Vercelli è la capofila del progetto Eu-Rice, ovvero European network of rice production area, una sorta cioè di subregione dell'Europa, che riunisce gli Stati che sono accomunati da interessi analoghi e conservazione della biodiversità riunite sotto una sola bandiera. 

Cinque sono i Paesi membri: Italia, Spagna, Portogallo, Bulgaria, Grecia. Per quattro giorni, dal 22 al 25 febbraio, una cinquantina di delegati (produttori e operatori del settore) provenienti da queste aree, arriveranno in Piemonte per il meeting conclusivo del progetto, avviato nel 2010. 

"Attraverso Eu-Rice - ha dichiarato l'assessore provinciale all'Agricoltura, Davide Gilardino - siamo riusciti a costruire una rete di queste zone risicole, ponendo le basi per progetti di sviluppo e strategie di azione a lungo termine". 

Finanziato dall'Unione europea, il progetto mette a confronto sistemi produttivi, esperienze, problemi, strategie di sviluppo. Per quanto riguarda i partner italiani significativa la collaborazione con l'Anga, Giovani di Confagricoltura Vercelli e l'Associazione Risicoltori Piemontesi. 

Quattro i focus: gestione della risorsa acqua, gestione dell'ambiente, marketing e promozione, risorse umane e nuove tecnologie. La prossima quattro giorni piemontese sarà anche un momento per un confronto sul futuro della risicoltura in Europa, grazie all'intervento di Paolo Carrà, presidente Ente nazionale Risi.