Elaborare una metodologia che analizzi i sistemi territoriali locali e porti alla identificazione di distretti rurali è l’obiettivo del primo workshop del progetto DI.R., I Distretti Rurali come strumento di governance. Valutazione e condivisione di modelli pilota di riferimento ed elaborazione di una metodologia di lavoro, che si terrà il 12 e 13 luglio prossimi all’Istituto agronomico mediterraneo di Bari del Ciheam, inizio ore 9. I mutamenti dello scenario economico internazionale e l'influenza della modificazione dell’assetto urbano hanno cambiato il rapporto tra territorio e sistema rurale e agroalimentare italiano.Il Decreto Legislativo 228/01 ha individuato i distretti rurali e agroalimentari di qualità quali nuovi strumenti cui finalizzare la programmazione territoriale. Promosso e finanziato nell’ambito del Programma di Iniziativa Comunitaria INTERREG IIIA Transfrontaliero Adriatico, trasformatosi in Nuovo Programma di Prossimità Adriatico INTERREG/CARDS-PHARE, il progetto DI.R. mira a promuovere lo sviluppo socio-economico e la cooperazione tra i Paesi dell'Area adriatica, contribuendo alla formazione di un'euroregione adriatica. Finalità del workshop è individuare un metodo d’analisi dei sistemi territoriali rurali in grado di valutare se le aree prese in considerazione possano costituire distretti rurali. Partners del progetto, guidati dalla Regione Puglia, sono l’Iam di Bari, l’Università di Bari, la Provincia di Bari, la Regione Abruzzo, la Regione Molise, la Provincia di Pesaro-Urbino, la SVIM Marche Spa e l’Altraromagna srl. La sponda adriatica orientale è rappresentata dal Ministero albanese dell’Agricoltura, alimentazione e protezione dei consumatori, dall’Istituto croato per la divulgazione in agricoltura, dalla facoltà di Agraria di Banja Luka (Bosnia and Herzegovina, Republika Srpska), dall’Istituto Federale di Agropedologia (Federation of Bosnia and Herzegovina), e dal Comune di Cacak (Serbia).