Nel primo appuntamento del 2017 l’Agroinnovation Tour ha fatto tappa in casa, venerdì 24 marzo 2017, alla Mostra dell’Agricoltura – Momevi della Fiera di Faenza.

Buon riscontro di pubblico al convegno “La legge chiede, il digitale risponde: le opportunità in campo per la produzione viticola”, dove si è colta l’occasione per fare il punto sugli strumenti digitali in agricoltura e su come possano supportare gli agricoltori all’adempimento delle norme dettate dal Pan per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.

Ad aprire il convegno Giordano Chiesa, dell’Unione italiana vini, che ha portato come caso Tergeo.
E’ un progetto che l’Uiv ha voluto realizzare nell’ambito di raccolta e divulgazione di soluzioni innovative e tecnologiche – ha sottolineato – l’obiettivo è la crescita e il miglioramento della sostenibilità delle imprese vitivinicole. Il tema centrale sono la divulgazione e la comunicazione a tutti gli aderenti al progetto Tergeo, a cui aderiscono circa 500 realtà, fra aziende agricole, consulenti e professionisti. L’iniziativa promuove una condivisione di ricerca di soluzioni su una piattaforma informatica a cui tutti questi professionisti possono accedere”.

Floriano Mazzini, del servizio fitosanitario dell’Emilia Romagna, ha analizzato poi il Pan (Piano di azione nazionale) per le aziende vitivinicole. “Tutte le aziende devono adempiere al Piano di azione nazionale sull’uso dei prodotti fitosanitari. Nello specifico uno dei punti principali del Pan è sicuramente la compilazione corretta del registro dei trattamenti. Fra gli strumenti principali c’è il manuale per la gestione dei fitofarmaci, fondamentale per il corretto utilizzo”.

Inoltre – ha continuato Mazzini – fra gli altri controlli, c’è poi quello sulle attrezzature. Capitolo importante lo riveste poi l’approccio con l’agricoltura biologica, dove anche qui è necessario rispettare numerosi obblighi. L’adempimento di tutta la normativa del Pan è poi strategico per l’accesso ai Piani di sviluppo rurale, sempre più importante per gli investimenti in agricoltura”.

Il convegno è entrato nel vivo con Ivano Valmori, ceo di Image Line, che ha presentato i servizi digitali principali al servizio delle aziende agricole.
Con il Qdc® – Quaderno di Campagna di Image Line, ad oggi, sono gestiti 162mila ettari coltivati in tutta Italia, per un totale di 271 colture. Sono sempre più importanti i dati, l’informazione, il servizio e la piattaforma, con i quali si può trasmettere la conoscenza, necessaria ai viticoltori. I vantaggi di questo strumento sono il facile accesso, un controllo efficace di tutte le operazioni colturali e la garanzia di rintracciabilità. Inoltre, con la nuova versione di Fitogest, si vanno a coniugare in modo puntuale, corretto ed efficace, le soluzioni da utilizzare in merito ai trattamenti e i dati meteo”.

Filippo Di Gennaro, ricercatore del Cnr-Ibimet, ha esposto una relazione sulle nuove tecnologie per i vigneti relativi alla cosiddetta “smart viticulture”.
Maggiori approfondimenti nell'intervista:
Lo sviluppo della piattaforma UAV presentata nel video è frutto della collaborazione di Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura (Alsia-Agrobios - www.facebook.com/alsia.basilicata/), Istituto di Biometeorologia - Dipartimento di Scienze Bio-Agroalimentari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ibimet-Cnr - www.facebook.com/daacnr/) e Sigma Ingegneria srl. Il prototipo nato per la lotta mirata e sostenibile alla processionaria del pino, è un ottimo esempio di innovazione in ambito di agricoltura di precisione; si tratta di una piattaforma multisensore (visibile, multispettrale e termico) in grado di monitorare in alto dettaglio l'eterogeneità delle colture e successivamente intervenire in modo autonomo con input sito-specifici.

Infine Fabio Pelliconi, dirigente dell’area sviluppo e servizi del Consorzio Agrario di Ravenna, ha portato come esempio l’utilizzo del Qdc® - Quaderno di campagna per i clienti del Consorzio stesso: “Sicuramente con questo strumento il controllo sulla gestione in campo è elevato, e nonostante sia comunque un’operazione lunga, è il modo migliore per gli imprenditori agricoli di ridurre al minimo gli errori. Inoltre, il nostro auspicio è che gli agricoltori possano diventare autonomi nella compilazione del quaderno di campagna a livello informatico, con una garanzia di assistenza tecnica da parte dei nostri operatori”.