Neve in Appennino e forti piogge nelle aree pianeggianti: sono questi gli ingredienti dell’intenso maltempo che si sta abbattendo sulle Regioni centrali e meridionali adriatiche. Seguirà una fase di bel tempo grazie ad una temporanea rimonta dell’alta pressione, anche se non sembra in grado d’affermarsi definitivamente, tant’è che proprio fra Pasqua e Pasquetta giungerà una nuova perturbazione atlantica

Il punto della situazione 
Dopo essersi impossessata della Sardegna, apportando un vivace peggioramento durante le ultime ore - con anche dei temporali localmente violenti - la depressione iberica si è portata sul Tirreno approfondendosi ulteriormente. Gli ultimi scatti satellitari ci consentono di apprezzare la maestosità della struttura, ben disposta e distesa sui mari occidentali italiani.
L'aspetto forse più interessante è l'instabilità che si sta scatenando anche a seguito di un maggiore contributo d'aria fredda orientale. Freddo associato alla forte irruzione che sta coinvolgendo l'Europa orientale e che porterà un quadro quasi invernale fin sulla Penisola italiana. Niente di eccezionale per intenderci, ma nel contesto si potrà apprezzare una netta diminuzione della quota neve lungo la dorsale appenninica, con sconfinamenti fin sotto i 1000 metri.
Disagi si segnalano in particolare sulle Marche, con fenomeni abbondanti sulla parte meridionale della Regione ed al confine con l'Abruzzo, ove in poche ore gli accumuli hanno raggiunto i 70 - 80 millimetri. La criticità della situazione ha naturalmente portato ai classici smottamenti ed allagamenti, specie nelle zone periferiche di Macerata.
Continueranno ad abbattersi dei temporali che potrebbero oltretutto dar luogo a fitte grandinate, colpi di vento e rovesci di pioggia anche intensi. 

Analisi 
Quello che si può dedurre dalle ultime emissioni modellistiche, è che viene confermata l’entrata in scena di una nuova perturbazione atlantica per la giornata di Pasqua. Perturbazione che guadagnerà la scena a Pasquetta, quando prenderà piede un vigoroso peggioramento nelle Regioni occidentali (con anche delle nevicate alpine al di sotto dei 1000 metri) in successiva estensione a Trentino, Veneto e Toscana. 
Le novità non sono però positive, perché l'impulso perturbato sembra avere l'energia sufficiente per scalzare facilmente il blando promontorio anticiclonico che si sta costituendo in queste ore sull’Italia meridionale. Pasquetta risulterà quindi una giornata estremamente instabile su gran parte del Centro Sud e tra le due Isole Maggiori, mentre le Regioni settentrionali vedranno qualche spazio sereno in più, sintomo di un più consistente miglioramento che sopraggiungerà dai quadranti occidentali. 

Evoluzione
Importanti mutamenti a livello barico: nei prossimi giorni sarà possibile avvertire dei cambiamenti, sostanziali, nella distribuzione delle figure di alta e bassa pressione sullo scacchiere europeo. Sembra poter prendere piede una vivace depressione d'Islanda, in grado di riattivare il nastro trasportatore delle perturbazioni atlantiche verso l'Europa occidentale.
Marzo, notoriamente molto dinamico, sta per concludersi. Ora si guarda con estremo interesse al nuovo mese che, elaborazioni modellistiche alla mano, parrebbe poter proseguire sul trend altalenante degli ultimi giorni. 
Le modifiche bariche appena citate potrebbero difatti incentivare rapide rimonte anticicloniche - a prevalente componente subtropicale - alternate a periodi di forte maltempo. Non è del tutto escluso che uno dei prossimi nuclei instabili in transito sull’Europa meridionale possa, per la prima settimana d'aprile, innescare un pericolosissimo vortice mediterraneo, derivante da un vigoroso affondo ciclonico sulla Penisola Iberica.
Servono maggiori conferme, ma le probabilità per una prima parte primaverile molto variabile sono elevate.

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