su questa piazza ha perso comunque 44 euro alla tonnellata. Dal 28 luglio, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano comunque perdite ad oggi pari a 120 euro alla tonnellata.


I valori del 29 marzo 2024, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, si presentano ora in ribasso di soli 7 euro sui minimi e 5 euro sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno, 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.


Nella seduta del 29 marzo 2024 il grano duro canadese di prima qualità è stato fissato a 394 euro alla tonnellata sui minimi ed a 397 euro sui massimi, in crescita di 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 22 marzo, quando si era invece verificata stabilità sulla ancor precedente seduta del 15 marzo 2024.

Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi si registrano perdite per 130 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 28 marzo 2024 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 315 euro alla tonnellata sui minimi e 320 euro sui massimi, valori in aumento di 5 euro sulla precedente seduta del 21 marzo, quando si era verificata stabilità sull'ancora precedente seduta del 14 marzo 2024.


Dal 3 agosto, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 105 euro alla tonnellata. I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura registrati il 21 marzo 2024 sono minori di 20 euro di quelli già fissati l'8 giugno scorso, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, attestati a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 27 marzo 2024

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea dal 25 marzo al 1° aprile 2024 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 3 aprile 2024, presentano - su base settimanale - 7 piazze stabili e 6 in aumento su 13 monitorate.

 

È la seconda volta dopo sette settimane consecutive di cali generalizzati che si registra una prevalenza di piazze stabili, ma è la prima volta che scompaiono i cali e fanno nuovamente capolino gli aumenti di prezzo.

Aumenti anche consistenti si registrano a Bologna, Grosseto, Bari, Napoli, Foggia e Ferrara.

 

La situazione sul terreno continua a presentarsi capovolta rispetto a poco più di un mese e mezzo fa: le piazze del triangolo umbro marchigiano - Macerata, Perugia e Ancona - dove i prezzi si sono mantenuti stabili durante la fase di calo sulle altre piazze, ora presentano i prezzi tendenzialmente migliori, attestati tra 345 e 350 euro alla tonnellata, mentre il 14 febbraio erano invece tra le piazze a presentare i prezzi più bassi.

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 3 aprile 2024

(Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, è quello pubblicato ieri, 3 aprile 2024: quota il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 320 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, stabile sulla precedente rilevazione del 27 marzo 2024.

 

Per ogni altro confronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile rileggere l'articolo del 28 marzo 2024.

 

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