Complice un ridotto volume di scambi, le quotazioni dell’extravergine con acidità 0,8%, analizzate attraverso il Finc (Fixing indicativo nazionale camerale), dopo essere cresciute del 3,1% a gennaio sono rimaste praticamente invariate nei due mesi successivi (-1,1% a febbraio, -0,1% a marzo), chiudendo il trimestre sui 6,17 euro/kg. Si tratta comunque di valori “storicamente” elevati, praticamente raddoppiati rispetto allo scorso anno (+91,5% a marzo).
Rispetto alla stabilità riscontrata per l’extravergine, i primi mesi del 2015 hanno evidenziato, invece, degli aumenti per l’olio di sansa raffinato e per il lampante. In particolare, grazie ai rialzi durante il trimestre (+4,6% a gennaio, +5,5% a febbraio, +3,5% a marzo), i valori del Finc dell’olio di sansa raffinato hanno raggiunto a fine marzo 1,83 euro/kg, crescendo di oltre un terzo rispetto al 2014.
L’analisi trimestrale sul mercato dell’olio di oliva è consultabile su: http://web.bmti.it/flex/olio
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