Venerdì 9 settembre in Regione Emilia Romagna, a pochi passi dal Sana a Bologna Fiere, si è tenuto un incontro dal titolo “L’agroalimentare dell’Emilia Romagna tra barriere commerciali, Brexit e accordi internazionali”, nell’ambito del terzo ciclo di appuntamenti promossi dall’assessorato all’Agricoltura per supportare le pmi dell’agroalimentare ad affrontare i mercati esteri.

Fare rete e promuovere iniziative comuni è fondamentale per rafforzare la capacità competitiva dell’Emilia Romagna e dell’Europa – ha spiegato Patrizio Bianchi, assessore regionale alle Attività produttive – Siamo in prima linea per portare la voce delle istituzioni e operatori dove si assumono le decisioni”.

L’europarlamentare Paolo De Castro ha poi fatto il punto sul Ttip, al momento in una situazione di stallo. “Gli Usa sono un mercato dalle potenzialità straordinarie, a cui piace l’agroalimentare made in Italy. L’accordo fungerà anche da strumento per contrastare il fenomeno dell’Italian sounding. Se vogliamo accrescere il livello di tutela dei nostri prodotti fuori dall’Ue, la strada è una sola, quella dei negoziati internazionali”.

A livello regionale, è stata poi ribadita l’importanza di alcuni strumenti fondamentali, come i bandi e le Reti delle Regioni europee. Scade il 30 settembre la domanda per il bando Go Global, per le pmi non esportatrici, con fondi Por-Fesr da 17,5 milioni di euro per il 2016 e 12 milioni annui dal 2017 al 2020. L’iniziativa punta a sostenere progetti di promozione su mercati extraeuropei, puntando su internazionalizzazione e aggregazione per sostenere l’export. In questo contesto diventa sempre più importante il sistema delle Reti formate dalle regioni europee, come l’Areflh, l’associazione di 25 regioni produttrici di frutta e ortaggi, e Vanguard Initiative, che raggruppa 30 regioni per la promozione di progetti nel settore delle tecnologie avanzate.

Nel 2015 l’export agroalimentare della nostra regione è cresciuto un +6,2%, ma possiamo fare ancora meglio – ha poi concluso l'incontro l'assessore all'Agricoltura Simona Caselli - Con questi incontri offriamo alle imprese supporto e strumenti concreti per guardare con fiducia oltre i confini nazionali, dove ci sono maggiori opportunità di crescita. Siamo la Regione che detiene in Europa il più alto numero di prodotti Dop e Igp, ben 43, e le nostre eccellenze agroalimentari sono famose nel mondo. Ma esistono potenzialità competitive ancora inespresse. Anche per questo in novembre saremo negli Usa con varie iniziative promozionali in occasione della prima settimana della cucina italiana nel mondo”.