Letture dal passato e lo sguardo proiettato al futuro, per un’agricoltura alternativa, se non di resistenza, di reddito. Potrebbe riassumersi così la storia di Lorenzo Bottani, 38 anni, mantovano d’acqua: vive in riva al Po e lavora per un consorzio di bonifica.

È stato leggendo la rivista degli anni Trenta denominata La Terra che ho avuto l’ispirazione di coltivare la canapa, che fino al secondo dopoguerra era fra le colture più diffuse in Italia – racconta - Nel 2013 mi sono documentato sull’attuale situazione della canapicoltura in Italia e ho chiesto ai vertici del consorzio di bonifica per il quale lavoro la possibilità di coltivare a canapa due ettari di terreno incolto sito nel perimetro dell’impianto idrovoro che faccio funzionare. Dopo le prime perplessità, presidenza e direzione hanno accettato di buon grado la sperimentazione, capendo le opportunità di sviluppo eco-sostenibile che la canapa può dare al comparto agricolo e industriale”.

E così, dal giugno dello scorso anno, Lorenzo Bottani ha chiesto “un anno di aspettativa non retribuita per sviluppare un’agricoltura multifunzionale, attraverso una micro-azienda agricola, denominata Le vie della canapa”.

La canapa, specie sativa e con una concentrazione molto bassa di thc (inferiore allo 0,2%, altrimenti la coltivazione sarebbe illegale), si semina a marzo e si raccoglie per fibra e canapulo ad agosto prima della fioritura, non necessita di particolari attenzioni perché è una pianta molto rustica, di gran vigore e ha la meglio sulle infestanti. “Niente acqua, a meno che non sia un secondo raccolto dove si valorizza il seme e niente trattamenti”, spiega Bottani.

Le sementi sono di provenienza francese e sono fornite da Assocanapa, altre qualità sono invece ungheresi e fornite da Toscanapa.
Le produzioni per ettaro variano dai 6 ai 12 quintali di seme che viene venduto a un prezzo europeo che si aggira sui 1.500 euro alla tonnellata, che sale a 1.800 euro tonnellata per il biologico, fortemente ricercato.
 
Lorenzo Bottani

Gli utilizzi del seme sono i più disparati. “Collaboro con un’azienda che alleva maiali allo stato brado nel mantovano – dice Bottani – e la canapa viene somministrata come integrazione alimentare”. Della canapa si vende anche la paglia (con una resa di 10-15 tonnellate per ettaro e un prezzo indicativo di 150 euro la tonnellata) dalla quale si estrae fibra e canapulo utilizzati per la bioedilizia e la bioplastica. Il canapulo – che è la parte legnosa della pianta – oltre ad usi tecnici, può essere efficacemente impiegato come lettiera per cavalli, piccoli animali, tacchini e pollame e si può smaltire tal quale nel terreno.
Il seme, venduto decorticato o intero, trova mercato sotto forma di olio (ricco di omega3 e omega6 e di enzimi essenziali) in campo cosmetico e nutraceutico, mentre per le farine Bottani sta sviluppando con un fornaio di fiducia prodotti da forno, rivisitando le ricette tradizionali con un prodotto idoneo anche per i celiaci e vegani. Il giovane agricoltore partecipa anche ai mercati contadini, per vendere direttamente al consumatore.

Fra le criticità da risolvere – precisa Bottani – la mancanza di una filiera produttiva organizzata, a partire dai contratti di conferimento del seme e della paglia per estrazione di fibra e canapulo”.

In parallelo, Bottani ha avviato un altro progetto, in società con altri tre amici (Pietro Finotti, Igor Carra e Raffaele Lasagna). Nel Basso mantovano hanno preso in affitto un ettaro di terreno per seminare bambù. “Fra tre-quattro anni entrerà in produzione per la filiera del legno, mentre i germogli vengono valorizzati nella ristorazione – spiega – oltre al fatto che è una coltura in grado di assorbire molto azoto e Co2”.
Il consorzio Only Moso di Cattolica (Rn), fornitore del sesto d’impianto che equivale a 400 piante, ha garantito sia il ritiro del germoglio che del palo di legno.

A maggio, sempre nell’ottica di una diversificazione delle semine per conquistare nicchie di mercato profittevoli, la società Nuovi Orizzonti Rurali si cimenterà nella coltivazione della quinoa, pianta erbacea della famiglia degli spinaci o della barbabietola, che ha avuto un boom di consumi impressionante negli ultimi anni, trascinando al rialzo anche i prezzi di mercato (nel 2005 negli Stati Uniti era quotata 400 dollari a tonnellata, oggi è a 8.100 dollari a tonnellata, fonte Altro Mercato).

Dobbiamo valutare se la coltura si adatta al clima della Pianura padana – dichiara Bottani – e siamo disponibili a mettere a disposizione alcuni ettari per sperimentare con qualche facoltà universitaria o Istituto tecnico di agraria che si rendesse disponibile. Il seme di quinoa, attualmente, è pressoché introvabile”.

A fornire l’ammendante per il terreno una ulteriore attività di Bottani, dall’inventiva incontenibile: la valorizzazione di letame di cavallo attraverso la lombricoltura affinché sia più facile per maneggi, circoli ippici e addetti al settore smaltire il letame, considerato nel caso in cui venga utilizzato truciolo di legno, rifiuto speciale . Il canapulo di canapa è un eccellente materiale da lettiera perché assorbe 14 volte il suo peso ed è smaltibile direttamente in campo, in quanto a differenza del truciolo di legno non acidifica i terreni e si decompone rapidamente.